Quest’estate i festival sono tornati più o meno alla normalità prepandemica, con la ricca programmazione di un tempo. Non sono da meno le Settimane musicali Gustav Mahler di Dobbiaco giunte alla 42ª edizione: gli eventi, programmati da inizio luglio a metà agosto, sfociano poi senza soluzione di continuità nell’Alto Adige Festival che succede al precedente arricchendo l’estate dobbiacense fino a settembre inoltrato. Le proposte sono, come d’abitudine, di varie tipologie, a riprova del respiro ampio della rassegna. Il weekend centrale di luglio, quello di sabato 16 e domenica 17, vede la conclusione di una conferenza internazionale dedicata alla ricezione compositiva di Gustav Mahler, con rinomati ospiti da tutto il mondo, e due concerti di particolare interesse.
Il 16 l’ampio spazio offerto dal palcoscenico della Sala Gustav Mahler è interamente occupato da una compagine corale di rinomato pregio: si tratta del Kammerchor Stuttgart, uno degli ensemble corali da camera più autorevoli oggigiorno. Con oltre cinquantaquattro anni di attività alle spalle, e sempre con il fondatore alla guida, il gruppo esegue un repertorio che spazia dal XVII al XXI secolo. La perfetta fusione delle voci, unitamente al ferreo controllo dell’intonazione e a una musicalità al di sopra del comune, conferiscono alla loro esecuzione una potenza espressiva di particolare rilievo. Si aggiunga inoltre l’intesa perfetta con il proprio fondatore, Frieder Bernius, che possiede quell’innata capacità di far musica assieme con una spiccata sensibilità espressiva. La prima parte della serata è parzialmente occupata dall’esecuzione della Messa a sedici voci, composta verso la fine del XVIII secolo da Carl Friedrich Christian Fasch. Il lavoro, inserito nell’alveo della tradizione di quel periodo, denota una dimestichezza profonda con le forme corali di fine Settecento e dimostra quanto Fasch fosse avvezzo al trattamento delle voci, tanto da fondare nel 1791 la celebre istituzione corale Berliner Singakademie. A testimoniare il grande successo ottenuto dalla Messa va ricordato il lavoro di costante rielaborazione della partitura che a più riprese è stata adattata alle possibilità vocali del gruppo. Il Kammerchor Stuttgart mette in campo tutte le proprie potenzialità, anche con lodevoli interventi solistici, e dà prova di un ottimo lavoro preparatorio e di una perfetta sintonia. Il resto della serata è interamente occupato da una serie di trascrizioni per coro a cappella di alcuni lavori di Richard Strauss (Morgen!, Gefunden, Traum durch die Dämmerung, Du meines Herzens Krönelein) e di Gustav Mahler (Die zwei blauen Augen, Um Mitternacht, Ich bin der Welt abhanden gekommen, Es sungen drei Engel, Urlicht, Im Abendrot, quest’ultimo con accompagnamento d’arpa). La trasposizione per soli interpreti vocali è opera di Clytus Gottwald, raffinato compositore e musicologo che, dopo la fondazione della Schola Cantorum di Stoccarda, si è dedicato a lungo alla valorizzazione corale di partiture sinfoniche otto-novecentesche. La calorosa accoglienza del pubblico, con evidenti apprezzamenti per le esecuzioni, induce Bernius e il suo coro a proporre un simpatico bis, Guten abend di Johannes Brahms.
La sera seguente, il 17 luglio, il programma prevede una serie di proposte, in prima esecuzione assoluta, di giovani compositrici e compositori affiancate da alcuni lavori di Gustav Mahler, a mo’ di ispiratore e modello per tutte le nuove generazioni. Il progetto nasce infatti dalla volontà congiunta del Centro di Ricerca Gustav Mahler e del Centro Culturale EUREGIO Gustav Mahler di far interagire tutti gli autori con l’arte mahleriana nei luoghi stessi in cui il compositore ha creato alcuni dei suoi capolavori. Das Lied von der Erde, che a Dobbiaco ha visto la luce, stimola il lavoro dei giovani musicisti: i sei movimenti della composizione (due vengono anche eseguiti verso la fine della serata) fungono da leitmotiv per i brani presentati. Gli attesi debutti ripagano il festival di un’attività da sempre svolta con particolare attenzione alle generazioni più giovani. Gli aspetti formativo e sperimentale sono tratti distintivi del lavoro di ricerca svolto a Dobbiaco. In questo senso assume ulteriore valore la presenza sul palco di alcuni strumentisti provenienti da due gruppi (cui si unisce Reinhilde Gamper alla cetra) distinti ma avvezzi all’esecuzione di musica contemporanea: da un lato vi sono membri del celebre Ensemble El Cimarrón, già attivo, con grande successo, da oltre vent’anni, dall’altro componenti di Blechzinnen, un complesso di ottoni costituito da studenti di musica della Val Pusteria. A guidare tutti gli interpreti radunati a Dobbiaco c’è Clemens Heil, da sempre sensibile esecutore del repertorio più recente. Le sperimentazioni di vario tipo, stimolate dall’analisi dettagliata delle partiture mahleriane, fondono aspetti legati alla tradizione con intuizioni che lasciano trasparire il linguaggio personale dei giovani autori. Nell’ordine si ascoltano Von Erblühen und Vergehen di Eva Kuhn, Flash-Back di Sára Iván, Elegia di un ricordo celeste di Paolo Notargiacomo, Radical beauty di Michele Cagol, Ohne di Fabian Dudek e il pezzo conclusivo di Hristina Šušak, intimamente legato al congedo finale di Das Lied von der Erde, Zwei Intermezzi zum Abschied incastonato tra i due Lieder mahleriani Nicht Wiedersehe da Des Knaben Wunderhorn e Ich bin der Welt abhanden gekommen da Rückert-Lieder nella trascrizione di Stefan Hakenberg. Partecipano all’esecuzione due cantanti capaci di dar risalto a tutte le molteplici intenzioni espressive richieste dai giovani autori: si tratta del duttile e musicale soprano Alexandra Lampert-Raschké e dell’eclettico e abile, sia vocalmente sia scenicamente, basso-baritono Robert Koller. Anche per questa seconda serata il pubblico manifesta tutto il proprio apprezzamento per le proposte e per l’impegno e la cura profusi nell’esecuzione tanto da meritare un bis a coronamento del concerto. Ancora una volta le settimane musicali Gustav Mahler si confermano una realtà capace di mantenere alto il livello della propria programmazione, con un rinnovamento continuo ed encomiabile nel corso delle edizioni.
Settimane Musicali Gustav Mahler – Dobbiaco 2022
CONCERTO KAMMERCHOR STUTTGART
Frieder Bernuis, direttore
Musiche di Carl Christian Fasch, Richard Strauss e Gustav Mahler
Sala Gustav Mahler, Dobbiaco, 16 luglio 2022
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CONCERTO EL CIMARRÓON ENSEMBLE, BLECHZINNEN
Reinhilde Gamper, cetra
Alexandra Lampert-Raschké, soprano
Robert Koller, basso-baritono
Clemens Heil, direttore
Musiche di Eva Kuhn, Sára Iván, Paolo Notargiacomo, Michele Cagol,
Fabian Dudek, Hristina Šušak e Gustav Mahler
Sala Gustav Mahler, Dobbiaco, 17 luglio 2022