Bergamo ama Gaetano e Gaetano ama Bergamo. Il Festival Donizetti Opera rende omaggio al compositore nel giorno del suo compleanno con un concerto speciale intitolato “GaetAMO Bergamo”, dedicato agli abbonati alla web tv nata per veicolare i titoli a un pubblico più ampio possibile. Intento perfettamente riuscito se si pensa che sono oltre duemila gli abbonamenti venduti, a 57 euro l’uno. Il pacchetto comprendeva non solo la visione delle opere in cartellone e i libretti di sala, ma anche una serie di contenuti speciali e di gagdet. Il conto è presto fatto: il ricavato dagli abbonamenti è di oltre 100.000 euro. Quando al vertice delle istituzioni culturali ci sono persone di qualità, i fatti parlano da soli. Così, come sorpresa non annunciata, gli abbonati hanno potuto godere di una serata che ha visto esibirsi quasi tutti gli artisti coinvolti nella kermesse, ciascuno in omaggio al festeggiato con un suo brano.
A tessere la trama dell’itinerario musicale, il direttore artistico Francesco Micheli e Cristina Parodi, con interventi tanto brevi quanto efficaci, che toccano diversi aspetti della vita e dell’arte del Nostro: l’epidemia (che all’epoca era il temutissimo colera), le donne, il riso (quello che abbonda sulla bocca degli stolti, non quello che finisce nel piatto…) e l’Italia. I cantanti, egregiamente accompagnati al pianoforte da Ugo Mahieux e Daniela Pellegrino, riutilizzano elementi scenici dei due allestimenti di Marino Faliero e Le nozze in villa, muovendosi sul “grande prato verde” allestito nella platea del teatro per il secondo titolo. L’apertura, sorprendentemente è affidata alle corde del violino, qui imbracciato dall’ottimo Stefano Montanari, per una gradevolissima sonata donizettiana. Tocca poi alle voci e ciascuno porta il suo pregevole contributo. Il tragico e il comico, la leggerezza e la nostalgia, il dolore e la speranza si alternano nelle note di un artista che ha scritto tanto e che ha saputo restituire la multiforme verità della vita, mai bianca o nera, ma attraversata da mille sfumature.
Così, se Celso Albelo mette la propria naturale eleganza a servizio di un Edgardo aulico e nobile, Dave Monaco è invece un Nemorino accorato e compunto. Più schiettamente lirico quello di Giorgio Misseri nel duetto con il Belcore baldanzoso di Christian Federici. Bogdan Baciu ha un timbro pastoso per Malatesta, ruolo che poi tocca a Fabio Capitanucci nel divertentissimo duetto con l’autorevole Don Pasquale di Michele Pertusi. Ugualmente autorevole e dolente si è mostrato Roberto Frontali in “Forse in quel cor sensibile” da Roberto Devereux, ben diverso – com’è giusto che sia – dalla verve del Dulcamara di Montanari (Omar, questa volta) che dispiega le meraviglie dell’elisir a bordo di una golf car. Carmela Remigio e Gaia Petrone scelgono due pezzi in lingua napoletana, dando ragione di questo lato importante della produzione donizettiana, quella di un padano trapiantato nella capitale borbonica. Francesca Dotto ricama la metafisica disperazione di Anna Bolena con un afflato di struggente nostalgia; Annalisa Stroppa, bellissima Favorita, intride di un velo di sensualità il suo canto per il perduto Fernando; Manuela Custer è perfetta nel malinconico e quasi chopiniano “Lamento in morte di Bellini”. Il tutto si chiude con un brindisi di buon auspicio per il futuro, tratto da Il campanello, interpretato da tutti gli artisti (e anche da altri che non si sono esibiti da soli o in duetto in questa serata), guidato dal direttore musicale Riccardo Frizza.
Festival Donizetti Opera
GAETAMO BERAGMO
Concerto di gala per il Dies Natalis
con la partecipazione di: Celso Albelo, Michele Angelini, Bogdan Baciu, Fabio Capitanucci, Matteo Castrignano, Manuela Custer, Eleonora de Prez, Francesca Dotto, Christian Federici, Roberto Frontali, Stefano Gentili, Daniele Lettieri, Anaïs Mejías, Giorgio Misseri, Dave Monaco, Omar Montanari, Andrea Pellegrini, Gaia Petrone, Filippo Lodovico Ravizza, Carmela Remigio, Diego Savini, Vassily Solodkyy, Annalisa Stroppa, Francesca Tiburzi, Claudia Urru
Regia video di Cesare Cicardini
Riprese e montaggio NT Next
Bergamo, Teatro Donizetti, 29 novembre 2020