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Amartuvshin Enkhbat è Rigoletto al Comunale di Ferrara. Regia di Nucci, dirige Ciampa

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Rigoletto di Giuseppe Verdi è al Teatro Comunale di Ferrara venerdì 14 aprile, alle ore 20, e domenica 16 aprile alle ore 16. Va dunque in scena a Ferrara uno dei titoli più celebri della produzione verdiana, che con Il trovatore (1853) e La traviata (1853) forma la “trilogia popolare” del compositore. L’opera, su libretto di Francesco Maria Piave, tratta dal dramma Il re si diverte di Victor Hugo, debuttò nel 1851 al Teatro alla Fenice di Venezia.

La vicenda è ambientata a Mantova, nel sedicesimo secolo. Rigoletto, gobbo buffone di corte, ha una figlia, Gilda. L’uomo tenta di mantenere segreta la sua esistenza ai cortigiani, molti dei quali vorrebbero vendicarsi di lui per le sue beffe feroci. Gilda si è invaghita, credendolo un povero studente, del frivolo e incostante duca di Mantova, introdottosi furtivamente nella sua casa per farle una corte appassionata. I cortigiani del duca riescono a rapire Gilda e la conducono al palazzo, credendola però l’amante e non la figlia del buffone. La ragazza, sedotta dal duca, si dispera per la sua sorte; Rigoletto giura di vendicarne l’onta. Ingaggia quindi un sicario, Sparafucile. Ma all’ultimo momento Gilda, ancora innamorata del duca, si sostituisce a lui e cade pugnalata in sua vece.

Leo Nucci, interprete di riferimento di Rigoletto nel corso della sua straordinaria carriera, torna a confrontarsi con quest’opera in veste di regista: «Dopo averlo cantato sulla scena 550 volte in recite ufficiali più 89 prove generali pubbliche – ricorda il celebre baritono – questa volta provo a raccontarlo come se fossi davanti allo specchio, a me stesso». Come direttore d’orchestra vi sarà il maestro Francesco Ivan Ciampa, alla guida dell’Orchestra Filarmonica Italiana e del Coro del Teatro Municipale di Piacenza, preparato da Corrado Casati.

Il ruolo di Rigoletto è affidato ad Amartuvshin Enkhbat, già molto apprezzato in altri teatri di rilievo, si è distinto per la bellezza del timbro e l’accuratezza del fraseggio, che gli sono valsi la definizione di «baritono con voce d’altri tempi». Ad affiancarlo sarà la Gilda interpretata da Federica Guida, giovane soprano in ascesa già protagonista di produzioni alla Wiener Staatsoper, al Teatro alla Scala e al Teatro Massimo di Palermo, insieme al Duca di Mantova di Marco Ciaponi, tenore affermato a livello internazionale.
Nel cast ifigurano anche Christian Barone, Sparafucile, Rossana Rinaldi, Maddalena, Elena Borin, Giovanna, William Allione, Il conte di Monterone, Stefano Marchisio, Marullo, Marcello Nardis, Matteo Borsa, Juliusz Loranzi, Il Conte di Ceprano, Emanuela Sgarlata, La contessa di Ceprano, Agnes Sipos, un paggio e Lorenzo Sivelli, un usciere.
Rigoletto, una coproduzione Fondazione Teatri di Piacenza e Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, vede al lavoro, oltre al comparto ferrarese, la squadra tecnica del Teatro Municipale piacentino, che ha dato nuova vita a scenografie e attrezzeria, in un’ottica di riutilizzo dei materiali scenici.

Prima della Prima. Aspettando Rigoletto
Giovedì 13 aprile, ore 17, al Ridotto del Teatro Comunale il giornalista, critico musicale e produttore discografico Alberto Spano presenterà l’opera al pubblico. Interviene in collegamento un ospite d’eccezione, il regista Leo Nucci. Ingresso libero. L’incontro sarà trasmesso anche in streaming dal canale Facebook del teatro.
L’attività è realizzata grazie al contributo concesso alla Biblioteca della Fondazione Teatro Comunale dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura.

Biglietti da 63 fino a 15 euro, con tariffe dedicate per over 65 e under 30, gruppi classe a 9 euro. Info e vendite su www.teatrocomunaleferrara.it su Vivaticket e in biglietteria del Teatro Comunale di Ferrara (Corso Martiri della Libertà 21).

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