Arriva in cd per l’etichetta HDB Sonus la nuova produzione del Rinaldo di George Friedrich Händel andata in scena con successo nella stagione 2018/19 del circuito Opera Lombardia, con la regia di Jacopo Spirei. Sul podio (e al clavicembalo) della “sua” Accademia Bizantina, Ottavio Dantone adotta l’edizione critica curata da Bernardo Ticci, con la sua revisione drammaturgica. Che, nelle intenzioni del direttore, significa compiere un’operazione perfettamente coerente con lo spirito “barocco” e dunque filologica: ossia – come lui stesso spiega in un’intervista inclusa nel cd – “adattare la partitura alle vocalità del cast a mia disposizione, basandomi comunque sulle due versioni esistenti” (quelle del 1711 e del 1731, diverse perché adattate dal compositore stesso ai diversi cast). Quelle di Dantone sono riflessioni interessanti, che arricchiscono il dibattito relativo alla filologia in ambito barocco. “Per me eseguire filologicamente un’opera – afferma – significa assimilarne il più possibile il linguaggio, comprenderne l’estetica, le regole e i codici che ne determinano le emozioni. Cercare di riprodurre fedelmente un’esecuzione esattamente come avvenne all’epoca è una scommessa persa in partenza, è impossibile (basti pensare alle voci dei castrati che non esistono più)”. “Il manoscritto di un’opera – dice ancora Dantone – si presenta come una forma viva d’arte, soggetta a uno studio e a un approccio sempre nuovo il cui obiettivo è interpretare e comprendere al meglio il compositore e fornire agli esecutori e al pubblico di oggi il miglior testo possibile per riprodurre il Teatro dei secoli passati”. Fedele a questa concezione, il maestro ha scritto le variazioni e gli abbellimenti delle arie adattandoli alle caratteristiche di ciascun interprete, e ha operato una serie di tagli che rendono l’incedere drammatico più spedito.
Nelle vesti di direttore, Dantone riesce a rendere ragione della straordinaria ricchezza della partitura sia sul versante del suo innegabile senso drammatico che su quello del colore da conferire alle arie – sovente bellissime – e tutte dotate di vivo spessore teatrale. Il maestro sembra ben consapevole che la poetica del “meraviglioso”, cifra distintiva del teatro barocco in generale, trova proprio nell’universo sonoro di questo capolavoro una declinazione del tutto singolare. Il profilo ritmico è sempre scandito, nitido, così come quello melodico è valorizzato da una squisita musicalità e da un suono opulento. Culla ideale per il canto, affidato a un cast nel complesso pregevole. Deplphine Galou, quale sensibile protagonista, non vanta una voce seducente per bellezza timbrica ma riesce convincente sul fronte interpretativo, in particolare nelle pagine di più ispirato afflato lirico (penso alla languorosa dolcezza di “Cara sposa”). Eccellente per tenuta di canto, precisione della coloratura e morbidezza di emissione il controtenore Raffaele Pe, Goffredo incisivo anche scenicamente (abbiamo visto lo spettacolo a suo tempo). Armida, il personaggio forse più riuscito e affascinante, è qui affidato alla giovane Anna Maria Sarra, che sfoggia una voce di indubbio pregio timbrico, nonché un piglio adatto alla fiera seduttività della maga. Bella anche la voce di Francesca Aspromonte, Almirena di mirabile linea vocale e di giusto accento, con un ottimo legato. Luigi De Donato (Argante), Federico Benetti (Mago cristiano) e Anna Bessi (Donna) completano con onore il cast.
RINALDO
Dramma per musica in tre atti di Aaron Hill e Giacomo Rossi
Musica di Georg Friedrich Händel
Rinaldo Delphine Galou
Almirena Francesca Aspromonte
Armida Anna Maria Sarra
Goffredo Raffaele Pe
Argante Luigi De Donato
Mago Cristiano Federico Benetti
Donna Anna Bessi
Clavicembalo e direzione Ottavio Dantone
Accademia Bizantina
Etichetta: HDB Sonus
Formato: Cd
Registrazione effettuata dal vivo al Teatro Sociale di Como i giorni 11 e 13 gennaio 2019