Gianmaria Aliverta, campione dell’opera low cost, e la sua compagnia VoceAllOpera (VAO) tornano allo Spazio Teatro89 di Milano con una Bohème anni Ottanta, protagonisti come sempre giovanissimi cantanti, alcuni dei quali vincitori del Concorso lirico internazionale “Giancarlo Aliverta”, giunto alla seconda edizione. Quest’anno lo spettacolo milanese non è una prima assoluta: ha infatti già girato alcuni teatri dell’Emilia Romagna, dove è stato coprodotto da VAO con l’Orchestra Senzaspine, altra realtà che, con pochi fondi, si impegna a lanciare la carriera di giovani musicisti nel campo della musica strumentale.
La riambientazione negli anni Ottanta del secolo scorso, con le scene di Francesca Donati, in realtà non modifica nulla nell’azione dell’opera, anche se i costumi di Matteo Corsi ci restituiscono uno Schaunard a metà fra il punk e il coatto, con tanto di cresta viola, mentre nella scena iniziale il dramma di Rodolfo viene bruciato non nel caminetto, ma rollando le canne con cui gli amici cercano di riscaldarsi, e il caffè Momus è un fast food dove compare un inquietante Parpignol, che sembra raffigurare il Pagliaccio ballerino della serie tv It. La recitazione dei cantanti, tutti bravissimi attori, mette bene in luce il sentimento di impotenza dei giovani amici improvvisamente messi davanti alla realtà della morte, realtà alla quale sono impreparati e dalla quale tenteranno nel finale di fuggire, lasciando Mimì morta sola con Schuanard che si rivolta in lacrime sul pavimento.
Domenica 16 aprile, seconda recita a Milano, l’orchestra era diretta da Nicolò Jacopo Suppa, con un’ottima scelta di tempi e molta cura per ciascuno strumento, che sopperiva all’organico ridotto. Quanto alla parte vocale, Rodolfo è il tenore Giuseppe Infantino, vincitore del Concorso Giancarlo Aliverta e già vincitore di svariati altri premi. Sfoggia una voce dal bel timbro, ben sostenuta dai fiati, che corre bene nello spazio del Teatro89: bisognerà ascoltarlo in spazi più grandi, ma intanto gli acuti sono lí, ben timbrati e fermi, come pure i pianissimi. Al suo fianco, la Mimì del giovanissimo (21 anni) soprano Francesca Manzo, allieva dell’Accademia del Teatro alla Scala e pure lei vincitrice del concorso Aliverta, si dimostra ugualmente all’altezza della parte, con una tecnica già ben acquisita e un’emissione morbida e sicura. Particolarmente in parte nel ruolo di Musetta mi è sembrata Rocio Faus, altra vincitrice della stessa competizione, soprano dotato di una voce agile e squillante, duttile in acuto, nonché di ottima presenza scenica. Pure molto buono vocalmente e in parte scenicamente è il Marcello del baritono Alfonso Michele Ciulla, a cui si aggiungono lo Schaunard del baritono Francesco Bossi e il Colline del basso Yuri Guerra. Completano il cast il basso Luca Gallo nelle parti di Benoît e Alcindoro e il tenore Domenico Travaglini come Parpignol. Ottimi il coro VAO diretto da Giacomo Mutigli e il Coro di voci bianche del Teatro Comunale di Bologna diretto da Alhambra Superchi.
Aggiungiamo che questa Bohème va in scena a poche settimane da quella storica di Franco Zeffirelli, appena rivista sul palcoscenico della Scala, che proprio quest’anno compie i sessant’anni. Rappresenterebbe una valida alternativa, non solo per dare spazio a nuove voci, cosa che fa in maniera egregia, ma anche per catturare nuovo pubblico. E qui purtroppo c’è una nota dolente: l’età media del pubblico era di circa tre volte superiore a quella dei cantanti, non certo per scarso impegno dei promotori di VoceAllOpera, ma probabilmente perché il periferico Teatro89 non è proprio il luogo migliore per proporre la lirica ai giovani. Ma, come ha sottolineato Aliverta, VAO si regge solo sulla vendita dei biglietti e sulle donazioni di amici e fan, non avendo mai ricevuto un segno di interesse da parte delle istituzioni pubbliche. Forse, dopo dieci anni di attività della compagnia, sarebbe ora che qualche riconoscimento anche materiale arrivasse a sostenere questa importante iniziativa.
VoceAllOpera – Stagione 2023
LA BOHÈME
Opera in quattro quadri
Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
Musica di Giacomo Puccini
Mimì Francesca Manzo*
Rodolfo Giuseppe Infantino*
Musetta Rocio Faus*
Marcello Alfonso Michele Ciulla
Schaunard Francesco Bossi*
Colline Yuri Guerra
Benoît/Alcindoro Luca Gallo
Parpignol Domenico Travaglini
Venditore ambulante Massimo Pilloni
Doganiere/Sergente Claudio Armas
Un monello Margherita Gumirato
*Vincitori del Concorso lirico internazionale Giancarlo Aliverta
Orchestra Senzaspine
Direttore Nicolò Jacopo Suppa
Coro di VoceAllOpera diretto da Giacomo Mutigli
Coro delle voci bianche del Teatro Comunale di Bologna
diretto da Alhambra Superchi
Regia Gianmaria Aliverta
Scene Francesca Donati
Costumi Matteo Corsi
In coproduzione con Orchestra Senzaspine
Milano, Spazio Teatro89, 16 aprile 2023