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Verona, il 100° Festival areniano si chiude con Traviata. Nel cast Netrebko e De Tommaso

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Forse in quello che è il personaggio più emblematico di tutto il repertorio operistico, Anna Netrebko, oggi stella indiscussa, debuttò già a 23 anni; undici anni dopo sicuramente fu proprio lei, Violetta, a consacrarla nel panorama internazionale nel 2005 a Salisburgo. Da allora la voce e il repertorio del grande soprano russo naturalizzato austriaco si è evoluto verso differenti titoli e autori, toccando 50 diverse parti dal ‘700 al ‘900, ma La Traviata è stata una costante, sempre richiesta e applauditissima, fino alle ultime recite del 2017. A distanza di sei anni, Anna Netrebko ritorna a Violetta per un’unica eccezionale serata a conclusione del 100° Arena di Verona Opera Festival che lei stessa ha inaugurato come protagonista della nuova produzione di Aida trasmessa in diretta in mondovisione Rai. La recita, in programma questa sera 9 settembre alle 20.45, è sold-out da diverse settimane e suggella il Festival dal programma più ricco di sempre nella storia areniana: per consentire ad altri spettatori di assistere all’eccezionale serata, Fondazione Arena mette a disposizione 200 posti ulteriori di gradinata di 6° settore a visibilità laterale. Nel frattempo è stato annunciato e già in vendita anche il programma del 101° Festival 2024, e la star Netrebko non mancherà.

Per la stessa eccezionale data, nel ruolo di Alfredo ci sarà il giovane tenore italo-britannico Freddie De Tommaso, già applaudito nel corso dell’estate come Don José e Cavaradossi, mentre il baritono verdiano Luca Salsi riprende il ruolo di Giorgio Germont, padre di Alfredo. Giovani e artisti di rilievo interpretano i molti ruoli di fianco: Sofia Koberidze (Flora), Nicolò Ceriani (Barone Douphol), Matteo Mezzaro (Gastone), Giorgi Manoshvili (Dottor Grenvil), Jan Antem (Marchese d’Obigny), Yao Bohui (Annina), Francesco Cuccia (Giuseppe), Stefano Rinaldi Miliani (Domestico /Commissionario). Fondamentale l’apporto del Coro istruito da Roberto Gabbiani, dei Tecnici areniani per lo spettacolare cambio scena a vista del secondo atto, le cui feste sono animate dal Ballo coordinato da Gaetano Petrosino con Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, primi ballerini del Teatro alla Scala, novelli sposi dopo la promessa scambiata sul palco di un’Arena gremita lo scorso anno. La messa in scena del capolavoro verdiano è firmata per regia e scene da Franco Zeffirelli con i sontuosi costumi di Maurizio Millenotti, le luci di Paolo Mazzon e le coreografie di Giuseppe Picone. Sul podio dell’Orchestra di Fondazione Arena tornerà per la serata finale il M° Marco Armiliato, anch’egli applaudito all’inaugurazione del 100° Festival.

Nell’anno del 100° Arena di Verona Opera Festival 2023, patrocinato dal Ministero della Cultura e dalla Regione del Veneto, sono molte le iniziative che coinvolgono tutta la città: conclusa la mostra fotografica 100 volte Callas al Palazzo della Gran Guardia, Fondazione Arena propone per tutta la durata del Festival la mostra Aida 100 che documenta con gli inediti scatti di Ennevi i molti particolari della nuova produzione firmata da Stefano Poda, visitabile presso la libreria Feltrinelli di via Quattro spade. Da segnalare è anche la preziosa mostra Arena di carta, con i manifesti storici provenienti dalla collezione Salce, visitabile dalle 10 alle 18 ogni venerdì, sabato e domenica fino al 1° ottobre presso il Museo Archeologico Nazionale al Teatro Romano.

Ulteriori informazioni: www.arena.it

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