In teatro “tutto è finto, niente è falso”. E questa finzione è l’unico vero elisir contro le asprezze della vita. È il messaggio di C’erano una volta due bergamaschi…, l’originale spettacolo con cui si è aperto il Festival Donizetti, scritto da Alberto Mattioli e affidato al coordinamento registico di Francesco Micheli e Alex Esposito. Essendo quest’ultimo uno dei due bergamaschi del titolo, mentre l’altro è, ca va sans dire, il grande compositore che la città orobica celebra con la consueta originalità e freschezza (oltre che con un cartellone artisticamente di livello). Dunque, la narrazione di Mattioli, affidata alla lettura di Micheli, cerca inediti parallelismi tra la storia personale e artistica di Gaetano ed Alex, entrambi nati sotto la costellazione di Euterpe, entrambi destinati a sicuro successo dopo una inevitabile gavetta ed entrambi profondamente legati alla loro città d’origine. Quella Bergamo “severa e sobria, di lavoro e di fede, di imprese e di chiese” che torna sovente nel racconto, anche quando è il momento di un doveroso ricordo delle vittime del Covid che, come noto, qui ha colpito più duramente che altrove.
Lo spettacolo si articola in realtà in due momenti: un primo focalizzato sui due bergamaschi del titolo e un secondo che invece dà spazio a sei giovani cantanti che hanno preso parte nelle scorse settimane al progetto denominato Bottega Donizetti, che ha visto proprio Micheli ed Esposito condurre un lavoro sull’interpretazione del repertorio operistico (oltre all’intervento di altri prestigiosi docenti). Così, la prima parte procede con leggerezza e garbo, sfiorando momenti di delicata poesia (penso al duetto tra Papageno e Papagena): il palcoscenico è spoglio, scuro, con pochi elementi (a cura di Giulia Breno), illuminato con suggestione da alcune proiezioni luminose e da spezzoni video di Andrea Forlano e Luca Topsidakis. La regia è sorprendentemente sobria, di fatto incentrata sul carisma scenico e vocale di Esposito, vero cantante attore qui alle prese con una concentrazione di mezzi espressivi che fanno risaltare ancor più le sue doti non comuni di “animale da palcoscenico”. Superfluo dire che la sua prestazione è maiuscola per morbidezza di canto e ricerca nel fraseggio, sia quando interpreta la musica del Genius Loci, sia quando deliba con finezza il repertorio francese o cesella con ironia la scrittura mozartiana o quella rossiniana.
Nella seconda parte, si assiste invece a un vero e proprio saggio di “scenica scienza”, per dirla con Tosca, centrato su Anna Bolena. I sei giovani coinvolti hanno così modo di mettere in luce le loro qualità e, soprattutto, di svelare il lavoro che si cela dietro una messa in scena, nel segno della consapevolezza che l’opera lirica non è semplicemente allineare qualche cantante su un palco per ascoltare un po’ di musica. L’opera lirica – come scrive Mattioli – è teatro: “un’arte che riunisce tutte le arti: la musica, la letteratura, la recitazione, la coreografia, il canto, la pittura, l’architettura. Si chiama melodramma e con lui gli italiani hanno conquistato il mondo”. Proprio come hanno fatto Donizetti ed Esposito e come sognano – e meritano – di fare i sei ragazzi in scena: i soprani Rosalia Cid e Laura Ulloa, i mezzosoprani Ester Ferraro e Angela Schisano, il tenore Omar Mancini e il baritono Lodovico Filippo Ravizza. Ognuno con le proprie qualità, con la propria fisicità e la propria voce, ma tutti accomunati da un evidente desiderio di dare il meglio di sé.
Eccellente la resa musicale, affidata ad Alberto Zanardi, giovane direttore di grande preparazione e gesto preciso, che ha anche curato i begli adattamenti dei brani per il Donizetti Opera Ensemble.
Donizetti Opera 2021
C’ERANO UNA VOLTA DUE BERGAMASCHI…
Operashow della Bottega Donizetti
a cura di Alex Esposito e Francesco Micheli
drammaturgia di Alberto Mattioli
musiche di Gaetano Donizetti, Jacques Offenbach, Gioachino Rossini,
Wolfgang Amadeus Mozart, Arrigo Boito, Hector Berlioz
Adattamenti musicali e direttore Alberto Zanardi
Regista collaboratore Stefano Simone Pintor
Elementi di scena Giulia Breno
Video Andrea Forlano
Video Grafica Luca Topsidakis
Pianoforte Michele D’Elia
Donizetti Opera Ensemble
Massimo Spadano, Francesco Salsi violini
Christian Serazzi viola
Andrea Cavuoto violoncello
Basso Alex Esposito
Artisti della Bottega Donizetti:
Soprano Rosalia Cid
Soprano Laura Ulloa
Mezzosoprano Ester Ferraro
Mezzosoprano Angela Schisano
Tenore Omar Mancini
Baritono Lodovico Filippo Ravizza
Bergamo, Teatro Sociale, 18 novembre 2021