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Vicenza in Lirica 2020 – Gala lirico benefico

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Un coro di importanti voci per solidarietà. Vicenza in Lirica ha dedicato una serata di gala all’associazione AssiGulliver – sindrome di Sotos, nella magnifica cornice del Teatro Olimpico, dove il direttore artistico Andrea Castello ha riunito alcuni grandi nomi del melodramma italiano e internazionale. È stato un concerto ricco di emozioni non solo musicali, anche in considerazione del fatto che per diversi cantanti intervenuti si trattava della prima esibizione dal vivo dopo il lockdown. Proprio sulla necessità di tornare a fare musica “dal vivo” ha insistito Castello, introducendo la serata e ringraziando poi quanti l’hanno resa possibile: l’intero ricavato dalla vendita dei biglietti è stato infatti destinato ad AssiGulliver, impegnata a sostenere un progetto di ricerca genetica che possa curare la sindrome da iperaccrescimento che colpisce ogni anno un bambino ogni 15 mila nuovi nati.

Ciascun cantante ha dato il meglio di sé, nel clima di festa che caratterizzava la kermesse. Barbara Frittoli, peraltro impegnata a Vicenza in una masterclass con dieci giovani cantanti, ha offerto un saggio della sua eleganza di fraseggio sia nell’intimo struggimento della pucciniana Mimì che nell’ipnotica Barcarola di Offenbach, cantata con Ekaterina Gubanova. Voce davvero importante, quest’ultima, nonché interprete incisiva e trascinante in Verdi (Azucena ed Eboli). Il fronte femminile si completava con il mezzosoprano Diletta Scandiuzzi, che ha ricamato con vivace trasporto i rossiniani “tanti palpiti”, così come i fremiti d’amore di Rosina e il finto pudore di Zerlina nel mozartiano “Là ci darem la mano”.

Simpaticissimi mattatori sul palco, Bruno de Simone e Natale De Carolis si sono prodotti in arie e duetti divertendosi e facendo divertire il pubblico. Lucio Gallo si è dimostrato capace di passare con disinvoltura dall’umanissima imprecazione di Carlo Gérard nello Chénier all’accattivante boria di Falstaff, non senza un’incursione in Donizetti. Bello il piglio di Alberto Mastromarino sia nel piano melodizzare di Tosti che nella protervia di Jago. Fabio Armiliato, unico tenore tra tante voci gravi, ha eseguito con grande partecipazione sia il monologo di Otello “Dio, mi potevi scagliar che l’addio alla vita di Cavaradossi; commosso l’applauso tributato dal pubblico al ricordo di Daniela Dessì, evocata da Armiliato. Eccellente l’accompagnamento pianistico affidato a Mzia Bakhtouridze.

Vicenza in Lirica 2020
GALA LIRICO BENEFICO
a favore di AssiGulliver – Associazione Sindrome di Sotos Italia

Barbara Frittoli, Ekaterina Gubanova, Diletta Scandiuzzi,
Natale De Carolis, Alberto Mastromarino, Lucio Gallo,
Fabio Armiliato, Bruno de Simone

Pianoforte Mzia Bakhtouridze

Vicenza, Teatro Olimpico, 6 settembre 2020

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