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Milano, l’inatteso ritorno di Daniel Barenboim alla Scala. Dirigerà Mozart

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Mercoledì 15, giovedì 16 e sabato 18 febbraio il Teatro alla Scala riaccoglie sul podio Daniel Barenboim, “maestro scaligero” dal 2005 al 2011 e direttore musicale dal 2011 al 2014. Il concerto, parte della Stagione Sinfonica del Teatro, avrebbe dovuto vedere Daniel Harding dirigere la Filarmonica nelle Sinfonie n. 39, 40 e 41 di Mozart ed era praticamente già tutto esaurito: sono ancora disponibili alcuni posti isolati in fondo ai palchi. Harding è stato costretto a rinunciare per motivi familiari e la direzione artistica del teatro ha immediatamente verificato la disponibilità del Maestro Barenboim, che manterrà il programma invariato.

La Stagione Sinfonica
Il Teatro alla Scala accosta alle Stagioni di Opera e Balletto un’imponente attività concertistica. In campo sinfonico l’offerta include la Stagione Sinfonica del Teatro alla Scala (7 concerti replicati per tre serate da quest’anno aperti anche agli Under30), la Stagione della Filarmonica della Scala (10 concerti a data unica) e il ciclo di Orchestre Ospiti (4 concerti a data unica). In calendario anche 3 Concerti straordinari, 5 appuntamenti con i Grandi pianisti alla Scala e 7 Recital di canto. Grande successo riscuotono i Concerti da camera della domenica mattina, 11 appuntamenti sempre tutti esauriti con i professori scaligeri.

Il programma della Stagione Sinfonica 2022/2023, che ha suscitato forte interesse negli spettatori, vede un’importante partecipazione del Coro e un panorama di grandi direttori in cui si inseriscono i giovani Lorenzo Viotti e Timur Zangiev. Dopo l’apertura affidata a Daniele Gatti a novembre, e i concerti diretti da Riccardo Chailly a gennaio, il 15, 16  e 18 febbraio il repertorio si sposta sul XVIII secolo con il concerto di Daniel Barenboim che subentra a Daniel Harding impaginando le ultime tre sinfonie di Wolfgang Amadeus Mozart. Suggestivo il programma diretto da Lorenzo Viotti, che il 6, 8 e 10 marzo accosta il Concerto per violino di Erich Korngold con Marc Bouchkov a Tod und Verklärung di Richard Strauss. Secondo giovane direttore della Stagione è Timur Zangiev, che nel 2022 aveva mostrato straordinaria maturità nella sostituzione all’ultimo momento di Valery Gergiev ne La dama di picche meritando un concerto da titolare. Sui leggii il 27, 28 e 30 aprile le Sinfonie n. 5 di Pëtr Il’ič Čajkovskij e Dmitri Šostakovič. Concludono solennemente la Stagione – in simmetria con l’apertura mahleriana – due concerti dedicati a grandi affreschi sinfonici del ‘900: il 18, 19 e 20 maggio la Sinfonia n. 8 di Gustav Mahler per soli, Coro e Orchestra detta “dei mille” a causa del suo organico imponente. Riccardo Chailly dirige l’Orchestra e il Coro della Scala cui si aggiungono il Coro del Teatro La Fenice, il Coro di Voci bianche dell’Accademia e un impressionate cast di solisti composto da Marina Rebeka, Krassimira Stoyanova, Regula Mühlemann, Wiebke Lehmkuhl, Klaus Florian Vogt, André Schuen, Ain Anger. L’Ottava fu eseguita alla Scala una sola volta, sotto la direzione di Seiji Ozawa. L’11, 12, 14 infine Zubin Mehta dirige la Turangalîla-Symphonie di Messiaen con la partecipazione della pianista Yuja Wang.

Ulteriori informazioni: www.teatroallascala.org

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