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Praga, Festival Dvořák 2022 – Rusalka (con Asmik Grigorian)

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Da sempre Praga è una città culturalmente molto vitale, con eventi di alto profilo e varie proposte musicali quotidiane, come s’addice a una capitale dal respiro internazionale. Tra gli eventi che più contraddistinguono la città ceca, rientra senza dubbio il Dvořákova Praha, un festival, giunto ormai alla quindicesima edizione, interamente dedicato alla figura di Antonín Dvořák, vero eroe nazionale in Repubblica Ceca. La sede ufficiale dell’intera manifestazione è il Rudolfinum, e nello specifico la sala intitolata a Dvořák: è un luogo legato alla storia culturale e musicale di Praga, un contenitore che dagli ultimi anni dell’Ottocento ha ospitato alcuni dei più rinomati interpreti, nonché il primo concerto della Česká Filharmonie, guidata da Antonín Dvořák, che a tutt’oggi ha qui la propria sede ufficiale.

L’evento di punta del festival 2022 è costituito dalla prima esecuzione, in forma di concerto, dell’edizione originale di Rusalka curata da Bärenreiter Praha. La vicenda messa in musica dall’autore ceco ha molti elementi cari alla sua poetica, dal mondo della natura incantata all’aspetto fiabesco declinato secondo stilemi sentimentali, ai molti rimandi alle tematiche legate alla letteratura nordica. Inoltre, la perfetta coesistenza di abilità liriche, di padronanza tecnica e di valori letterari del libretto, redatto dal poeta Jaroslav Kvapil (futuro direttore artistico e primo regista del Teatro Nazionale di Praga), rendono quest’opera sempre apprezzabile e rappresentata con successo nel tempo. Se n’è avuta una entusiasmante prova proprio durante il Festival intitolato a Dvořák.

L’esecuzione ha radunato alcuni dei migliori specialisti del repertorio attualmente disponibili a livello internazionale. Innanzitutto la Česká Filharmonie che vanta una storia secolare, inaugurata proprio da Dvořák, come si è detto. L’orchestra ha un suono terso, preciso, omogeneo, quasi irreale per pulizia ed efficacia: durante la rappresentazione gli strumentisti danno prova di un’eccezionale sodalità costruita in anni di intensa attività. In un’occasione così importante, a guidare la compagine è Semyon Bychkov, direttore musicale dal 2018. La sua lunga esperienza e l’ampio repertorio da sempre affrontato con perizia e costante approfondimento si apprezzano appieno nell’esecuzione di Rusalka. L’efficacia con cui viene affrontata la partitura risiede nella solida capacità di elaborare un fraseggio sempre accurato e vario, tale da imprimere alla lettura un’impressiva musicalità e una piena sintonia con i solisti. Bychkov coglie le plurime sfaccettature dell’opera, i risvolti drammatici, al pari del lirismo più intenso e dell’atmosfera fiabesca che permea l’intero lavoro. La compagine è un tutt’uno con il proprio concertatore, con il quale ha costituito un affiatato sodalizio, e lo dimostra con un’esecuzione scrupolosamente rifinita e profondamente espressiva. Si disimpegna con ottimi risultati anche il coro Pražský Filharmonický preparato accuratamente da Lukáš Vasilek.

I solisti radunati sul palco del Rudolfinum dimostrano un’ottima conoscenza del repertorio e, nonostante la realizzazione in forma concertante, una convincente interpretazione scenica. Spicca su tutti la prova della protagonista Asmik Grigorian. Il soprano lituano trasfonde in Rusalka tutta la dolcezza di una levigata linea canora, capace di evidenziare i preziosismi della partitura di Dvořák. Ne emerge un personaggio a tutto tondo, emozionante nel celebre “Měsíčku na nebi hlubokém”, meglio noto come Canto alla Luna, e dotato di toccante lirismo nell’intenso duetto d’amore dell’ultimo atto. Decisamente più muscolare la resa del principe offerta dal tenore Dmytro Popov. Il cantante ucraino pare preferire una certa enfasi nel canto, a beneficio di una resa orientata più all’eroismo che al lirismo di cui la partitura è peraltro intrisa. La linea canora è sicura, con una regione acuta ben a fuoco e un’efficace interpretazione del personaggio che viene realizzato con profonda umanità e intensa passionalità. Jan Martiník assicura allo Spirito dell’acqua un canto ben curato e incisivo. Del pari convincente Jana Kurucová, una principessa straniera dalla suadente emissione e dal credibile fraseggio. A Jamie Barton è affidata la strega, ruolo che il mezzosoprano affronta con sottile ironia, appropriato carisma e puntuale cura della parola scenica. Completano il cast, con prestazioni sollecite e particolarmente attente, Markéta Klaudová, Markéta Cukrová e Monika Jägerová nei panni delle tre fate, Štěpánka Pučálková in quelli dello sguattero, Boris Prýgl come guardacaccia e Jiří Brückler interprete del cacciatore.
Il successo tra gli atti e al termine dello spettacolo è travolgente: il pubblico saluta con grande calore tutti gli esecutori, riservando vere e proprie ovazioni alla protagonista e al direttore.

Dvořákova Praha 2022
RUSALKA

Fiaba lirica in tre atti
Musica di Antonín Dvořák
Libretto di Jaroslav Kvapil

Rusalka Asmik Grigorian
Princ Dmytro Popov
Vodník Jan Martiník
Ježibaba Jamie Barton
Cizí Kněžna Jana Kurucová
1. Lesní žínka Markéta Klaudová
2. Lesní žínka Markéta Cukrová
3. Lesní žínka Monika Jägerová
Kuchtík Štěpánka Pučálková
Hajný Boris Prýgl
Lovec Jiří Brückler

Česká Filharmonie
Direttore Semyon Bychkov
Pražský filharmonický sbor
Maestro del coro Lukáš Vasilek

Praga, Rudolfinum, Sala Dvořák

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