Secondo cast solido e professionale quello messo in campo dal Teatro La Fenice di Venezia per Aida di Verdi, in scena in questi giorni. Dello spettacolo, una ripresa dello storico allestimento firmato da Mauro Bolognini con scene di Mario Ceroli, e della splendida direzione di Riccardo Frizza, ha già riferito Roberto Mori nella sua recensione.
Qui ci preme sottolineare la bella prova dell’Amneris di Silvia Beltrami, dotata di voce sufficientemente ampia e scura, nonché di accento incisivo per quello che è il personaggio chiave del capolavoro verdiano. Monica Zanettin nelle vesti della protagonista offre una prova che si segnala anzitutto per una bella attenzione alle sfumature. La voce è adeguatamente ampia, assume corpo e consistenza soprattutto nel registro centrale, ma è talvolta caratterizzata da un vibrato poco piacevole. L’interprete è apprezzabile per la volontà di sottolineare con discreta varietà di accenti sia la dimensione più volitiva della principessa, che quella remissiva della schiava o appassionata della donna innamorata. Il Radamès di Diego Cavazzin sfoggia acuti squillanti ma non molto di più: l’interprete, al di là di una maschia baldanza, è alquanto generico e la voce tende a perdere volume e consistenza nel registro medio basso. Molto buono l’Amonasro di Luca Grassi, che ha voce ampia, chiara e omogenea, e ottimo l’autorevole Ramfis di Simon Lim.