Se il “povero Buoso” è in realtà Silvio Berlusconi, gli avidi parenti pronti a godere della sua eredità (non solo politica) sono i protagonisti del variopinto teatrino della politica italiana. Capitanati da uno Schicchi/Renzi tanto spregiudicato quanto simpaticamente mascalzone. Idea originale e azzeccatissima quella di Gianmaria Aliverta, dominus di VoceAll’Opera, che, dopo il debutto lo scorso maggio alla Cascina Paù di Rosate, ha riportato in scena a Milano Gianni Schicchi di Giacomo Puccini, accostandolo questa volta a una originale rilettura di pagine da Le Villi. Certo, il panorama politico italiano è cambiato notevolmente in pochi mesi e oggi Silvio Berlusconi sembra avviato a un placido tramonto (il dubitativo è d’obbligo, viste le plurime resurrezioni dell’ex Cavaliere). Per non parlare del “ciclone Renzi”. Tuttavia, un po’ come accaduto per il geniale Loro di Paolo Sorrentino, giunto leggermente fuori tempo, la lunga stagione politica incarnata dal leader di Forza Italia è fondamentale per comprendere il Paese attuale. Così, nella vivace regia di Aliverta emergono chiaramente sapidi riferimenti all’oggi, nonché notazioni ironicamente amare che fanno sì sorridere, ma forse dovrebbero far piangere. Per una descrizione puntuale dello spettacolo rimandiamo alla recensione di Silvia Luraghi.
Qui ci piace sottolineare l’ottima qualità complessiva del cast, costituito da giovani e giovanissimi cantanti di indubbie doti. A cominciare dallo Schicchi di Luca Vianello, di bella voce baritonale ampia e chiara, nonché perfettamente a suo agio nei panni del fu rottamatore, a sua volta rottamato. La Lauretta/Maria Elena Boschi di Gesua Gallifoco ha spigliatezza, musicalità e bel timbro solare, mentre autorevole e incisiva è la Zita/Rosy Bindi (a proposito: che fine ha fatto?) di Antonella Di Giacinto. Ottimo anche il Rinuccio/Di Battista di Antonio Mandrillo, dotato di voce schiettamente tenorile. Adeguati ai rispettivi ruoli tutti gli altri numerosi interpreti, peraltro truccati e abbigliati in modo sorprendentemente somigliante ai politici italiani che rappresentano (il merito va al trucco di Francesco Pergolizzi, ai costumi di Francesco Bondì e alle parrucche di Mario Audello). Eccone i nomi: Maurizio De Valerio (Gherardo/Salvini), Francesca Mercuriali (Nella/Giorgia Meloni), Antonio Travaglini (Gherardino/Brunetta), Daniele Piscopo (Betto/Alfano), Alessandro Yague (Simone/Bersani), Filippo Ritondo (Marco/Toninelli), Elena Caccamo (La Ciesca/Santanchè), il simpaticissimo Giovanni Tiralongo nella doppia veste di Spinelloccio/Prodi e Notaio/Vespa. Per non dire dei camei di Gabriele Faccialà (Pinellino/Apicella) e dell’impiccione viaggiatore Andrea Merli nelle vesti di un Guccio/Lele Mora semplicemente strepitoso. Funzionali gli elementi scenici di Alessia Colosso e Aliverta, coadiuvato nella regia da Luisa Travaglini, così come adeguate erano le luci di Elisabetta Campanelli e Sebastiano Bonicelli.
Le Villi + Ballate e romanze ha visto in scena la bravissima Laura Esposito, dotata di una bella voce sopranile agile ed estesa, nonché capace ballerina, affiancata da Maurizio De Valerio che, prima di vestire i panni dell’arrabbiato Salvini dello Schicchi, ha offerto una buona prova quale appassionato Roberto. Le apprezzabili coreografie di Damian Malvacio e Michela Maggiolo erano la spina dorsale di un’azione scenica guidata per regia, drammaturgia, scene e costumi dalla giovanissima Anna Zwiefka. L’ottima tenuta musicale di entrambi gli spettacoli era affidata al pianoforte di Eleonora Barlassina, davvero encomiabile per musicalità e…resistenza.
Spazio Teatro 89 – Stagione VoceAll’Opera 2018/2019
LE VILLI – BALLATE E ROMANZE & GIANNI SCHICCHI
Le Villi + Ballate e romanze
Libretto di Ferdinando Fontana
Frammenti di “Switezianka” e “Rybka” di Adam Mickiewicz
Musica di Giacomo Puccini
Anna Laura Esposito
Roberto Maurizio de Valerio
Regia, drammaturgia, scene, costumi e teaser Anna Zwiefka
Coreografia Damian Malvacio, Michela Maggiolo
Corpo di ballo dello Stabilimento delle Arti di Alessandria: Ludovica Agazzi, Karen Minihan, Giulia Vergano, Valeria Nicolucci
Gianni Schicchi
Libretto di Giovacchino Forzano
Musica di Giacomo Puccini
Gianni Schicchi (M. Renzi) Luca Vianello
Lauretta (M. E. Boschi) Gesua Gallifoco
Zita (R. Bindi) Antonella Di Giacinto
Rinuccio (A. Di Battista) Antonio Mandrillo
Gherardo (M. Salvini) Maurizio De Valerio
Nella (G. Meloni) Francesca Mercuriali
Gherardino (R. Brunetta) Antonio Travaglini
Betto (A. Alfano) Daniele Piscopo
Simone (P.L. Bersani) Alessandro Yague
Marco (F. Tonionelli) Filippo Rotondo
La Ciesca (D. Santanchè) Elena Caccamo
Maestro Spinelloccio (R. Prodi) Giovanni Tiralongo
Ser Amantio Di Nicolai, Notaio (B. Vespa) Giovanni Tiralongo
Pinellino Calzolaio (M. Apicella) Gabriele Faccialà
Guccio Tintore (Lele Mora) Andrea Merli
Regia e drammaturgia Gianmaria Aliverta
Pianista Eleonora Barlassina
Costumi Francesco Bondì
Trucco Francesco Pergolizzi
Parrucche Mario Audello
Assistente alla regia Luisa Travaglini
Elementi scenici Alessia Colosso, Gianmaria Aliverta
realizzati e offerti dalla Fondazione Castellini Di Melegnano
Luci Elisabetta Campanelli
Assistente Sebastiano Bonicelli
Milano, 18 novembre 2018