Chiudi

Bolzano, Teatro Comunale – PPP. Profeta Corsaro

Condivisioni

Nella ricca programmazione sinfonica della stagione 2022/23 dell’Orchestra Haydn Orchester, compagine d’eccellenza nella gestione della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento e con la direzione artistica, per il secondo anno, di Giorgio Battistelli, spicca come progetto di particolare rilievo lo spettacolo PPP. Profeta Corsaro dedicato a Pier Paolo Pasolini, a cento anni dalla nascita. Oltre allo stretto intento culturale, l’iniziativa ha caratteristiche educative che si avvalgono della figura del poeta per dare ampio risalto ad alcune delle tematiche più care affrontate con le multiformi possibilità espressive adottate durante la carriera: dal cinema alla poesia, al teatro, viene offerto uno spaccato efficace del linguaggio pasoliniano, con ampia attenzione a questioni quali il consumismo, l’omologazione antropologica a scapito della sopravvivenza delle distinzioni sociali.

La prosa efficace, la modernità dei linguaggi adottati e l’attento commento musicale danno vita a uno spettacolo in cui la sinergia dei differenti piani narrativi assicura una efficace caratterizzazione del personaggio. Non a caso il direttore artistico la definisce “un’opera sferica” poiché, come l’attività di Pasolini, tocca vari campi dello scibile umano. E alla definizione aggiunge una descrizione più accurata dell’allestimento che viene presentato come un “affresco polifonico per voci di attori e orchestra. Con interventi recitati concertati prevalentemente su Lettere luterane, Scritti corsari e alcune sue poesie”.

La realizzazione drammaturgica è affidata a Laura Perini e Leo Muscato, quest’ultimo cura anche la regia, in connubio con Luca Attilii, visual designer, Margherita Baldoni, costumista, e Alessandro Verazzi, disegno luci: ne emerge un lavoro in cui la recitazione si inserisce nel tessuto musicale al pari del canto nell’opera. I cinque attori, nell’ordine Marco Brinzi, Alex Cendron, Milutin Dapcevic, Gianluca Pantosti, Maria Pilar Perez Aspa, chiamati a ricoprire il medesimo ruolo, quello dello stesso Pasolini in momenti differenti della propria esistenza, si fondono perfettamente con i brani musicali predisposti. Vengono scelte alcune composizioni di grande impatto che sottolineano con profonda enfasi le parole dell’autore: si inizia con l’Offerta musicale di Johann Sebastian Bach/Igor Markevitch, per proseguire poi con The unanswered question di Charles Ives, l’Improvvisazione per percussioni di Gianluca Pantosti, Fratres per archi e percussione di Arvo Pärt, la Fuga (Ricercata) a sei voci di Johann Sebastian Bach/Anton Webern, per chiudere con il celebre Adagio per archi di Samuel Barber.
Sul proscenio agiscono gli attori, in una scena ingombra solo di un’ampia seduta, mentre l’orchestra è posizionata sul retro, separata da un lieve diaframma sul quale vengono proiettati passaggi tratti dai lungometraggi più celebri di Pasolini (tra gli altri Accattone, Uccellacci e uccellini), collage desunti dalla stampa coeva e indicazioni dei testi dai quali sono ricavati i passaggi recitati in scena. Lo spettacolo concepito da Muscato e Perini ha una notevole forza espressiva che diviene prepotente grazie ai molteplici linguaggi adottati e alle abilità di tutti gli esecutori.

A questo proposito spetta una particolare menzione al lavoro svolto dall’Orchestra Haydn guidata da Marco Angius, profondo conoscitore del repertorio contemporaneo e interprete avvezzo a operazioni basate su linguaggi molteplici e a più livelli narrativi. La concertazione è accurata, attenta alle tinte e capace di valorizzare l’intrinseca fusione tra parole e musica che permea l’intero spettacolo. Angius opera in connubio con Muscato: ciò è evidente nella realizzazione in piena sintonia di una rappresentazione che trae la propria essenza nella combinazione di elementi volti alla valorizzazione della figura di Pasolini. In un simile affiatato lavoro di squadra, la compagine orchestrale si inserisce con la propria abilità esecutiva. Tutte le partiture vengono esaltate da una prova capace di evidenziare tanto l’aspetto espressivo, quanto quello narrativo nell’abbinamento ai testi poetici pasoliniani. La serata offre innumerevoli spunti di riflessione che toccano tematiche sempre attuali ed evidenziano la modernità del pensiero dell’artista italiano.
L’attento pubblico recepisce con interesse tutti i messaggi proposti dallo spettacolo e saluta con grande entusiasmo l’iniziativa proposta dal Teatro Stabile di Bolzano e dalla Fondazione Haydn in collaborazione con il Centro Servizi culturali Santa Chiara di Trento.

Teatro Comunale – Stagione sinfonica 2022/23
PPP. PROFETA CORSARO
Testi di Pier Paolo Pasolini
Drammaturgia di Laura Perini e Leo Muscato
Musiche di J.S. Bach/I. Markevitch, C. Ives,
G. Pantosti, A. Pärt, J.S. Bach/A. Webern, S. Barber

Con (ordine alfabetico)
Marco Brinzi
Alex Cendron
Milutin Dapcevic
Gianluca Pantosti
Maria Pilar Perez Aspa

Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Direttore Marco Angius
Regia Leo Muscato
Visual designer Luca Attilii
Costumi Margherita Baldoni
Luci Alessandro Verazzi

Teatro Stabile di Bolzano e Fondazione Haydn di Bolzano e Trento
in collaborazione con Centro servizi culturali Santa Chiara, Trento
Bolzano,  22 ottobre 2022

image_print
Connessi all'Opera - Tutti i diritti riservati / Sullo sfondo: National Centre for the Performing Arts, Pechino