Un’opera piacevole e frizzante, piena di bella musica, brillante nel libretto, perfettamente illuminista nel suo spirito così ironicamente disincantato. La scuola de’ gelosi di Antonio Salieri, dramma giocoso andato in scena a Venezia nel 1778, è stato lungamente applaudito al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca. Si tratta di una lodevole operazione che ha visto protagonisti i giovani: la maggior parte degli interpreti erano infatti allievi dell’Accademia di Belcanto “Rodolfo Celletti”, mentre l’ensemble orchestrale era costituito dai migliori allievi del Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli, tutti ragazzi con un’età tra i 17 e i 23 anni.
Guida energica e intelligente, la giovanissima Danila Grassi, pugliese di Alberobello, assistente di Fabio Luisi, direttore musicale del Festival. A lei va il merito di aver reso questa esperienza autenticamente formativa per tutti, un workshop dove ciascuno ha offerto il suo contributo costruttivo alla realizzazione di un progetto nel quale si respirava chiaramente un positivo entusiasmo e una contagiosa voglia di fare musica. Così, l’ensemble orchestrale ha risposto con impegno e buona volontà alle belle intenzioni della direttrice, che ha conferito al lavoro un incisivo passo teatrale, piegandosi ad accompagnare il canto con sensibilità anche quando la dimensione lirica si espande con pregevole ispirazione.
L’opera di Salieri, per il tema, le situazioni e lo stile, è una sorta di “sorella minore” che anticipa il mozartiano Così fan tutte: ci sono tre coppie di amanti con le loro schermaglie, c’è un libretto gustoso e colto, ci sono situazioni molto simili. Il tutto, poi, si chiude in una scena che più mozartiana non si può, in un incantato giardino notturno, dove l’intreccio si scioglie nella generale soddisfazione di tutti, nel segno di una rinnovata – e rafforzata – fiducia nell’amore coniugale.
Nel cast si sono distinti Omar Mancini, tenore lirico di bella voce corposa e scura nei centri, interprete vivace del Conte, e poi il simpaticissimo Lumaca di Carmine Giordano, scenicamente disinvolto e con una interessantissima voce di basso, dal bel colore scuro. Molto bravo anche Matteo Mancini quale Blasio di chiaro e duttile timbro baritonale, così come l’Ernestina “tutto pepe” di Rocio Faus, stretta parente di Despina. Irina Bogdanova ha un pregevole colore vocale ma deve lavorare sull’emissione, mentre Joan Folqué è stato un appropriato Tenente, così come Fleuranne Brockway quale Carlotta.
Pensata in origine in forma di concerto, grazie alla piena condivisione del lavoro da parte di tutti, l’opera è stata poi allestita in forma semiscenica sul piccolo palco del Teatro Verdi, con trovate vivaci e coerenti con lo spirito del lavoro di Salieri. L’idea poi di far indossare a ciascun personaggio una maglia con il proprio nome ha facilitato il pubblico nel seguire la trama, comunque intricata, del libretto. Vivissimo il successo per tutti, in particolare per Danila Grassi, festeggiatissima anche da cantanti e musicisti.
Festival della Valle d’Itria 2022
LA SCUOLA DE’ GELOSI
Dramma giocoso in due atti su libretto di Caterino Mazzolà
Musica di Antonio Salieri
Prima rappresentazione: Venezia, Teatro San Moisè, 28 dicembre 1778
Versione viennese revisionata da Lorenzo Da Ponte e Antonio Salieri, 1783–1786
Edizione a cura di Ingrid Schraffl nell’ambito del progetto di ricerca
Opera buffa in Wien (1763–1782) all’Università di Vienna
Opera Workshop con gli Allievi dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” 2022
e del Conservatorio di Musica “Nino Rota” di Monopoli
Il Tenente Joan Folqué
Contessa di Bandiera Irina Bogdanova
Conte di Bandiera Omar Mancini
Ernestina Rocio Faus
Blasio Matteo Mancini
Carlotta Fleuranne Brockway
Lumaca Carmine Giordano
Direttrice Danila Grassi
Maestro al cembalo Davide Rinaldi
Martina Franca, Teatro Verdi, 27 luglio 2022