Quale eredità lasciano i giusti, ossia coloro che, al di là di ogni interesse personale, hanno agito per il bene comune pagando con la propria vita la volontà di portare avanti un’idea di giustizia? Se lo chiedono gli autori del “Racconto in musica” Falcone e Borsellino, con drammaturgia di Emanuela Giordano (curatrice anche della sapiente regia con i video di Pierfrancesco Li Donni e Matteo Gherardini) e musica di Marco Tutino.
Lo stesso sottotitolo di questo lavoro che, in prima esecuzione assoluta, ricorda il 30° anniversario delle stragi di Capaci e di Via d’Amelio, è “L’eredità dei giusti”. Un momento prezioso quello offerto dal Teatro Regio, che ha realizzato l’idea in coproduzione con il Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, la Fondazione per la Cultura Torino – MITO Settembre Musica e il Teatro Massimo di Palermo, per meditare su un messaggio che, travalicando ovviamente l’orrore per il tragico fatto di sangue, assurge a simbolo di un sacrificio i cui significati fanno dei due protagonisti, come giustamente sottolinea Marco Tutino, figure mitologiche, per le quali sarebbe stato inopportuno scrivere un’opera che desse risalto drammatico a una vicenda dove le immagini e i video di repertorio – forniti dalle Teche Rai su licenza di RAI COM S.p.A. – bastano a descrivere i fatti accompagnando le tre parti attraverso le quali si compone questo lavoro: Le stragi, con un melologo recitato dai bravissimi attori del Piccolo Teatro di Milano (Jonathan Lazzini, Anna Manella, Marco Mavaracchio, Francesca Osso, Simone Tudda) e accompagnato dalla musica; La reazione ai fatti, con il Libera me che già Tutino aveva composto (ma parzialmente modificato per questa occasione) quando fu chiamato nel 1993, assieme ai compositori Lorenzo Ferrero, Carlo Galante, Paolo Arcà, Matteo D’Amico, Giovanni Sollima e Marco Betta, alla stesura di un Requiem per le vittime della mafia su testo di Vincenzo Consolo; infine Il presente, che richiama prepotentemente la necessità di evocare la memoria come testimonianza attiva di fatti che non devono assolutamente ripetersi, ma anche offrire, sull’onda dell’emotività di un anniversario tanto importante, spunti per riflettere sul corso della storia.
Testo ma soprattutto musica di Tutino preservano questo lavoro da ogni rischio di trasformare l’evento celebrativo in retorica del ricordo, anzi la vocalità declamata del soprano nel Libera me asciuga il sentimento, mentre l’aria conclusiva “Nun mi lassari sulu”, su testo in siciliano di Ignazio Buttitta, lo liricizza evocando un canto popolare spoglio da ogni richiamo folcloristico, bensì caricato d’intensità emotiva appassionata. È forse il momento più alto della composizione, in cui Tutino trova la sua cifra migliore, quella che fa di lui un compositore capace – sono in pochi ad esserlo e per questo è assurdamente osteggiato da una certa critica – di far rinascere la grande tradizione del nostro teatro musicale, quella passata attraverso il verismo per giungere fino a noi con piena consapevolezza dei migliori valori di una sapienza che questa musica trasmette e che il bravissimo soprano Maria Teresa Leva esegue con bella voce e commossa partecipazione espressiva. L’Orchestra del Regio, ben diretta da Alessandro Cadario, e il Coro del Regio, ottimamente istruito da Andrea Secchi e in bell’evidenza sempre, soprattutto in “Cosa resta di noi”, hanno contribuito al risultato di due serate, quelle del 27 e 28 maggio, accolte calorosamente dal pubblico.
Teatro Regio – Stagione d’opera e di balletto 2022
FALCONE E BORSELLINO
L’eredità dei giusti
Racconto in musica
Musica di Marco Tutino
Drammaturgia di Emanuela Giordano
Prima esecuzione assoluta
Nel 30° anniversario delle stragi di Capaci e di Via d’Amelio
Con Maria Teresa Leva soprano
e con gli attori del Piccolo Teatro di Milano
Jonathan Lazzini, Anna Manella, Marco Mavaracchio,
Francesca Osso, Simone Tudda
Orchestra e Coro Teatro Regio Torino
Direttore Alessandro Cadario
Maestro del coro Andrea Secchi
Regia Emanuela Giordano
Video a cura di Pierfrancesco Li Donni e Matteo Gherardini
Direttore dell’allestimento Antonio Stallone
Una coproduzione Teatro Regio Torino,
Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa,
Fondazione per la Cultura Torino – MITO Settembre Musica e
Teatro Massimo di Palermo
Torino, 28 maggio 2022