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Faust – La Périchole (Bru Zane CD e Libro)

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Nuovi gioielli della musica francese si aggiungono alla già ricca collana Opéra français, edita da Palazzetto Bru Zane, che da anni costituisce un imprescindibile punto di riferimento per tutti gli appassionati nella riscoperta del repertorio musicale romantico d’Oltralpe. Si tratta dei volumi 21 e 22 della raccolta, rispettivamente La Périchole di Jacques Offenbach, edita nel bicentenario dalla nascita del compositore, e del Faust di Charles Gounod. Le due opere, oltre al fatto di appartenere al repertorio francese, hanno pure in comune di essere state incise nella loro prima versione: quella del 1868 per Offenbach e quella del 1859 per Gounod.

Cominciamo dal Faust, che rivela delle autentiche sorprese all’ascolto perché originariamente concepita nello spirito dell’opéra-comique: alterna quindi dialoghi e musica, mescolando in modo invero singolare registri diversi, dal comico al patetico. Christophe Rousset è alla guida dei Talens Lyriques: l’uso degli strumenti originali, insieme alla possibilità di ascoltare numerosi brani in seguito tagliati o modificati dal compositore, già costituiscono un motivo di grande interesse. A questo si aggiunga l’ottima resa complessiva del cast, nel quale brilla soprattutto il giovane tenore Benjamin Bernheim, Faust elegante nel fraseggio e morbido nel timbro, capace di raffinatissime mezzevoci. Andrew Foster-Williams è un Mefistofele insinuante e mellifluo, ma all’occorrenza inquietante; la voce è sufficientemente scura e duttile, il fraseggio sempre incisivo. L’elemento più debole del cast è il soprano Véronique Gens, una Marguerite sì molto musicale, ma dotata di una voce non certo bellissima, leggera e che tende a stimbrarsi, soprattutto nella parte centrale e bassa del registro. Molto bravi gli altri: Jean-Sébastien Bou (Valentin), Juliette Mars (Siebel), Anas Séguin (Wagner/ Un Mendiant), Ingrid Perruche (Dame Marthe). La presenza di un’orchestra come Les Talents Lyrique sortisce l’effetto di sottolineare ancor più la nobile bellezza delle melodie di Gounod che, abbracciate da uno strumentale più leggero e meno opulento, svelano tutta la loro dolcezza, insieme sorgiva e decadente.

La Périchole di Offenbach è un’autentica miniera di ritmi e melodie, su un’orchestrazione vaporosa e spumeggiante: tra seguidille e coupletsboléro, emergono pure ispirate oasi liriche. Il capolavoro traspira l’ironia, la leggerezza, ma pure l’incanto di quel Secondo Impero così come certa storiografia ce lo ha consegnato. La versione diretta con la consueta perizia da Marc Minkowski alla guida dei suoi Musiciens du Louvre è la prima su strumenti originali; è stata registrata dal vivo a Bordeaux nell’ottobre dello scorso anno e vanta giovani e brillanti interpreti francesi: Aude Extrémo è un’affascinante e musicale protagonista, affiancata dagli ottimi Stanislas de Barbeyrac, Alexandre Duhamel, Eric Huchet e Marc Mauillon.

Come sempre nel caso delle realizzazioni firmate Palazzetto Bru Zane, le opere sono accompagnate da diversi saggi in inglese e francese, che ricostruiscono la genesi del capolavoro e ne presentano le caratteristiche con dovizia di informazioni e succosi approfondimenti. Elegantissima e curata sotto ogni profilo la confezione.

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