Ferrara, Teatro Comunale – Gran Gala Giuseppe Verdi con Leo Nucci e Michele Pertusi
Il Teatro Comunale di Ferrara organizza una nutrita serie di eventi per l’estate estense che viene animata da concerti, rappresentazioni teatrali, opere e danza. Nel bel mezzo del mese di luglio è la volta di una serata consacrata alla celebrazione di Giuseppe Verdi cui viene dedicato un Gran Gala. La particolarità dell’evento sta nella giornata in cui è programmato: il Gala infatti inizia alle 19,30, orario invero insolito, poiché alle 21 ha luogo la finale dei Campionati europei di calcio che la fondazione decide di proiettare su megaschermo per i propri spettatori. Circostanza del tutto singolare ma particolarmente apprezzata da chi si è trattenuto per varie ore tra la comodità delle poltrone, il fresco della sala teatrale, la visione ottimale della proiezione e la magia del luogo interdetto così a lungo.
C’è anche un’altra particolarità che caratterizza una serata intensa e ricca come quella ferrarese, la partecipazione straordinaria di Leone Magiera, senza dubbio uno dei musicisti italiani più eclettici. Il direttore, maestro preparatore, insegnante, accompagnatore, consulente musicale è ospite d’eccezione, gradito al pubblico e alla Fondazione estense che lo annuncia trionfalmente confermando l’idea di averlo stabilmente tra le fila dell’organizzazione in veste di direttore onorario. A lui viene ceduta la bacchetta a metà serata per tornare a dirigere, dopo quindici anni di silenzio, una commovente e al contempo rigorosa interpretazione di “Va’ pensiero” da Nabucco, cui prendono parte l’Orchestra Città di Ferrara, il Coro Polifonico di Santo Spirito diretto da Francesco Pinamonti e l’Accademia Corale “V. Veneziani” diretta da Teresa Auletta.
Il vero e proprio Gala vede sul podio Giampaolo Maria Bisanti, direttore che ha un rapporto privilegiato con il repertorio operistico, ottocentesco in particolare, e un legame duraturo con l’opera verdiana. L’orchestra asseconda il suo dettato, ispirato alla trasparenza sonora e alla precisione, qualità che si apprezzano nella lettura di pagine quali la Sinfonia da Oberto conte di San Bonifacio, il preludio all’atto terzo di Traviata e, in abbinata ai due cori già segnalati, le zingarelle e i mattadori dalla medesima opera. La costante cura dei solisti, attentamente assecondati nel fraseggio e nella migliore realizzazione delle esigenze autoriali, trova riscontro nel lavoro svolto con le quattro voci presenti.
La scelta operata dall’organizzazione prevede l’accostamento di due fuoriclasse a due giovani interpreti: da un lato Leo Nucci e Michele Pertusi, dall’altro Dave Monaco e Yulia Merkudinova. Il mattatore della serata è ovviamente Leo Nucci, attesissimo dal pubblico che lo saluta con calorosi applausi e attende con grande fervore di sentirlo cantare. Nonostante alcune fibrosità e un registro centro-grave non sempre a fuoco, il cantante entusiasma per la perfetta aderenza ai personaggi verdiani. Il consumato interprete si cimenta in un paio di estratti da Rigoletto, l’opera cui più è legato. In “Cortigiani vil razza dannata” emerge tutto l’impeto del padre afflitto e sconfortato che Nucci sottolinea attraverso fraseggio e resa attoriale pienamente convincenti. Immancabile la proposta di un passaggio dell’opera caro al pubblico, “Tutte le feste al tempio… Sì, vendetta” in cui la veemenza del baritono travolge e conquista l’uditorio.
Assieme a lui si esibisce Yulia Merkudinova che, pur con qualche asperità, specie in acuto, è esecutrice affidabile, con valide intenzioni interpretative evidenziate nel finale primo di Traviata, nel menzionato finale secondo di Rigoletto e nel duetto “Parigi, o cara”, sempre da Traviata. In quest’ultimo caso, il soprano condivide il palcoscenico con Dave Monaco, giovane tenore capace di cogliere la levità della scrittura verdiana, come in “Parmi veder le lagrime” da Rigoletto, e i seducenti e provocanti ammiccamenti di “La donna è mobile”. La sua prova colpisce per il genuino ardore e per la musicalità che sopperiscono a qualche piccola incertezza.
Michele Pertusi impreziosisce la serata offrendo un’apprezzata lettura di “Infelice!… e tuo credevi” da Ernani e “Il lacerato spirito” da Simon Boccanegra. Il basso parmense può contare su uno strumento dall’emissione vellutata e omogenea che non teme gli scogli della scrittura, affrontata ora con quella maturità di mezzi indispensabile alla valorizzazione dei personaggi cardine della letteratura verdiana. Al termine del concerto, nonostante l’avvicinarsi dell’orario d’inizio della partita, l’entusiasmo del pubblico induce gli artisti a offrire un paio di bis: di nuovo “Sì, vendetta” da Rigoletto e il brindisi da Traviata con Nucci e Pertusi che raggiungono i cori e vi si mescolano. [Rating:4/5]
Teatro Comunale di Ferrara – Stagione estiva 2021
GRAN GALA GIUSEPPE VERDI
Brani di Giuseppe Verdi
Baritono Leo Nucci
Basso Michele Pertusi
Soprano Yulia Merkudinova
Tenore Dave Monaco
Orchestra Città di Ferrara
Direttore Giampaolo Maria Bisanti
Coro Polifonico di Santo Spirito
Direttore Francesco Pinamonti
Accademia Corale “V. Veneziani”
Direttore Teresa Auletta
Con la partecipazione straordinaria di Leone Magiera
Teatro Comunale di Ferrara, 11 luglio 2021