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Trento, Teatro Sociale – Hanjo

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Prosegue la stagione lirica 2023 organizzata dalla Fondazione Haydn di Bolzano e Trento che nell’ambito del contenitore intitolato When night falls ospita una serie di titoli caratterizzati dall’aspetto notturno, tra realtà e finzione e senza una precisa definizione temporale. La terza proposta porta il pubblico direttamente in Giappone per Hanjo di Toshio Hosokowa, un’opera dal sapore crepuscolare e per certi versi angosciante. È la vicenda di una geisha che nell’attesa di un giovane, di cui si è innamorata qualche tempo prima, risiede presso l’abitazione della pittrice Jitsuko. Gli spettatori vivono con lei le ansie, le aspettative, le amarezze di questo tempo sospeso in cui germogliano follie e patologie mentali, filtrate da un terzo personaggio che si pone come intermediario.

Il testo è ispirato a uno dei Cinque Nō moderni di Mishima, una raccolta di opere dello scrittore giapponese Yukio Mishima. Il teatro Nō è uno dei generi più antichi e raffinati di rappresentazione: racchiude in sé una affascinante evocazione dei sentimenti più disparati grazie alla commistione di varie tecniche esecutive, in un crescendo artistico dal sapore fortemente virtuosistico. Il linguaggio di Hosokowa si prefigge di fondere la millenaria tradizione orientale con gli stilemi precipui della musica occidentale: con la sua tecnica compositiva è in grado di valorizzare e veicolare i messaggi più reconditi che risiedono in una sorta di sospensione temporale in cui trova il proprio baricentro la dimensione onirica. Tutto questo prende forma attraverso un gioco di suoni, che si combinano al silenzio, e l’alternanza di tre differenti stili vocali, il canto vero e proprio, il parlato e un misto dei due, denominato Sprechgesang. La scrittura complessiva comunica un senso di angosciosa instabilità costituita dalle fragilità mentali di Hanako, dall’idea possessiva e malata di amore di Jitsuko Honda e dalla cecità emotiva di Yoshio.

Rimarca questo aspetto di fredda solitudine anche l’allestimento che svuota completamente la scena, salvo un pannello, opera di Moe Yoshida, disegnato su entrambi i lati, a delimitare sul retro l’azione, e il perimetro, tracciato sul palcoscenico, di due stanze limitrofe entro le quali sono confinati tutti gli aspetti onirici e folli che contraddistinguono l’azione. Luca Veggetti si occupa della regia e coreografia, cui contribuisce la preparata danzatrice Alice Raffaelli, trovando un proprio linguaggio capace di conciliare le esigenze del teatro Nō con le personali idee di spazio, movimento e gesto. Lo affiancano per i costumi, semplici ma efficaci, Peter Speliopoulos, mentre al disegno luci, di pregevole fattura, contribuisce Clifton Taylor.

La realizzazione musicale è affidata all’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, ancora una volta sugli scudi per le qualità interpretative e tecniche al cospetto delle partiture contemporanee, guidata da uno specialista del repertorio del calibro di Marco Angius. La sua attenzione per i dettagli più minuti e allo stesso tempo per l’architettura nel suo complesso forgia un’esecuzione di notevole precisione e perizia, capace di sottolineare con abilità i passaggi più intensi e significativi. I tre cantanti in campo mostrano una grande sintonia con i personaggi loro affidati. A cominciare da Eri Nakamura che impersona con singolare efficacia espressiva e fraseggio curato la tormentata Hanako. Non sono da meno Abigail Fischer, appasionata Jitusko Honda, e Adam Richardson, Yoshio spavaldo e fragile al contempo.
Il pubblico segue con attenzione e apprensione la narrazione, condividendo i tormenti della protagonista. Emerge dal turbine delle emozioni al termine della rappresentazione tributando convinti applausi a tutti gli interpreti e al compositore, presente in sala.

Teatro Sociale / Oper•a 2023
When nights falls
HANJO
Libretto e musica di Toshio Hosokawa

Hanako Eri Nakamura
Jitsuko Honda Abigail Fischer
Yoshio Adam Richardson
Danzatrice Alice Raffaelli

Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Direttore Marco Angius
Regia e coreografia Luca Veggetti
Light design Clifton Taylor
Costumi Peter Speliopoulos

Coproduzione Fondazione Haydn Stiftung
e Catapult Opera, New York (USA)
Trento, 1 aprile 2023

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