Provinciale. Basterebbe quanto aggettivo per definire in estrema sintesi Il trovatore in scena al Teatro Magnani di Fidenza – peraltro un autentico gioiello – nell’ambito del Festival Verdi di Parma. Spiace dover etichettare così uno sforzo produttivo comunque importante, ma diverse cose non hanno funzionato alla prima di questa produzione del capolavoro verdiano. Anzitutto, la resa musicale.
Sebastiano Rolli, sul podio di un’Orchestra Toscanini a ranghi necessariamente ridotti (il Magnani è un piccolo teatro), non trova la quadra. La compagine orchestrale appare distratta, imprecisa, sovente “scollata” dal palco. L’interpretazione del maestro parmigiano è metronomica, fa leva su una generica concitazione ed è poco incline a sostenere il canto. Forse anche per questo, l’intonazione dei solisti non è sempre cristallina e si avvertono diversi problemi.
Nel cast, si impone una Anna Pirozzi comunque non al meglio delle sue notevoli potenzialità. L’interprete è sempre intelligente, il fraseggio – compatibilmente con la condotta musicale complessiva – curato. Si avvertono alcune durezze nell’emissione, soprattutto in acuto, dove comunque la grande artista viene fuori con i soavi pianissimi a cui ci ha abituati. In definitiva, una Leonora volitiva, dalla voce robusta e dalle belle intenzioni, non compiutamente realizzate.
Degna di nota la voce ampia, solida e omogenea del giovane baritono polacco Simon Mechlinski, il Conte di Luna, la cui dorata brunitura viene messa a servizio di una linea di canto pregevole, anche se non rifinita come potrebbe. Confidiamo tuttavia che in un contesto diverso possa offrire un’interpretazione ancor più incisiva di quello che resta il personaggio più struggente di questo dramma. Manrico è Angelo Villari: sulla carta potrebbe essere un buon protagonista (voce di bel colore, morbida e omogenea, facile involo all’acuto), ma l’esito è alterno. Se l’interprete ha dalla sua una certa quale spontanea comunicativa, il canto è talvolta fibroso, povero di sfumature, in difficoltà sul passaggio. Il do della pira? In tempi di filologia imperante, non c’era da aspettarselo e in effetti nel “da capo” non c’è. Villari lo tenta però nella coda della cabaletta, con un esito non memorabile.
Pure alterna l’Azucena di Enkelejda Shkoza, la cui emissione palesa diseguaglianze che non giovano alla resa di un personaggio per il quale tuttavia cerca un accento sovente azzeccato. Disuguale l’emissione di Alessandro Della Morte, Ferrando dal colore vocale interessante. Bravi i comprimari: Davide Tuscano (Ruiz / un messo), Ilaria Alida Quilico (Ines), Chuanqi Xu (un vecchio zingaro). Molto buona per pulizia e musicalità la prova del coro del Teatro Regio, diretto da Martino Faggiani.
Lo spettacolo, ripresa di un allestimento dello stesso Teatro Regio di qualche anno fa, è proprio bruttino. Anzitutto, la scena è quasi sempre cupa, in linea sì con l’ispirazione più autentica di questo capolavoro notturno, ma alla lunga il buio stanca. Le luci di Gianni Pollini non sempre sono impeccabili e le scene di Marco Rossi si riducono di fatto ad alcune pedane che vengono spostate di volta in volta a creare diverse situazioni. La regista Elisabetta Courir deve fare di necessità virtù: il palco del Magnani è piccolo e non consente grandi movimenti. Decide allora di affidare questi ultimi a un gruppo di bravi mimi che talvolta duplicano i protagonisti (così, ad esempio, Manrico abbraccia e accarezza una Leonora/mimo esile, decisamente diversa dalla figura matronale di Anna Pirozzi). Non mancano momenti interessanti, ma nel complesso lo spettacolo non decolla. Alla fine, discreto successo per tutti.
Festival Verdi 2022
IL TROVATORE
Dramma lirico in quattro parti su libretto di Salvadore Cammarano
tratto dal dramma El Trovador di Antonio Garcìa Gutiérrez
Musica di Giuseppe Verdi
Manrico Angelo Villari
Leonora Anna Pirozzi
Conte di Luna Simon Mechlinski
Azucena Enkelejda Shkoza
Ferrando Alessandro Della Morte
Ruiz/Un messo Davide Tuscano
Ines Ilaria Alida Quilico
Un vecchio zingaro Chuanqi Xu
Filarmonica Arturo Toscanini
Coro del Teatro Regio di Parma
Direttore Sebastiano Rolli
Maestro del coro Martino Faggiani
Regia Elisabetta Courir
Scene Marco Rossi
Costumi Marta del Fabbro
Light designer Gianni Pollini
Coreografie Michele Merola
Allestimento del Teatro Regio di Parma
Fidenza, Teatro Magnani, 24 settembre 2022