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Roma, Stagione Iuc – Elio e Il flauto magico

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L’Ensemble Berlin, che nasce per iniziativa dell’oboista Christoph Hartmann nel 1999 assieme ad altri eccellenti solisti dei Berliner Philharmoniker, è una formazione aperta e duttile che si misura con differenti repertori, attraversando generi ed epoche per offrire al pubblico programmi originali e, spesso, anche divertenti, certamente mai scontati. È il caso del concerto costruito attorno alla figura di Mozart per la Iuc – Istituzione Universitaria Concerti intitolato Il flauto magico, in cui accanto all’Ensemble Berlin si sono esibiti Elio e il soprano Scilla Cristiano.

Hartmann, primo su tutti, sa condividere insieme agli altri solisti la sua idea perfettamente equilibrata e netta della linea melodica, graziosamente fiorita e malinconicamente elegante a seconda del momento musicale e drammatico. Con lui Luiz Felipe Coelho al violino, Walter Kussner alla viola e Clemens Weigel al violoncello, danno corpo a pagine mozartiane di generi diversi, ma dall’inventiva sempre stupefacente. Mozart opera all’interno di un “sistema” ben definito, ma ha il pregio di saperlo rinnovare continuamente. In ogni nota (e non sono mai troppe) si nasconde un differente sentimento, un guizzo, una lieve risata che, soprattutto Hartmann e Coelho, sanno far vivere egregiamente. Il risultato complessivo della compagine strumentale è davvero eccellente per suono, equilibrio, virtuosismo e compenetrazione. Tutto questo risulta evidente nel Quartetto in Fa maggiore per oboe e archi K 370, in cui la cantabilità di alcuni passaggi dell’Allegro sembra far concorrenza alle melodie operistiche, con la medesima scoppiettante gioia, mentre la gelida fissità di altri passi, come ad esempio nell’Adagio, permette di sfoggiare il medio-forte con ottimo effetto e magnifica intonazione da parte di tutti.
La restante parte del concerto è costituita da due composizioni: il mottetto Exsultate Jubilate e una riduzione de Il flauto magico, entrambe adattate alla compagine strumentale dell’ensemble, che anche in questi due brani sa dare il meglio in ogni passaggio, non tralasciando nulla dell’aspetto esecutivo e riuscendo a risultare adeguato, senza mai cadere in soluzioni scontate. Gli arrangiamenti o le trascrizioni (eccellente davvero quella del Flauto magico di F.J. Rosinack) sanno valorizzare ogni strumento, dando a ognuno il giusto peso e le dinamiche più idonee.

Sul fronte vocale l’impegno maggiore è affidato al soprano Scilla Cristiano, che sostituisce l’annunciata Julia Bauer. Nonostante la mancata esecuzione integrale del mottetto Exsultate Jubilate, che, date le interessanti doti, sarebbe stato una piacevole scoperta, si riscontra in lei una voce particolarmente adatta per il repertorio mozartiano. Esegue con correttezza e precisione tutti i ruoli a lei affidati nel Flauto magico dove canta, quasi senza soluzione di continuità, arie e duetti di Pamina, Papagena e della temibile Regina della notte. Lo fa con proprietà, servendosi di uno strumento adeguato e dolce, e offrendo il meglio nella malinconica aria di Pamina “Ach ich fuhl’s”, piuttosto che nei mirabolanti virtuosismi della Regina.

Da ultimo, vera guest star della serata, troviamo il cantante/attore/showman Elio. Sulla sua presenza si potrebbe aprire un discorso interminabile. C’è chi storce la bocca di fronte alle commistioni di generi, chi invece grida al miracolo. In questo caso non è possibile né l’uno né l’altro atteggiamento. Infatti se la performance migliore è quella attoriale, che lo vede narratore protagonista dedito a spiegare al pubblico (di bambini? anche) la complicata storia dell’opera mozartiana, sentirlo cantare risulta meno interessante. Non perché manchi di qualità vocali, o di gusto o di altro, ma semplicemente perché il risultato finale non è quello che ci si può aspettare dal Flauto magico. L’aria iniziale di Papageno, dove si cimenta anche nel flauto traverso, è assai pregevole e, nonostante l’uso del microfono, non vi sono grandi perplessità. Nei duetti, però, si palesa la discrepanza vocale con il soprano, a netto svantaggio di Elio che manca, per ovvie ragioni tecniche, delle giuste risonanze, del colore e del senso del fraseggio di un personaggio solo apparentemente semplice. È un peccato, perché così il Singspiel mozartiano sembra la riduzione di una operetta, fra piume di struzzo e imprecisioni musicali. Tuttavia l’Ensemble Berlin riesce a brillare anche qui, nei passi strumentali o nell’accompagnamento delle arie.
Il pubblico, che affollava la sala, ha tributato grandi applausi a tutti gli artisti e in particolare a Elio.

IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti – Stagione 2017-18
IL FLAUTO MAGICO
Musiche di Wolfgang Amadeus Mozart

Quartetto in fa maggiore per oboe e archi K 370
Mottetto Exsultate Jubilate K 165 (arr. di W. Renz)
Il Flauto Magico (trascr. di F.J. Rosinack per oboe, archi, voce recitante/ baritono e soprano)

Voce recitante e baritono Elio
Soprano Scilla Cristiano
Ensemble Berlin
Spettacolo in prima assoluta
Aula magna dell’Università La Sapienza, Roma, 24 ottobre 2017

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