Una fiaba raccontata da Sarastro al giovane Tamino per indurlo a dormire. Questa l’impostazione scelta da Cécile Roussat e Julien Lubek, che firmano insieme regia, scene e coreografia di Die Zauberflöte, il capolavoro di Mozart in scena sul palco del Teatro Grande di Brescia nell’ambito della stagione lirica. Si tratta di un allestimento realizzato per l’Opéra Royale de Wallonie di Liegi che, ripreso da Giorgia Guerra, viene rappresentato nei teatri del circuito Opera Lombardia: dopo il debutto a Bergamo, ha toccato Brescia e sarà al Ponchielli di Cremona (1 e 3 dicembre) e al Fraschini di Pavia (9 e 11 dicembre).
La dimensione onirica è preponderante in uno spettacolo davvero magico per i colori e la fantasia di scene e costumi, firmati rispettivamente dai registi con la collaborazione di Elodie Monet e da Sylvie Skinaz, nonché per le luci curate da Clément Bonnin, che contribuiscono in modo significativo alla narrazione. Il pubblico si trova così proiettato in un mondo costruito su misura per i bambini, dove i mobili della camera da letto di Tamino si animano, accendendosi di colori sgargianti e rivelando personaggi e figure che accompagnano il protagonista nel suo viaggio verso la maturità. Il serpente che spaventa il giovane all’inizio dell’opera, ad esempio, non è altro che la testata del suo letto, mentre la Regina della Notte è la donna di un ritratto appeso alla parete e le tre dame, abbigliate in foggia egizia, non sono che le decorazioni del camino. Cinque mimi impegnati a muovere questa sorta di macchina meravigliosa aggiungono un tocco di lieve poesia, soprattutto quando alcuni di loro si producono in acrobazie e giochi circensi. Una tale impostazione registica lascia giocoforza sullo sfondo le implicazioni più intellettualistiche e i rimandi massonici del complesso capolavoro mozartiano, ma lo spettacolo non ne soffre, grazie a una coerenza di fondo che convince e affascina.
Il cast vocale è stato in gran parte selezionato attraverso il 68° Concorso per Giovani Cantanti Lirici d’Europa: si tratta di interpreti giovani e scenicamente a loro agio, molto impegnati anche sul fronte squisitamente teatrale. Il risultato musicale, tuttavia, è discontinuo. Il Tamino e la Pamina di Klodjan Kaçani e Enkeleda Kamani risultano adatti ai rispettivi ruoli: entrambi hanno voce non grandissima ma accompagnata da un timbro gradevole e cantano con gusto e musicalità. Ottimo il Sarastro di Abramo Rosalen, autorevole nella voce e nella presenza scenica. Quest’ultima non difetta neppure al Monostato di Marcello Nardis che però, dal punto di vista vocale, risulta non perfettamente a fuoco. Così come non convince del tutto la Regina della Notte di Maria Sardaryan, parsa insicura nella prima aria (forse anche a causa della non comodissima posizione scenica da cui canta). Bravo Daniele Terenzi nei panni di Papageno, dalla voce chiara e dalla recitazione spigliata, così come la Papagena di Raffaella Palumbo. Ottime le tre dame (Maria Sole Mainini, Francesca Pierpaoli e Alessandra Andreetti) e i tre Geni, precisi e intonati, affidati a tre giovanissime soliste del Coro di voci bianche dell’Accademia della Scala. Molto bravo anche Eugenio Di Lieto quale sacerdote.
Federico Maria Sardelli guida con piglio deciso un’orchestra dei Pomeriggi Musicali in gran forma: l’ascendenza barocchista del direttore si fa sentire in un approccio spedito nei tempi, incisivo nel fraseggio, asciutto nelle sonorità, con una bella ricerca timbrica e una apprezzabile attenzione alle ragioni del canto.
Teatro Grande – Stagione lirica 2017
DIE ZAUBERFLÖTE
Opera tedesca in due atti
Libretto di Emanuel Schikaneder
Musica di Wolfgang Amadeus Mozart
Sarastro Abramo Rosalen
Tamino Klodjan Kaçani
Königin Der Nacht Maria Sardaryan
Pamina Enkeleda Kamani
Erste Dame Maria Sole Mainini
Zweite Dame Francesca Pierpaoli
Dritte Dame Alessandra Andreetti
Drei Knaben Solisti del Coro di voci bianche dell’Accademia Teatro alla Scala
Papageno Daniele Terenzi
Papagena Raffaella Palumbo
Monostatos Marcello Nardis
Der Sprecher / Erster Priester / Zweiter Geharnischter Mann Eugenio Di Lieto
Zweiter Priester / Erster Geharnischter Mann Marco Miglietta
Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano
Coro OperaLombardia
Direttore Federico Maria Sardelli
Maestro del coro Diego Maccagnola
Maestro del coro di voci bianche Marco De Gaspari
Regia e coreografia Cécile Roussat e Julien Lubek
Ripresa da Giorgia Guerra
Scene Elodie Monet con Cécile Roussat e Julien Lubek
Costumi Sylvie Skinazi
Light designer Clément Bonnin e Julien Lubek
Allestimento dell’Opéra Royale de Wallonie
Coproduzione dei Teatri di OperaLombardia
Brescia, 10 novembre 2017