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Genova, Teatro Carlo Felice – Werther

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Il Teatro Carlo Felice di Genova vara una nuova produzione di Werther di Jules Massenet (in coproduzione il National Theatre di Zagabria) e lo fa con notevole dispiego di mezzi e un cast vocale di ammirevole omogeneità. Aver puntato, per regia, scene e costumi, sull’indiscusso talento di Dante Ferretti, artista pluripremiato in campo cinematografico, era garanzia di un allestimento di grande eleganza e raffinatezza estetica. Le attese non sono andate deluse. Pur nell’ambito di una illustrazione fondamentalmente didascalica della nota vicenda tratta da Goethe, Ferretti ha saputo sottolineare con sagacia il progressivo annientamento psicologico del giovane Werther, evidenziando la palese estraneità con l’ambiente piccolo borghese che lo circonda, la sua folle passione per Charlotte, la rivalità con il di lei marito Albert. Nella sua regia lo sposo di Charlotte acquista addirittura tratti sgradevoli e vendicativi poco consueti che nella scena durante la quale costringe Charlotte a consegnare le pistole, con le quali Werther si suiciderà, si tingono di un cinismo al limite del sadico. Anche il rapporto di affetto e complicità fra Sophie e Charlotte è molto ben indagato dal regista italiano, così come le controscene che descrivono l’incessante andirivieni degli avventori dell’osteria che fa da sfondo al secondo atto. Ferretti sposta l’azione agli anni trenta del secolo scorso e questo gli consente la creazione di bellissimi costumi, molto “cinematografici” come ci si poteva aspettare. Stranamente meno convincenti, invece, appaiono le scene, forse non valorizzate dalle luci di Daniele Nannuzzi, fin troppo scontate e prevedibili salvo l’ultima ambientata in un garage “stile Padrino” di grande impatto visivo.

Ciò che rende questa produzione di Werther imperdibile è l’esecuzione musicale, a cominciare dalla sensibilissima direzione d’orchestra di Donato Renzetti, perfettamente calata in quel crepuscolarismo musicale che differenzia nettamente Massenet da un Puccini o da un Gounod. Renzetti inizia fin da subito con un Preludio “atmosferico” e suggestivo, a cui fa da contraltare l’Intermezzo sinfonico fra il terzo e il quarto atto, lacerante e disperato. Da approvare senza esitazione la scelta del direttore di rendere alquanto sgradevole il coro dei bambini inneggianti al Natale nel finale dell’opera e la sua sensibilità nell’accompagnare il tenore protagonista.

Jean-François Borras, infatti, trova in Renzetti un complice impareggiabile per il tratteggio di un Werther “tenore di grazia”, tutto giocato su mezzevoci suadenti, in linea ideale con i grandi Werther più attenti all’aspetto malinconico e rinunciatario del personaggio: da Cesare Valletti ad Alain Vanzo fino allo storico Alfredo Kraus. Certamente nelle perorazioni più enfatiche (J’aurais sur ma poitrine) Borras mostra a tratti alcune difficoltà, ma quest’ultime vengono ampiamente compensate da una esecuzione di “Pourquoi me réveiller” magistrale e da una scena della morte veramente commovente. Al suo fianco bravissima è anche la Charlotte di Caterina Piva, dal morbido timbro mezzosopranile, che canta con grande trasporto la celebre “scena delle lettere”. Affettuosamente paterno e ben cantato è il Bailli di Armando Gabba. Agile e vocalmente luminosa la Sophie di Hélène Carpentier. Poco attento alle sfumature, ma sostanzialmente efficace, è l’Albert di Jérôme Boutillier. Validi e adeguati anche lo Schmidt di Roberto Covatta e il Johann di Marco Camastra. Inappuntabili l’orchestra del Carlo Felice e il Coro di voci bianche istruito da Gino Tanasini. Completano la locandina Emilio Cesar Leonelli, Brühlmann, e Daniela Aloisi, Kätchen.
Il pubblico, purtroppo non numerosissimo, ha applaudito con grande calore tutti gli interpreti, riservando un vero trionfo a Renzetti e a Borras.

Teatro Carlo Felice – Stagione 2023/24
WERTHER
Dramma lirico in quattro atti e cinque quadri
Libretto di Edouard BlauPaul Milliet
Georges Hartmann da Goethe
Musica di Jules Massenet

Werther Jean-François Borras
Charlotte Caterina Piva
Albert Jérôme Boutillier
Sophie Hélène Carpentier
Le Bailli Armando Gabba
Schmidt Roberto Covatta
Johann Marco Camastra
Brühlmann Emilio Cesar Leonelli
Kätchen Daniela Aloisi

Orchestra, Coro di voci bianche e Tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova
Direttore Donato Renzetti
Maestro del coro di Voci bianche Gino Tanasini
Regia, scene e costumi Dante Ferretti
Luci Daniele Nannuzzi

Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova
in coproduzione con HNK – Croatian National Theatre di Zagabria
Genova, 19 novembre 2023

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