Secondo cast di lusso per Tosca in scena in questi giorni al Teatro Regio di Parma.
Saioa Hernández nei panni della protagonista ha offerto una prova davvero notevole, pur se migliorabile, per bellezza di voce e incisività di interpretazione. Il soprano spagnolo, già protagonista di una straordinaria Gioconda di Ponchielli nei teatri emiliani, si è fatta apprezzare per la corposa bellezza di un timbro morbido e cremoso, pieno e sonoro nel registro medio basso ma capace di sicure salite all’acuto. La sua Tosca è tutta giocata sulla dimensione della sensualità, grazie alle peculiari screziature di una voce invero singolare e all’innegabile seduttività dell’attrice. Magnifici alcuni passaggi nel duetto del primo atto, ma pure in quello del terzo, così come convincente è stata l’interpretazione, nel secondo atto dell’opera, del serrato confronto con Scarpia. Qui, la Hernández, ha cantato un accorato “Vissi d’arte”, purtroppo non perfetto per un lieve cedimento sull’acuto, subito recuperato dall’esperta vocalista. Se un’osservazione si può fare, riguarda un certo quale scavo interpretativo che può ulteriormente essere effettuato, nella direzione di una maggiore attenzione alle sfumature della scrittura pucciniana.
Al fianco di Tosca, nelle vesti di Cavaradossi, un giovane tenore armeno al suo debutto in Italia e del quale probabilmente sentiremo parlare ancora: Migran Agadzhanyan. Voce davvero bella per la singolare brunitura del timbro e l’ampiezza di cavata, con centri morbidi e acuti pieni e sicuri. L’interprete è stato attento e partecipe, anche se non sempre penetrante. Vivo comunque – e meritato – l’applauso per il suo generoso “E lucevan le stelle”.
Vocalmente solido e teatralmente bieco e determinato lo Scarpia di Angelo Veccia.
Il tutto, sostenuto dall’ottima Orchestra Filarmonica Italiana, diretta da un Fabrizio Maria Carminati in stato di grazia. Dell’allestimento, dirò solo che è talmente tradizionale da essere didascalico. Senza infamia e senza lode.
Teatro Regio – Stagione lirica 2018
TOSCA
Dramma in tre atti
Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica,
dal dramma omonimo di Victorien Sardou
Musica di Giacomo Puccini
Floria Tosca Saioa Hernández
Mario Cavaradossi Migran Agadzhanyan
Il barone Scarpia Angelo Veccia
Cesare Angelotti Luciano Leoni
Il sagrestano Armando Gabba
Spoletta Luca Casalin
Sciarrone Nicolò Ceriani
Un carceriere Roberto Scandura
Un pastore Carla Cottini
Orchestra Filarmonica Italiana
Coro del Teatro Regio di Parma
Coro di voci bianche della Corale Giuseppe Verdi di Parma
Direttore Fabrizio Maria Carminati
Maestro del coro Martino Faggiani
Maestro del coro voci bianche Beniamina Carretta
Regia Joseph Franconi Lee da un’idea di Alberto Fassini
Scene e costumi William Orlandi
Luci Roberto Venturi
Allestimento del Teatro Regio di Parma
Parma, 28 aprile 2018