Un giovane tirolese crede di aver vinto alla lotteria e questo lo porta ad allontanarsi da tutto ciò che è importante per lui, sino a quando si rende conto dell’errore e fa ammenda. È l’esile trama di Le 66!, frizzante operetta di Jacques Offenbach andata in scena nel 1856 a Parigi e che piacque moltissimo al pubblico borghese degli Champs-Élysées. Come pure al pubblico internazionale che ha affollato le tre repliche veneziane del delizioso lavoro, messe in scena con la consueta qualità da Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française, dopo una tournée di pari successo in Francia.
I magnifici spazi della sede italiana della Fondazione non sono certo un teatro e così la regista Victoria Duhamel ha pensato a un adattamento capace di restituire tutta la contagiosa vivacità dell’operetta di Offenbach con la partecipazione di soli tre cantanti e un organico ridotto a pianoforte, clarinetto e trombone. Operazione perfettamente riuscita, grazie alla bravura degli interpreti, che sono non solo eccellenti musicisti, ma pure simpaticissimi istrioni, capaci di cantare, ballare, recitare e coinvolgere il pubblico. Perché la regia era impostata come un gioco, con il pubblico chiamato a rispondere ad alcuni semplici indovinelli e a interagire con i protagonisti, per un’ora abbondante di uno spettacolo spumeggiante come sa essere la musica di Offenbach, sempre carezzevole nella melodia, sia quando brilla per vivacità ritmica, sia quando tocca la corda della malinconia.
Paul-Alexandre Dubois veste i panni di Berthold, una sorta di novello Dulcamara in salsa francese, simpatico e coinvolgente anche con gli spettatori, mentre i due cugini protagonisti hanno il volto e la voce di Lara Neumann e Flannan Obé. Pregevole timbro di soprano lirico leggero, la prima, luminoso e duttile, messo a servizio di una personalità scoppiettante. Eccellente per vocalità e presenza scenica il secondo, saltimbanco nel senso più bello del termine. La resa musicale – di alto livello – è assicurata dal terzetto formato da Rozenn Le Trionnaire (clarinetto), Lucas Perruchon (trombone) e Christophe Manien (pianoforte), anche loro impegnatissimi tra recitazione e spartito, con i begli arrangiamenti di François Bernard. Tutti hanno reso davvero l’idea di divertirsi molto ed è stato facile contagiare il pubblico, che ha applaudito convintamente.
Palazzetto Bru Zane
LE 66!
Operetta in un atto su libretto
di Auguste Pittaud de Forges e di Laurencin
Musica di Jacques Offenbach
Berthold Paul-Alexandre Dubois
Frantz Flannan Obé
Grittly Lara Neumann
Rozenn Le Trionnaire, clarinetto
Lucas Perruchon, trombone
Christophe Manien, pianoforte
Arrangiamento François Bernard
Regia Victoria Duhamel
Scene Guillemine Burin des Roziers
Costumi Emily Cauwet-Lafont
Luci e direzione di palcoscenico Félix Bataillou
Venezia, 27 febbraio 2022