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Vicenza Opera Festival 2020 – Concerto della BFO diretta da Iván Fischer

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La terza edizione del Vicenza Opera Festival cade in un periodo poco felice per lo spettacolo dal vivo. Non mi dilungo sugli effetti delle decisioni attuali; lascio invece ai lettori immaginare lo stato d’animo con cui il pubblico si è recato al Teatro Olimpico di Vicenza il 25 ottobre per assistere all’ultimo concerto prima delle nuove chiusure. In un clima sospeso, frammisto di angosce per l’avvenire ed emozioni per la possibilità di godere della musica, si svolge una serata davvero speciale per la presenza, per il terzo anno consecutivo, della Budapest Festival Orchestra guidata dal fondatore Iván Fischer e per l’emozionata dedica a Paolo Marzotto, uno degli storici sostenitori della Società del Quartetto di Vicenza, scomparso qualche mese fa.

L’intera esecuzione ha luogo nel totale rispetto della normativa con pubblico, direttore e orchestra (ad eccezione ovviamente degli strumenti a fiato) provvisti di mascherina. Il concerto si apre con Franz Joseph Haydn e la sua Sinfonia n. 104 in Re maggiore Hob. I:104 dotata di ben due titoli “London” e “Solomon”, omaggio del compositore alla capitale britannica nella quale viene scritturato dall’impresario Johann Peter Solomon per la stesura di dodici sinfonie. L’ultima corona il periodo inglese di Haydn che si trova a collaborare con una compagine molto più ampia di quella disponibile presso la corte degli Esterhàza: ciò gli consente di sperimentare nuovi impasti timbrici e un’inedita varietà d’effetti. I tratti popolari e folclorici animano l’intera partitura, pervasa di tratti distintivi volti a colpire per ricercatezza il pubblico anglosassone. Tra Fischer e l’orchestra c’è un’intesa cimentata in quasi quarant’anni di attività. Questo connubio si riscontra nella duttilità con cui sono affrontati lavori e stili diversi: l’Haydn londinese beneficia di una lettura agile e precisa al pari della resa degli estratti da Ariadne auf Naxos.

L’ennesima narrazione della vicenda di Arianna abbandonata da Teseo trova nella versione di Richard Strauss e del librettista Hugo von Hofmannsthal l’esaltazione della combinazione patetico/buffo. Le caratteristiche precipue della partitura sono ben udibili nell’aria di Ariadne “Es gibt ein Reich”, che valorizza le peculiarità di Camilla Nylund, soprano dall’ampio repertorio e dalle salde doti tecniche, e nell’ampia scena finale dell’opera in cui avviene l’incontro tra Ariadne e Bacchus. Le tre voci muliebri della ninfa Echo, il soprano Mirella Hagen, della Najade, il soprano Samantha Gaul, e della Dryade, il mezzosoprano Olivia Vermeulen, si amalgamano alla perfezione e offrono un’ottima prova canora, al pari del Bacchus del tenore Albert Joseph Glueckert, a tratti un po’ teso negli estremi acuti. Camilla Nylund, Ariadne, è ancora una volta solerte e attenta al dettato straussiano.

La versatilità del compositore, capace di accostare e plasmare strutture musicali legate al teatro barocco e classico, trova riscontro nella resa offerta dalla compagine ungherese, capace di levità inusitate e un perfetto domino delle sonorità anche nel complesso e delicato spazio offerto dal Teatro Olimpico di Vicenza. Il merito va ascritto pure al concertatore: Fischer fonde voci e strumenti in un perfetto connubio, indispensabile per cogliere i tratti caratteristici del linguaggio straussiano.
Il pubblico presente, dimezzato per le note ragioni, tributa sonori applausi agli ospiti, chiamati alla ribalta più volte. Purtroppo, per gli effetti del decreto in vigore da lunedì, il secondo concerto del Vicenza Opera Festival, programmato per il 26 ottobre, si è svolto a porte chiuse, con diretta streaming: la voce della cultura e della necessità di musica dal vivo è arrivata forte e chiara dalla rete, mezzo imprescindibile in questo periodo per tenere vivo un settore in seria difficoltà.

Vicenza Opera Festival 2020
CONCERTO IN MEMORIA DI PAOLO MARZOTTO

Franz Joseph Haydn
Sinfonia n. 104 in Re maggiore Hob. I:104 “London”

Richard Strauss
Da Araidne auf Naxos
aria “Es gibt ein Reich”
e ultima scena dall’opera

Ariadne Camilla Nylund
Bacchus Albert Joseph Glueckert
Najade Samantha Gaul
Echo Mirella Hagen
Dryade  Olivia Vermeulen

Budapest Festival Orchestra
Direttore e solista Iván Fischer
Vicenza, Teatro Olimpico, 25 ottobre 2020

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