Il compositore Giorgio Battistelli è al secondo anno come direttore artistico della stagione sinfonica dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Il progetto da lui fortemente desiderato e ora realizzato prevede l’esecuzione di lavori di Franz Joseph Haydn con l’intento di “riaffermare l’identità dell’Orchestra”. La presenza di un nome di spicco come quello del direttore Kent Nagano coincide con l’intenzione di dare risalto ai grandi interpreti internazionali della musica dell’autore austriaco. Questo illustre artista ha permesso di ideare un breve percorso haydniano in due appuntamenti di grande interesse: si inizia con La Creazione, eseguita lo scorso novembre, e si prosegue/conclude con la celebre partitura Le ultime sette parole di Cristo sulla Croce nel giugno del prossimo anno.
Il primo appuntamento propone un oratorio legato alle esperienze inglesi del compositore: il testo suggerito è infatti quello predisposto per Händel, qualche decennio prima, e tratto dalla Genesi e dal Paradiso perduto di Milton. Il progetto di una prima esecuzione londinese naufragò in breve tempo, tuttavia il libretto venne tradotto in tedesco dal direttore della biblioteca imperiale Gottfried van Swieten e debuttò al Burgtheater di Vienna il 19 marzo 1799. La composizione è suddivisa in tre parti che condensano i sei giorni effettivi della Creazione divina: nella prima sono raggruppati i primi quattro giorni, con la creazione dei cieli e della terra, nella seconda l’attenzione è rivolta al quinto e a parte del sesto giorno, con la creazione della vita terrestre e acquatica, mentre la terza sezione è interamente occupata alla parte conclusiva del sesto giorno con la realizzazione dell’uomo e della donna. L’attento ascolto degli oratori di Händel, del loro portato emozionale, della particolare poeticità, colpisce il maturo Haydn, avvezzo alle proposte viennesi, influenzate dalle forme melodrammatiche. Ne sortisce un lavoro dotato di profonda comunicativa e di una forza spirituale di grande impatto.
Nel susseguirsi di pezzi chiusi, intervallati da potenti affreschi corali, si impongono le voci dei tre solisti: Marie-Sophie Pollak, impegnata come Gabriel ed Eva, il tenore Julian Prégardien, interprete di Uriel, e il basso David Steffens, chiamato a vestire i panni di Raphael e Adam. I cantanti padroneggiano convintamente le parti a loro affidate, si dimostrano sufficientemente corretti e attenti fraseggiatori: il soprano e il tenore, eccezion fatta per alcune disomogeneità nella zona acuta, affrontano con nitore e gusto i propri interventi, dimostrando di saper ben valorizzare la scrittura haydniana, mentre il basso presta alla resa dell’oratorio un timbro corposo e una duttilità d’emissione capaci di evidenziare appieno le peculiarità della partitura. Il coro Audi Jugendchorakademie, istruito da Martin Steidler, è sempre solerte e accurato negli interventi richiesti, mentre l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento conferma gli alti livelli di precisione, omogeneità e qualità raggiunti in tanti anni di attività costellati da riconoscimenti internazionali, per un lavoro sempre accurato.
A ciò si aggiunga la presenza sul podio di una bacchetta del calibro di Kent Nagano, direttore che, come s’è detto, da quest’anno ha stretto un sodalizio con la realtà del Trentino Alto Adige per la valorizzazione della musica di Haydn, con l’orchestra a lui intitolata. La sua lettura della partitura, scevra di ostentazioni nel gesto, rispecchia una visione raffinata del linguaggio autoriale in cui il susseguirsi di pezzi chiusi rientra in una narrazione senza soluzione di continuità che culmina nella finale glorificazione divina. Nagano cesella con cura le varie pagine dell’oratorio mettendo in risalto le tinte tanto dei passaggi corali quanto di quelli solistici. Ne sortisce una resa compatta e potente del lavoro, con una varietà di dinamiche e agogiche in grado di dare pieno risalto alle tre parti dell’oratorio.
Il grande successo finale, in una sala al completo, è accordato a tutti gli interpreti, con particolare entusiasmo per la prestazione maiuscola di Nagano.
Auditorium – Stagione Sinfonica 2022/23
Progetto Nagano 2022/23
DIE SCHÖPFUNG (La Creazione)
per soli, coro e orchestra, Hob. XXI: 2
Testo di Gottfried van Swieten da Paradise Lost di John Milton
Musica di Joseph Haydn
Marie-Sophie Pollak soprano
Julian Prégardien tenore
David Steffens basso
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Direttore Kent Nagano
Audi Jugendchorakademie
Maestro del coro Martin Steider
Trento, 19 novembre 2023