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Milano, Sala Verdi del Conservatorio – Concerto di Mitsuko Uchida

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Nasce in una cittadina vicino a Tokyo. Ma, figlia di un diplomatico, si trasferisce presto con la famiglia a Vienna dove studia il pianoforte con Wilhelm Kempff. Intrisa di raffinato classicismo e sottile romanticismo. Mitsuko Uchida va e non si ferma più. L’attuale tournée la porta anche al Conservatorio di Milano: ed è subito evento.

Il suono luminescente nei registri medi e acuti e forte pur nella morbidezza in quelli bassi ne fa una pianista ammaliante e seduttiva, contesa da sale da concerto, dai direttori e partner più celebrati. Ricchezza di colori e dinamismo agogico uniti a disciplina del gusto e ferrea padronanza tecnica fanno volare lei e chi l’ascolta in mondi lontani, sognati, inesistenti.

Mitsuko, che non mancava di tornare a palazzo per celebrare i compleanni dell’imperatrice Michiko, è consapevole dei suoi giorni. Oggi, 74 anni di arte appassionata e senza confini, confeziona un impaginato che accosta Mozart, Fantasia in do minore K475, e Schumann, Davidsblűndertänze op.6 con grande attenzione al Novecento. Cioè a quel György Kurtag a sua volta figlio della parte più travagliata dell’Europa, Romania e Ungheria, che già nel ’65, all’epoca della rivoluzione ungherese, è costretto a emigrare (seppur nella culturalmente vivacissima Parigi) disegnando uno specchio quasi spontaneo e senza eccessi sentimentali di una parte di mondo spaventato e minacciato.
Per lei, frequentatori e Società del Quartetto che la ospita ovazioni interminabili

Sala Verdi del Conservatorio G. Verdi
CONCERTO DI MITSUKO UCHIDA
Musiche di Kurtág, Mozart, Schumann

Pianoforte Mitsuko Uchida

Milano, 26 aprile

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