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Nervi Music Ballet Festival 2022 – Giulietta (con Eleonora Abbagnato)

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Quando pensiamo alla tragica storia d’amore tra Romeo e Giulietta in forma danzata, la mente ci porta inevitabilmente alla bellissima partitura di Prokof’ev. Pareva quindi rischioso proporre la vicenda scespiriana coreografandola su altre partiture o attualizzandola. Ci sono riusciti – anche se solo parzialmente – la ballerina Eleonora Abbagnato e l’impresario di danza Daniele Cipriani, nel loro ultimo lavoro che in questi giorni sta calcando le calde scene estive, con un debutto veronese in prima assoluta lo scorso 19 luglio e il 23 luglio sul palco del Nervi Music Ballet Festival.

Giulietta è il titolo – semplice ma significativo – di queste azioni coreografiche che vedono la danzatrice palermitana, direttrice della Compagnia di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, impersonare l’eroina di Shakespeare, o meglio il “concetto” di Giulietta, il suo ideale. Felice quindi l’idea di rivolgere l’attenzione soltanto alla delicata figura femminile, utilizzando due fra i più geniali coreografi e danzatori di oggi, Sasha Riva e Simone Repele (reduci del successo romano alle Terme di Caracalla del loro Mass di Bernstein), la cui azione coreografica di fortissimo impatto visivo coinvolge e soddisfa pienamente lo spettatore.

La Giulietta di Shakespeare è in realtà un pretesto per raccontare l’amore in tutte le sue sfaccettature, per diventare il simbolo di tutte le storie d’amore: l’amore tra una donna matura e un giovane “Romeo” (l’eccellente e giovanissimo Michele Satriano) come avviene nello struggente passo a due, su musiche di Berlioz, tratto da Le Rouge et le Noir del coreografo tedesco Uwe Scholz, qui rimontato da Giovanni Di Palma. Ad accompagnare i due solisti, i pianisti Marcos Madrigal e Alessandro Stella magnifici esecutori , durante tutta la serata, di pregnanti trascrizioni per due pianoforti. Dopo Le Rouge et le Noir e dopo un breve intermezzo coreografico danzato con ipnotica maestria da Repele e Riva, si è passati al momento “politicamente corretto” della serata: Rainbow, Love & Peace, su coreografie che Giorgio Mancini ha realizzato utilizzando la trascrizione per due pianoforti delle Danze Sinfoniche da West Side Story di Leonard Bernstein. Affidato a sei danzatori (Davide Dato, Tommaso Beneventi, Lorenzo Alberti, Vsevolod Maievskyi, Michele Satriano e Rebecca Bianchi) la coreografia di Mancini vorrebbe giustamente esaltare l’amore in tutte le sue sfaccettature, ma lo fa debolmente e con poco coraggio indugiando un po’ troppo in soluzioni puramente decorative e di taglio quasi “televisivo” tranne, forse, nel vigoroso passo a due declinato tutto al maschile.

Spettacolare cambio di clima con la coreografia che dà il titolo allo spettacolo: Giulietta. Una prima assoluta, firmata da Sasha Riva e Simone Repele, su musica di Čajkovskij. In una sorta di sogno premonitore, durante il quale Giulietta bambina “vede” o immagina il suo tragico futuro, assistiamo all’inquietante sdoppiamento della protagonista scespiriana interpretata dalla Abbagnato e dalla giovanissima figlia dell’étoile, Julia Balzaretti, dieci anni di talento impressionante. L’eterno topos del “doppio”, qui reso ancor più allarmante dal fatto che madre e figlia si assomigliano in modo conturbante, si snoda attraverso passi coreografici intensamente evocativi e di grande bellezza. All’eccezionale risultato finale concorrono i bei costumi firmati da Anna Biagiotti e la fascinosa cornice offerta dallo splendido parco che circonda la Villa Grimaldi Fassio di Nervi.

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