Il primo festival dell’ottava stagione del Palazzetto Bru Zane di Venezia è stato ufficialmente presentato giovedì 15 settembre con un’introduzione/concerto di pregevole fattura. Da fine estate ad autunno inoltrato il centro di ricerca e diffusione franco-veneziano dedica la propria attenzione ad una figura che, pur non essendo mai stata trascurata, trova spazio solo marginalmente nella programmazione e negli studi musicologici.
Camille Saint-Saëns è noto infatti per alcuni titoli che circolano con costanza ma la stragrande maggioranza del vasto catalogo risulta, a tutt’oggi, scarsamente considerata. La sua modernità si reperisce tanto nell’interesse verso nuovi generi musicali, quanto nel rispetto con cui approccia le composizioni passate. È da considerare, a tutti gli effetti, il primo autore di musica per film (L’assassinat du duc de Guise, 1908) e un attivo valorizzatore della cultura francese, con la fondazione della Société Nationale de Musique nel 1871.
L’estrosità di Saint-Saëns traspare anche da un’esistenza da globetrotter con viaggi nei più disparati angoli del pianeta: visita l’Europa, il Sud-Est asiatico, il Nord Africa e il Sud America. Questo eclettismo emerge nella sua produzione dove sovente si incontrano lavori per formazioni particolari e inusuali, con alcune novità come le Mélodies con orchestra, in risposta al wagnerismo imperante. Intensa anche l’attività didattica, con allievi d’eccezione (Fauré e Messager tra gli altri), e l’impegno come critico musicale. Gli estratti proposti, in occasione della presentazione del festival, testimoniano, con vigore e dovizia, gli elementi caratteristici del linguaggio di Saint-Saëns.
La presenza illuminante dei Solisti della Chapelle Musicale Reine Elisabeth consente l’ascolto del primo movimento dalla Sonata per violino e pianoforte n. 1, nel quale il grande pathos è ampiamente sorretto dallo sviluppo dell’accompagnamento pianistico, e dell’Allegro iniziale dalla Sonata per violoncello e pianoforte n. 1 che trova nella modernità della scrittura l’ideale valorizzazione dello strumento ad arco.
Ancora il pianoforte, in tutta la sua cordiale predisposizione salottiera, per l’Étude n.4, op. 52, per concludere con il primo movimento dal Trio n. 1. Astrig Siranossian, violoncello, ha spiccato temperamento e abilità tali da risolvere anche i passaggi più impervi. Elina Buksha si lascia travolgere dalle emozioni che regalano al pubblico un’esecuzione di forte impatto. La prova del pianista Thibaud Epp rivela una solida preparazione, capace di infiammate prestazione solistiche e ottimo lavoro di gruppo con le colleghe.
Il calore del pubblico ripaga il lavoro svolto dai musicisti e dall’équipe del Palazzetto Bru Zane.
Palazzetto Bru Zane
CICLO CAMILLE SAINT-SAËNS, UN CELEBRE SCONOSCIUTO
Presentazione del Festival
Sonata per violino e pianoforte n. 1 (primo movimento)
Sonata per violoncello e pianoforte n. 1 (primo movimento)
Étude n. 4, op. 52 (pianoforte solo)
Trio n. 1 (primo movimento)
SOLISTI DELLA CHAPELLE MUSICALE REINE ELISABETH
Elina Buksha violino
Astrig Siranossian violoncello
Thibaud Epp pianoforte
Venezia, 15 settembre 2016