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Parma, Festival Verdi 2020 – Messa da Requiem

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Affidare alla musica ciò che le parole non dicono. Con questo sentimento un pubblico attento e partecipe ha assistito a una magistrale esecuzione della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi in memoria delle vittime parmigiane del Covid, nella cornice del Parco Ducale di Parma. Una lettura di grande profondità quella offerta dalla Filarmonica Toscanini e dal coro del Teatro Regio, diretti da Roberto Abbado, con quattro ottimi solisti.

Se studiosi e critici da anni si confrontano sull’ispirazione teatrale e addirittura operistica della superba partitura verdiana, Abbado sceglie di mediare tra un passo teso e vibrante e un afflato religioso che rende ragione di un’apertura al divino che l’autore sempre negò, ma che la sua musica invece esprime. Così, il deflagrare del Dies Irae – nella precisione e pulizia di fiati e ottoni, nelle sciabolate degli archi – è davvero la restituzione plastica del terrore dell’uomo di fronte al giudizio di Dio, mentre la preghiera sussurrata del Lacrimosa diviene una cullante elegia funebre ove il dolore si stempera nella luce della speranza.

Eleonora Buratto, al suo debutto al Festival Verdi, scrive una pagina memorabile. Anzitutto per la bellezza del timbro, immacolato e omogeneo in tutta la gamma grazie a un’emissione governata da un gusto aristocratico. Il suo canto, poi, è luminoso, ricco di vibrazioni e di comunicativa pur nella saldezza di arcate vocali ovunque facili e timbrate; se dunque tale approccio risulta ideale nelle pagine pervase di preghiera e di elegia (penso al magnifico Lacrimosa), appare tuttavia non scevro di un’ombra di sensualità, soprattutto nei centri e nelle note gravi. Accendendo così di un baluginare di ulteriore umanità pagine musicali così intrise di vita e di speranza. Singolare l’accostamento alla ricchezza di un timbro generoso, caldo, quasi tizianesco nella sua morbidezza, come quello di Anita Rachvelishvili, anche lei interprete attentissima e sensibile, sorretta da una grande carica espressiva.

Canta molto bene Roberto Tagliavini, chiamato a sostituire l’annunciato Michele Pertusi: la sua voce vanta un colore piuttosto chiaro ma pure una pastosità e una vellutata morbidezza che si traducono in un fraseggio sempre puntuale e vario. Meno chiaroscurata l’interpretazione di Giorgio Berrugi, che ha dalla sua la schietta brunitura di un timbro autenticamente tenorile, nonché una spontanea comunicativa. Eccellente la prestazione del coro, guidato con la consueta sapienza da Martino Faggiani: preciso, intonato, vario nei colori e nelle dinamiche, degno di un affresco michelangiolesco. Vivissimo il successo di pubblico.

Festival Verdi 2020
MESSA DA REQUIEM
Per coro, voci soliste e orchestra
Musica di Giuseppe Verdi

Soprano Eleonora Buratto
Mezzosoprano Anita Rachvelishvili
Tenore Giorgio Berrugi
Basso Roberto Tagliavini

Filarmonica Arturo Toscanini
Coro del Teatro Regio di Parma
Direttore Roberto Abbado
Maestro del coro Martino Faggiani
Parma, Parco Ducale, 18 settembre 2020

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