Clima di festa e tanta bella musica per il Gala dei vincitori della terza edizione del Concorso di canto lirico virtuale SOI – Scuola dell’opera italiana Fiorenza Cedolins. La serata è stata ospitata dal Teatro Comunale di Bologna, grazie alla disponibilità del sovrintendente Fulvio Macciardi, magnifica cornice per ascoltare dal vivo alcuni dei vincitori della competizione alla quale hanno partecipato tantissimi cantanti da tutto il mondo, selezionati da una prestigiosa giuria di oltre 80 membri (alcuni dei quali presenti in sala).
In questa terza edizione sono stati conferiti premi per oltre 80 mila euro, mentre il concorso conta numeri importanti, con oltre tre milioni di visualizzazioni per i video dei partecipanti. Nella prima parte sono stati proiettati alcuni di questi video, scelti per originalità registica e scenica; nella seconda parte si sono esibiti i vincitori, con l’accompagnamento dell’orchestra del Comunale, diretta con grande sensibilità da Giuliano Carella. Ha brillato anzitutto la stella dell’armena Juliana Grigoryan, prima classificata per l’opera, che ha offerto un saggio delle sue notevolissime qualità eseguendo “Sì, mi chiamano Mimì” da La bohème di Puccini. La cantante ha esibito un timbro tornito, dal volume più che discreto e di bel colore ambrato, screziato da una vaga sensualità, tale da offrire – seppur nel breve spazio di questa pagina – l’idea di una Mimì davvero inedita. Chiara e luminosa, pur se non grandissima, è la voce del soprano svizzero Hélène Walter, terza classificata ex aequo, che ha fatto ascoltare una Mathilde trepida e sognante con “Sombre forêt” da Guillaume Tell di Rossini. Molto bravo anche l’altro terzo classificato ex aequo, il basso Andrea Vittorio De Campo: presenza scenica importante, voce ampia e di colore scuro da autentico basso, ha saputo sbalzare con efficacia il ritratto del rossiniano don Basilio con la sua “Calunnia”.
Il soprano cinese Yutong Shen, vincitrice del premio per il Lied, ha eseguito con grazia, leggerezza e bella precisione musicale i ricami virtuosistici dell’aria “delle campanelle” da Lakmé di Delibes. Provava per la prima volta l’emozione di cantare accompagnata da un’orchestra il mezzosoprano armeno Ani Kushyan, primo premio del pubblico al concorso. La sua voce ha una pasta interessante, l’interprete canta con trasporto e buon gioco di accenti “Acerba voluttà” da Adriana Lecouvreur di Cilea. Il premio speciale Rossini è stato conferito al mezzosoprano Valeria Girardello, cantante veneta che vanta già una carriera in ambito barocco. A Bologna ha eseguito con grande musicalità la stupenda cavatina di Tancredi “Di tanti palpiti”, controllata e sobria nell’accento. Era presente in sala, e ha ricevuto unanime apprezzamento da parte del pubblico, il compositore Nicolas Chevereau, autore dell’inedito “Chez nous”, da Six Love Songs su testo di Alexandre Najjar. Si tratta di un brano dal pregevole involo melodico, restituito con grande proprietà da Héloïse Koempgen, premio speciale per la romanza di nuova composizione.
A fare gli onori di casa, il soprano Fiorenza Cedolins che ha saputo trovare la giusta misura per una serata davvero ben calibrata e gradevole, nel corso della quale è stato pure conferito il primo Premio alla carriera SOI, assegnato al grande tenore Gregory Kunde. Emozionato, il cantante americano si è rivolto ai giovani vincitori del concorso dall’alto dei suoi 44 anni di carriera, trovando parole affettuose: “Siate aperti alle critiche – ha detto – ricordate che è un privilegio fare questo mestiere e soprattutto divertitevi sempre!”. Ciliegine sulla torta, “E lucevan le stelle”, anticipo dell’ormai prossimo debutto di Kunde in Tosca, e una emozionante esecuzione, insieme a Fiorenza Cedolins, del grande duetto da Les Troyens di Berlioz. Vivo successo.
Teatro Comunale di Bologna
GRANDI VOCI DEL FUTURO
Gala dei vincitori della terza edizione del
1° Concorso di canto lirico virtuale SOI –
Scuola dell’opera italiana Fiorenza Cedolins
Soprani
Juliana Grigoryan
Héloïse Koempgen
Yutong Shen
Hélène Walter
Mezzosoprani
Valeria Girardello
Ani Kushyan
Basso
Andrea Vittorio De Campo
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Direttore Giuliano Carella
Bologna, 17 settembre 2022