Il 2021 del Teatro Municipale di Piacenza si apre con un omaggio a Dante Alighieri, del quale – tutto il mondo lo sa – ricorre quest’anno il 700° anniversario dalla morte. In scena, in diretta streaming, Gianni Schicchi di Giacomo Puccini, preceduto dai versi della Divina Commedia dedicati a Schicchi che Dante pone tra i “falsatori di persona” nel XXX Canto dell’Inferno. La lettura dantesca, dal titolo “Omaggio al Sommo Poeta – Gianni Schicchi nell’Inferno di Dante” è affidata alla voce dall’attore piacentino Mino Manni, con le immagini del prezioso codice Landiano 190 della Biblioteca Comunale «Passerini-Landi» di Piacenza, che tramanda la Commedia dantesca con quattro sonetti di Guittone, una canzone di Dante, i capitoli di Bosone da Gubbio e di Iacopo di Dante. Si tratta del più antico codice di data certa della Commedia, realizzato nel 1336 da Antonio da Fermo, su richiesta del pavese Beccario Beccaria (1285-1356) mentre questi era podestà di Genova.
Ma se quella narrata da Dante è una storia vera, ambientata nella Firenze del 1299, il regista Renato Bonajuto ne coglie il respiro universale spostando la vicenda agli anni del secondo dopoguerra, quelli dell’incipiente boom economico, con protagonista una borghesia “piccola piccola”. Sono i parenti di Buoso Donati, che vestono i bellissimi costumi di Artemio Cabassi e abitano in una elegante casa disegnata dallo scenografo Danilo Coppola, tutta in legno di noce, con una raffinata boiserie e un’ampia finestra su Firenze, evocata da alcune suggestive proiezioni. Le luci appropriate di Michele Cremona seguono i vari personaggi che si muovono con ironia e garbo: lo stuolo di parenti ha connotazioni meno livide e rabbiose del consueto, così come il protagonista, che trova in Roberto de Candia un sovrappiù di umanità e di bonaria simpatia. In fondo, sembra dirci il regista, quella inscenata da Schicchi non è altro che una beffa scherzosa, che forse non meritava l’inferno dantesco… quando infatti l’opera si chiude e rossi vapori sulfurei invadono la scena dalla porta di ingresso, questa viene chiusa con decisione da Schicchi.
Ottimo il fronte musicale, che trova in Roberto de Candia e nel soprano Giuliana Gianfaldoni le sue punte. Già abbiamo detto dell’impostazione attoriale del baritono, nel quale è evidente la lezione dell’illustre maestro Bruscantini: la voce è bella, ampia e rotonda, ben proiettata in acuto. L’interprete, poi, è ragguardevole per il senso della parola, la comunicativa immediata, la naturalezza dell’espressione mai caricata. Giuliana Gianfaldoni è una Lauretta notevolissima: la voce è morbida e luminosa, l’interprete sensibilissima (emozionante il suo “O mio babbino caro”), la presenza scenica sprigiona uno charme di rara fragranza. Matteo Desole restituisce con grande proprietà la giovinezza e l’entusiasmo di Rinuccio e il suo stornello brilla per limpida ingenuità.
Il folto stuolo delle parti di fianco, quanto mai importante in un’opera corale come questa, è di livello: la Zita di Valeria Tornatore, di bel colore vocale, l’autorevole Simone di Mattia Denti e poi Andrea Galli (Gherardo), Renata Campanella (Nella), Graziano Dallavalle (Betto di Signa), Juliusz Loranzi (Marco), Stefania Ferrari (La Ciesca), Valentino Salvini (simpatico Spinelloccio), Simone Tansini (Amantio), Francesco Cascione (Pinellino), Lorenzo Sivelli (Guccio), e la piccola Elettra Secondi.
Massimiliano Stefanelli guida con autorevolezza l’Orchestra Filarmonica Italiana, in una apprezzabile versione ridotta a cura di Ettore Panizza: il suo incedere è scattante, teatrale, ma non rinuncia per questo a sottolineare la tersa bellezza della scrittura pucciniana, con le sue asprezze ma anche con i suoi colori. E con una spontaneità espressiva che ben si accorda col canto.
La diretta è stata seguita da oltre 4 mila persone e la registrazione – molto ben fatta dal punto di vista tecnico – è disponibile online su OperaStreaming.
Teatro Municipale di Piacenza – Stagione 2021
CELEBRAZIONI DANTESCHE – 700 ANNI DALLA MORTE (1321-2021)
OMAGGIO AL SOMMO POETA
Gianni Schicchi nell’Inferno di Dante
Voce recitante Mino Manni
GIANNI SCHICCHI
Opera in un atto di Giovacchino Forzano
Musica di Giacomo Puccini
Edizione Casa Ricordi, Milano
Versione per orchestra ridotta a cura di Ettore Panizza
Gianni Schicchi Roberto de Candia
Lauretta Giuliana Gianfaldoni
Zita Valeria Tornatore
Rinuccio Matteo Desole
Gherardo Andrea Galli
Nella Renata Campanella
Betto di Signa Graziano Dallavalle
Simone Mattia Denti
Marco Juliusz Loranzi
La Ciesca Stefania Ferrari
Maestro Spinelloccio Valentino Salvini
Ser Amantio di Nicolao Simone Tansini
Pinellino Calzolaio Francesco Cascione
Guccio Tintore Lorenzo Sivelli
Gherardino Elettra Secondi
Buoso Donati Michele Zaccaria
Orchestra Filarmonica Italiana
Direttore Massimiliano Stefanelli
Regia Renato Bonajuto
Idea scenica Danilo Coppola
Costumi Artemisio Cabassi
Luci Michele Cremona
Assistente alla regia Teresa Gargano
Allestimento Teatro Municipale di Piacenza
Piacenza, 22 gennaio 2021