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Piacenza, Teatro Municipale – Mefistofele

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Opera divisiva, amata o odiata, Mefistofele di Arrigo Boito era un tempo titolo abbastanza consueto per i palcoscenici nostrani. Ultimamente è più difficile trovarla in cartellone e dunque va dato merito ai teatri di Modena e Piacenza di averla scelta per la propria programmazione. Una scelta nel complesso felice, soprattutto sotto il profilo squisitamente musicale.

Sul podio dell’Orchestra Filarmonica Italiana, Francesco Pasqualetti si fa apprezzare per una concertazione nitida e trova un giusto equilibrio tra la dimensione magniloquente e – diciamolo pure – un tantino enfatica di diverse scene e la pregevole tavolozza coloristica che caratterizza le pagine dal sapore più intimo. Se dunque il Prologo ha una sua imponenza quasi marmorea, il Quartetto vibra di una bella articolazione nel fraseggio e le arie sono accompagnate con pregevole musicalità. Notevole poi l’atmosfera plumbea e desolante che introduce la scena del carcere, così come hanno un bel passo teatrale i due Sabba. L’orchestra dimostra una più che discreta prontezza nel cogliere le sollecitazioni del direttore, anche se non mancano piccoli problemi di intonazione, soprattutto nella sezione della banda di palcoscenico. È noto quale rilievo abbiano le masse corali in quest’opera e dobbiamo riconoscere ai cori (il lirico di Modena e quello del Teatro Municipale di Piacenza) di aver fatto un lavoro egregio, sotto la guida sapiente di Corrado Casati. Il suono era ovunque pieno, compatto e intonato, encomiabile il gioco dei colori e delle dinamiche, curata la differenziazione dei piani sonori.

Nel cast ha brillato anzitutto Marta Mari, interprete del duplice ruolo di Margherita ed Elena. Squisito soprano lirico dalla voce piena, rotonda e omogenea, dal colore scuro e vellutato, Mari ha saputo differenziare in modo convincente le due figure. Se dunque Elena vanta una sensualità trattenuta e un fraseggio studiato nella rievocazione dell’incendio di Troia, di Margherita Marta Mari ha offerto un ritratto davvero incisivo. Nell’aria la linea vocale si offre all’ascolto con immacolata purezza e il controllo del fiato consente di variare intensità e dinamica del suono. Nella scena successiva, il soprano trova una inedita combinazione tra lucentezza di suono e una lettura attorialmente intensa, accompagnata ad una articolazione della parola di singolare, studiata espressività.
Molto bravo Simon Lim nei panni di un Mefistofele dalla voce vellutata, morbida e controllata, con gravi corposi e acuti timbrati. L’interprete, più aristocratico che istrione, conquista il favore del pubblico. Come accade per Antonio Poli, un Faust sostanzialmente giocato sulla immediata comunicativa di un timbro oggettivamente bello per colore e ricchezza di armonici. L’interprete si impegna molto ma l’esito non è sempre all’altezza delle intenzioni (il giovane tenore dovrebbe ammorbidire di più l’emissione). Eleonora Filipponi è una Marta più disinvolta scenicamente che vocalmente, mentre Paolo Lardizzone è un ottimo Wagner. Apprezzabile il contributo di Shay Bloch (Pantalis) e Vincenzo Tremante (Nerèo).

Enrico Stinchelli – che firma regia, scene e costumi – nelle note di sala dichiara di voler essere fedele servitore dell’opera e del suo autore e offre la sua chiave di lettura parlando del viaggio di Faust e Mefistofele come di un film di fantascienza e di “tecnologia al servizio della tradizione”. Fa così abbondante uso di proiezioni (affidate ad Angelo Sgalambro, che cura anche le luci) che caratterizzano ciascuna scena. Se non mancano momenti suggestivi (il Prologo e il finale), tale scelta alla lunga risulta stucchevole e, di fatto, si risolve in una non regia: il coro è quasi sempre fermo e i cantanti abbandonati a loro stessi. Nemmeno le coreografie di Michele Merola, piuttosto convenzionali, sortiscono l’effetto di vivacizzare l’insieme.
Vivo il successo per tutti, in particolare per il protagonista e Marta Mari.

Teatro Municipale – Stagione 2022
MEFISTOFELE
Opera in un prologo, quattro atti e un epilogo
Libretto e musica di Arrigo Boito

Mefistofele Simon Lim
Faust Antonio Poli
Margherita, Elena Marta Mari
Marta Eleonora Filipponi
Wagner Paolo Lardizzone
Pantalis Shay Bloch
Nerèo Vincenzo Tremante

Orchestra Filarmonica Italiana
Coro Lirico di Modena| Coro del Teatro Municipale di Piacenza
Voci bianche del Teatro Comunale di Modena
Direttore Francesco Pasqualetti
Maestro del coro Corrado Casati
Maestro voci bianche Paolo Gattolin

Regia, scene e costumi Enrico Stinchelli
Luci e video Angelo Sgalambro
Coreografie Michele Merola

Piacenza, 16 ottobre 2022

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