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Verona, Il Settembre dell’Accademia 2019 – English Chamber Orchestra con Christian Zacharias

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Prosegue il 28° Settembre dell’Accademia, Festival internazionale di musica che porta a Verona alcune delle orchestre più rinomate al mondo. Dopo quattro concerti con compagini provenienti da Paesi Bassi, Russia, Italia e Spagna, è la volta di un ensemble assai noto e apprezzato. Si tratta della English Chamber Orchestra che ha all’attivo numerose incisioni e si è esibita in moltissimi paesi. Alla testa del gruppo anglosassone figura un pianista leggendario, Christian Zacharias, impegnato da quasi cinquant’anni in tutto il mondo. L’approfondita conoscenza del repertorio a cavallo tra classicismo e romanticismo gli consente di affrontare convintamente anche l’impegno della concertazione. L’ECO risponde alle sue indicazioni con il rigore esecutivo di una compagine avvezza al lavoro di squadra, implicito nel riferimento cameristico contenuto nel nome.

Se ne ha prova al principio della serata con la Sinfonia n. 74 in mi bemolle maggiore Hob.I:74 di Franz Joseph Haydn. La partitura, datata 1780, è ricca di indicazioni esecutive a dimostrazione della raffinatezza raggiunta alla corte degli Esterházy, presso i quali Haydn offre i propri servigi. La medesima attenzione al dettato compositivo traspare dalla prestazione diligente dell’orchestra britannica: la prova rende evidente l’assoluta precisione dei gruppi strumentali chiamati in causa dalla scrittura dell’autore austriaco. Haydn introduce il lavoro, decisamente più noto, di un suo illustre allievo.
Nel Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 in sol maggiore, Op. 58 Ludwig van Beethoven esprime tutta l’inventiva del fecondo biennio 1805-1806. L’originalità del concerto, cui non mancano attinenze alla corrente romantica ormai alle porte, sta nella libertà espressiva dello strumento che assume un rilievo dovuto tanto agli elementi virtuosistici quanto alla profonda dolcezza poetica, anticipatrice dei risvolti pianistici dei decenni successivi. Zacharias offre una lettura accurata, salvo qualche piccola imprecisione, ma piuttosto lineare: si tratta di un’interpretazione decisamente più vicina ai canoni classici che alle intemperanze emotive romantiche. Il suo dominio della tastiera si evince dalla sintonia con l’orchestra, che procede sicura, e dalla padronanza di stile e fraseggio. Caratteristiche riscontrate anche nel bis mozartiano dove il suono terso e ricco di tinte si profonde con ottimi risultati nel Rondò per pianoforte in re maggiore, K 485.

L’intera seconda parte è occupata dalla celebre Sinfonia n. 40 in sol minore K 550 di Wolfgang Amadeus Mozart nella seconda versione del 1791 (con l’aggiunta dei clarinetti). Le tensioni che ammantano la partitura conferiscono ai quattro movimenti una sorta di potere pervasivo, tuttora ben riscontrabile all’ascolto. L’architettura mozartiana è proiettata verso le ricerche del secolo a venire, con formule canonizzate e assimilate vari decenni dopo. Zacharias legge la partitura con asciuttezza, assecondando la chiara esposizione della compagine inglese.
Il pubblico manifesta il proprio apprezzamento per l’interpretazione mozartiana e per l’intero programma. Come ringraziamento per il calore e gli intensi applausi vengono concessi due bis: il minuetto dalla Sinfonia n. 39 in mi bemolle maggiore K 543 e l’allegretto dalla Sinfonia n. 3 in re maggiore di Franz Schubert. Al termine ulteriori e prolungati consensi per solista e orchestra.

Teatro Filarmonico
Accademia Filarmonica di Verona
IL SETTEMBRE DELL’ACCADEMIA
Festival internazionale di musica 2019

Franz Joseph Haydn
Sinfonia n. 74 in mi bemolle maggiore Hob.I:74
Ludwig van Beethoven
Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 in sol maggiore Op. 58

Wolfgang Amadeus Mozart
Sinfonia n. 40 in sol minore K550 (seconda versione 1791)

English Chamber Orchestra
Direttore e pianista Christian Zacharias

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