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Il Verdi di Trieste apre la stagione con Manon Lescaut. Nel cast Lana Kos e Roberto Aronica

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Si comunica che, in conseguenza dell’astensione dal lavoro proclamata per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il personale delle Fondazioni lirico-sinfoniche dalle Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL e FIALS-CISAL in occasione delle “Prime” di ogni produzione, la prima rappresentazione dell’opera di inaugurazione della Stagione Lirica e di Balletto 2023-2024 del Teatro Verdi di Trieste, Manon Lescaut di Giacomo Puccini, programmata per giovedì 2 novembre 2023, non andrà in scena e verrà ripresa il giorno mercoledì 8 novembre 2023, alle ore 20.00. L’esecuzione delle altre recite programmate è confermata come da calendario, a partire dalla seconda rappresentazione di sabato 4 novembre, alle ore 16.00. Maggiori dettagli a questo link: https://www.teatroverdi-trieste.com/it/news/avviso-manon-lescaut/

Dopo le recenti Manon di Massenet torna al Verdi di Trieste il popolare romanzo settecentesco nell’interpretazione del trentenne Puccini in omaggio al suo Centenario, che verrà celebrato in tutto il mondo nel 2024. Con la bacchetta della direttrice Gianna Fratta, già assai stimata sul grande repertorio russo novecentesco nella scorsa stagione sinfonica, arriva dunque il lodatissimo allestimento del regista ginevrino Guy Montavon la cui prima a Monte-Carlo, impreziosita da Anna Netrebko nel ruolo, ha attirato la migliore critica europea. Nel cast il solido soprano croato Lana Kos e l’ottimo Roberto Aronica come des Grieux apriranno la stagione il 2 novembre con il teatro già esaurito da settimane

Un sontuoso allestimento senza tempo, dove si contrappongono con potenza visiva i fasti e le ricchezze iniziali alla tragedia e squallore finali, definito dalla migliore critica europea come un successo clamoroso, la direttrice Gianna Fratta potrà esibire il lungo percorso d’amore e dedizione per Puccini, a lei compositore sempre caro, a cui ha dedicato una costante ricerca esecutoria e che ha definito non solo come “il più grande operista” ma anche “immediato, carnale, molto vicino a me”. Dunque una visione, quella della Fratta, bene in armonia con l’immaginario del regista, tra i velluti, i cristalli e le luci narrative dello scenografo Hank Irwin Kittel, gli abiti sontuosi di Kristopher Kempf e tristi miserie, un contrasto emotivo disegnato da Montavon per il teatro di Erfurt, di cui è direttore generale e artistico, ma che ha ricevuto l’apice dell’attenzione internazionale nel riallestimento in Salle Gaveau a Monte-Carlo lo scorso anno.

Il cast vocale è guidato dalla croata Lana Kos, sin dal debutto a soli 17 anni nel difficilissimo ruolo della Regina della Notte, voce stimata e apprezzata in tutto il mondo, in alternanza con Alessandra Di Giorgio, giovane soprano lirico spinto con importanti collaborazioni internazionali. Due grandi tenori, avvezzi ai migliori palchi del globo, daranno corpo e voce allo sfortunato Cavaliere des Grieux: l’italiano Roberto Aronica e il turco Murat Karahan.

In generale tutto il cast mostra di mantenere immutata la filosofia artistica del Verdi di Trieste di alternare giovani di grande talento e già confermati da importanti istituzioni formative, come l’Accademia della Scala o As.li.Co, con grandi cantanti di incontrovertibile esperienza e solidità, come il grande basso Matteo Peirone in Geronte insieme al giovane messicano Fernando Cisneros in Lescaut, il fresco tenore Paolo Nevi come Edmondo e il veterano Nicola Pamio o ancora il giovane mezzo-soprano Magdalena Urbanowicz formatasi al Lirico Sperimentale di Spoleto nel ruolo del musico.

Il sovrintendente Giuliano Polo commenta così questo inizio di stagione già premiato dal tutto esaurito della prima rappresentazione, ma in corso di definizione proprio per il 2 novembre a causa delle trattative sindacali nazionali: “Il nostro teatro lavora ogni giorno per diventare sempre più il nostro salotto, il nostro club degli amanti della musica e della storia culturale di Trieste non solo per i cittadini ma anche per i tanti proprietari di seconde case dai territori limitrofi e per i turisti sempre più affezionati. Credo che la produzione che apre la nostra nuova stagione sia lo specchio di questa nostra seria determinazione, portando a Trieste e a Udine una tra le più lodate produzioni della scorsa stagione nata in Germania da un regista svizzero molto attivo nel territorio di lingua tedesca ed impreziosita da una delle bacchette italiane più interessanti della sua generazione, Gianna Fratta, con un cast veramente internazionale che dà luce ad una delle dive più amate della vicina Croazia, Lana Kos. Mentre tutte le date di Manon sono confermate, rimane invece il dubbio sulla prima che è altamente probabile verrà cancellata per i noti scioperi, che hanno già fatto saltare le prime di molte città italiane, quali ad esempio Torino, Napoli e Palermo. Speriamo di essere presto in grado di dare in merito comunicazioni più precise ai tanti cittadini che hanno già premiato la serata di gala di questa Manon.” Il direttore artistico Paolo Rodda chiosa così l’apertura del Verdi: “Sono felice di questa produzione che proprio in apertura di un anno chiave nella conferma della nostra identità artistica, conferma i trends virtuosi degli ultimi anni e sono certo che la qualità eccellente della nostra orchestra e coro, che hanno brillato senza tentennamenti nella stagione sinfonica, darà gran prova di sé anche su tutti i titoli del ’23 e ’24, a partire proprio da Manon”.

Manon Lescaut chiuderà il suo percorso il 18 novembre al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, mentre il Verdi di Trieste inaugurerà un nuovo cammino di narrazione della sua stagione oltre confine a Klagenfurt e a Lubiana. La campagna abbonamenti invece rimarrà aperta fino al 12 novembre.

Ulteriori informazioni: www.teatroverdi-trieste.com/it/

Photo: Alain Hanel

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