Ha un che di autobiografico il titolo della nuova stagione lirica al Teatro Sociale di Rovigo. Perchè lo slancio del duetto di Bohème (la stagione 2023/24 – presentata come una performance che ha coinvolto la città – si intitola “Il sogno ch’io vorrei sempre sognar”) è anche la prima prova compiuta come direttore artistico di Edoardo Bottacin, 27 anni, figura scelta programmaticamente per aprire Rovigo a un nuovo corso e (auspicabilmente, ma questo vale per tutti i teatri italiani) a una nuova platea. Una stagione che parte dall’entusiasmo e dal coraggio. L’esperienza verrà, ma intanto si sperimentano nuove vie.
Il sigillo è quello di Giacomo Puccini, protagonista il 13 ottobre con una nuova produzione di Tosca, poi con La bohème e Gianni Schicchi. La quinta opera del compositore lucchese su libretto di Illica e Giacosa elaborata dal soggetto di Sardou, che ha debuttato il 14 ottobre 1900 al Teatro Costanzi di Roma è scelta come opera d’inaugurazione e ritorna sul palco del Teatro Sociale in coproduzione con il Teatro Mario Del Monaco di Treviso a distanza di sette anni dall’ultimo allestimento. Regia, scene e costumi sono di Ivan Stefanutti e nel cast figura il nome del tenore trevigiano Fabio Sartori per Cavaradossi, affiancato nel ruolo della protagonista da Francesca Tiburzi e in quello di Scarpia da Sebastian Catana, già protagonista dell’inaugurazione della stagione 2022 del Sociale. L’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, il Coro Lirico Veneto e il coro di voci bianche e giovanile dell’Associazione F. Manzato sono diretti da Bruno Nicoli, già direttore dei complessi musicali di palcoscenico del Teatro alla Scala.
La stagione prosegue il 26 ottobre con la nuova opera da camera Stabat Mater, commissione 2023 del Teatro Sociale di Rovigo e della compagnia Fabula Saltica a Paola Magnanini, basata sulle celebri musiche di Pergolesi. La composizione unirà in un unico fluire la sequenza sacra eseguita dall’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta e dall’Orchestra del conservatorio statale “Francesco Venezze”, diretti dal rodigino Gerardo Felisatti. Le voci sono quelle di Paola Gardina e Giulia Bolcato insieme al corpo di ballo Fabula Saltica diretto da Claudio Ronda che cura la regia e le coreografie.
Grazie alla collaborazione e coproduzione tra il Festival di musica Internazionale di Portogruaro e CortinAteatro di Cortina d’Ampezzo va in scena il 10 novembre con anteprima ragazzi l’8, il Don Giovanni di W.A. Mozart. Don Giovanni sarà interpretato da Christian Federici, baritono goriziano vincitore nel 2018 del Concorso internazionale Toti Dal Monte, mentre il basso molisano Rocco Cavalluzzi vestirà i panni di Leporello. Elisa Verzier, soprano triestino trentenne, vincitrice della prima edizione del Concorso Lirico Bellini al Teatro Massimo Bellini di Catania e della 73esima edizione di AsLiCo nel 2022, sarà Donna Anna, mentre il soprano Valentina Mastrangelo sarà Donna Elvira. Completeranno il cast il tenore Giuseppe Talamo nel ruolo di Don Ottavio, il basso milanese Carlo Malinverno in quello del Commendatore, il baritono rodigino Francesco Toso in quello di Masetto e il soprano Maria Chiara Ardolino, veneziana, in quello di Zerlina. In buca l’Orchestra Regionale Filarmonia, diretta da Massimo Raccanelli, mentre i cori spetteranno al Coro Kairos Vox diretto da Alberto Pelosin. Regia, Scene e costumi sono di Alfredo Corno.
Terzo titolo della stagione è il Pigmalione di Giovanni Alberto Ristori, opera composta nel 1714 proprio per la città di Rovigo e per il Teatro Manfredini. Alla prima edizione e ricostruzione in tempi moderni in corso di realizzazione e curata dal rinomato Bernardo Ticci, seguirà la messa in scena il 30 novembre e il 3 dicembre con la relativa incisione discografica. L’opera rappresenta inoltre, la chiusura del primo concorso di scenografia e costumi Gabbris Ferrari. La regia è curata da Federico Bertolani, già direttore di scena dell’Arena di Verona oltre che regista cresciuto professionalmente a Rovigo. Nel cast guidati da Federico Guglielmo, alcune delle voci più rappresentative del repertorio barocco di oggi: Silvia Frigato e Marina De Liso affiancate da Bruno Taddia nel ruolo di Pigmalione e i controtenori Niccolò Balducci, già vincitore del celebre concorso P. A. Cesti di Innsbruck, e Antonio Giovannini.
Il cartellone prosegue con il tradizionale appuntamento dedicato all’operetta e curato dall’associazione Fantasia in Re di Stefano Giaroli con Una notte a Venezia di J. Strauss. Unica recita in data 15 dicembre ore 16.30. Il 2024 apre con La bohéme, in locandina Claudia Pavone nel ruolo di Mimì e Stephen Costello nel ruolo di Rodolfo, affiancati in secondo cast dai giovani Davide Tuscano come Rodolfo e Caterina Marchesini come Mimì. Completano la locandina Giulia Mazzola per il ruolo di Musetta, William Allione Hernandez nel ruolo di Schaunard, Alejandro Lopez Hernandez in quello di Colline, Enrico Di Geronimo nei ruoli di Benoit/Alcindoro. Alla guida dell’orchestra di Padova, del coro Lirico Veneto e del Coro di voci bianche A.Li.VE. la bacchetta di Francesco Rosa. La regia è di Bepi Morassi, scene e costumi di Fabio Carpene.
Nuovo Rossini in stagione con Il turco in Italia: la produzione targata Teatro Sociale di Rovigo in coproduzione con i teatri di Novara, Rimini, Ravenna, Pisa, Jesi porterà in città Giuliana Gianfaldoni nel ruolo di Fiorilla, Maharram Huseynov come Selim, Giulio Mastrototaro in quella di Don Geronio, Bruno Taddia Prosdocimo, Antonio Garès Albazar e Francesca Cucuzza nella parte di Zaida. Il team creativo è guidato dal regista Roberto Catalano, reduce dal successo al 71°Wexford Festival Opera con La Tempesta di Fromental Halévy. In buca l’ Orchestra L. Cherubini di Ravenna, coro Lirico Veneto.
Ultimo titolo della stagione, il dittico Gianni Schicchi di Giacomo Puccini e Il segreto di Susanna di Ermanno Wolf-Ferrari. La produzione vede inseriti nel cast a fianco di artisti in carriera come Biagio Pizzuti, Matteo Mezzaro, Silvia Regazzo e Valeria Girardello, giovani allievi del conservatorio di Rovigo e giovani artisti selezionati da altri enti in un’ottica di scambio di valore e formazione diretta in palcoscenico tra diverse generazioni. La regia è di Anna Cuocolo, le scene di Giulio Magnetto e la direzione d’orchestra è di Elisabetta Maschio alla testa dell’orchestra Regionale Filarmonia Veneta e del conservatorio “Francesco Venezze”.
Ulteriori informazioni: https://www.comune.rovigo.it/teatrosociale/stagione_teatrale