Prova superata per l’altra Bolena. Il giovane soprano Federica Lombardi, protagonista di alcune recite di Anna Bolena di Gaetano Donizetti al Teatro alla Scala, offre un’interpretazione convincente della regina ripudiata da Enrico VIII. La avevamo già applaudita nei panni della Contessa ne Le nozze di Figaro messe in scena dal Circuito Lirico Lombardo nel 2015, con la regia di Mario Martone. L’innegabile carisma scenico, amplificato da una figura alta e di notevole bellezza, accompagnato ad una voce ampia e timbrata di lirico, già allora aveva raccolto positivi consensi di pubblico e critica. Quest’anno, il soprano ha frequentato i corsi di perfezionamento per cantanti lirici dell’Accademia della Scala e sul palco del teatro milanese affronta con sicurezza il ruolo che fu di Maria Callas e Montserrat Caballé e che nel primo cast è interpretato dal soprano russo Hibla Gerzmava (qui la recensione).
La voce di Federica Lombardi è piena e preziosa, con un centro cremoso e duttile, acuti sicuri e gravi non timbratissimi ma comunque a fuoco; l’accento è sempre studiato, così come l’interprete è attenta e presente. Estatico l’esordio di “Come innocente giovane”, con un legato morbido e un gusto fine della frase. Ma il soprano sa pure restituire la dignità ferita della regina, non solo il suo tormento di donna tradita, soprattutto nel confronto con Enrico VIII, un Carlo Colombara in oggettiva difficoltà (pur se sempre ottimo fraseggiatore). Così come funzionano bene i duetti con la Giovanna Seymour di Sonia Ganassi, interprete impeccabile anche se con un timbro impoverito rispetto a qualche tempo fa.
Nonostante una certa tensione nella celeberrima scena finale del capolavoro donizettiano, il soprano rende con autentica commozione e accorato accento lo smarrimento della regina nel lungo e articolato recitativo che precede il cantabile “Al dolce guidami”, tornito con estatica dolcezza e un uso suggestivo delle dinamiche. Davvero, ascoltandola, si resta incantati di fronte a quello che, forse più di ogni altra pagina, incarna il luogo della cognizione del dolore di vivere che distingue il pathos donizettiano, così disperatamente terreno, da quello di Bellini, sublimato in un’assorta fatalità.
Con grande dignità e mordente, la Lombardi affronta poi la cabaletta conclusiva “Coppia iniqua”. Ion Marin accompagna con passo spedito, un tantino metronomico, ma tiene le redini dell’articolata partitura cercando di assecondare il canto. Pubblico freddino per uno spettacolo nel complesso comunque insoddisfacente, sia per la regia che per il cast.
Teatro alla Scala – Stagione d’Opera e Balletto 2016/2017
ANNA BOLENA
Tragedia lirica in due atti su libretto di Felice Romani
Musica di Gaetano Donizetti
Enrico VIII Carlo Colombara
Anna Bolena Federica Lombardi
Giovanna Seymour Sonia Ganassi
Lord Rochefort Mattia Denti
Lord Riccardo Percy Piero Pretti
Smeton Martina Belli
Signor Hervey Giovanni Sebastiano Sala
Orchestra e Coro del Teatro alla Scala
Direttore Ion Marin
Maestro del Coro Bruno Casoni
Regia Marie-Louise Bischofberger
Scene Eric Wonder
Costumi Kaspar Glarner
Luci Bertrand Couderc
Produzione Opéra National de Bordeaux
Milano, 20 aprile 2017