La collana Philharmonia Records, edita dall’etichetta discografica tedesca Accentus Music, si arricchisce ora di un nuovo, interessante pezzo. La serie raccoglie registrazioni live e in studio della Philharmonia Zürich, l’orchestra dell’Opernhaus Zürich formatasi nel 1985; nel corso degli ultimissimi anni si sono susseguiti, via via, in disco sinfonie e brani di Bruckner, Berlioz, Rachmaninov, Rimsky-Korsakov, Wagner, Verdi e Martin; in DVD titoli quali, per esempio, Rigoletto, Wozzeck, I Capuleti e i Montecchi, Das Land des Lächelns. La raccolta si distingue per un packaging sobrio, pulito ma, al contempo, di gradevole aspetto per l’utilizzo di abbinamenti di colori pop di forte impatto estetico, quali azzurro e giallo per la Scheherazade di Rimsky-Korsakov o fucsia e arancione per i Preludi e gli Interludi di Wagner.
Nel nostro caso, una essenziale confezione marrone scuro con scritte bianche e rosa chiaro racchiude il CD con la Sinfonia n. 9 in do maggiore La Grande D. 944 di Franz Schubert. Composta tra 1825 e 1828, l’opera non venne mai eseguita con Schubert vivente; riscoperta da Robert Schumann tra le carte del compositore viennese, la sua prima si ebbe al Gewandhaus di Lipsia soltanto undici anni dopo la morte dell’autore, nel 1839, diretta da Felix Mendelssohn Bartholdy. La Grande è, oggi, considerata uno dei lavori orchestrali più importanti dei primi decenni del XIX secolo, alla stregua delle sinfonie beethoveniane.
La registrazione qui proposta è un live di un concerto tenutosi a Zurigo nel febbraio 2019; sul podio della compagine svizzera troviamo Fabio Luisi, Generalmusikdirektor dell’Opernhaus Zürich dal 2012, carica che ricoprirà fino al termine della stagione 2020/2021 quando gli subentrerà un’altra illustre bacchetta italiana, Gianandrea Noseda. Con un’elegante ricercatezza, cesellando minuziosamente con garbo ogni sfumatura ma senza perdere d’occhio l’insieme, quello del maestro genovese è uno Schubert levigato, preciso, dalle sonorità polite e trasparenti, mai ingombranti nemmeno nei momenti di maggiore concitazione.
Il primo movimento, Andante – Allegro non troppo è contraddistinto da un respiro vasto e solenne, da una maestosità incisiva e controllata che non si risolve mai in tronfia e rutilante imponenza proprio per la scelta di suoni alleggeriti e dinamiche brillanti. La grandiosità dell’Andante sfocia, con estrema naturalezza, nel vivido vitalismo dell’Allegro non troppo. Segue il secondo movimento, Andante con moto, giocato sull’alternanza di sprazzi di vasto lirismo e frangenti maggiormente energici e penetranti; per l’occasione, Luisi dosa con gusto e sapienza l’agogica dei tempi e la pastosità timbrica, conferendo al movimento un’aurea, nitida compattezza.
Lo Scherzo. Allegro vivace emerge per battute serrate, ma pur sempre misurate nella velocità e mai eccessivamente rapinose, e per un colore vividamente popolaresco per nulla volgare o rozzo. Stilisticamente, si riconoscono influssi del valzer e del Ländler, la danza popolare tipica dell’Austria e della Germania meridionale. Conclude la sinfonia il quarto e ultimo movimento, Allegro vivace, nella forma della sonata, vero e proprio fulcro della composizione. Percorso da fremiti vibranti e da un vivace trasporto, che lo fanno in parte accostare al celeberrimo Inno alla gioia dalla Nona di Beethoven, il movimento è improntato ad arcate ampie e a dinamiche incalzanti. Nella direzione di Fabio Luisi, coesa, lucida e icastica, analitica nello sviscerare la partitura, si colgono notevoli raffinatezze come, a esempio, la delicata smorzatura di suono in chiusura, a suggello di una lettura armoniosa e forbita.
Il CD è corredato di un libretto in tedesco, inglese e francese.
FRANZ SCHUBERT
SYMPHONY IN C MAJOR (THE GREAT)
Philharmonia Zürich
Direttore Fabio Luisi
Accentus Music
Formato: CD