Venerdì 21 aprile alle 20.30 (turno A), per la Stagione lirica e di balletto 2023 del Teatro Lirico di Cagliari, va in scena il terzo appuntamento con l’opera: Andrea Chénier, dramma d’ambiente storico in quattro quadri su libretto di Luigi Illica, tratto dal romanzo omonimo di François-Joseph Méry, e musica di Umberto Giordano, assente da Cagliari da quindici anni (l’ultima edizione risale al 2008).
L’allestimento, del febbraio 2019, è una coproduzione fra Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Fondazione Ravenna Manifestazioni, Fondazione Teatro Regio di Parma, Opéra de Toulon, ed è firmato, per la regia, da Nicola Berloffa, artista tra i più promettenti della sua generazione che ha già lavorato a Cagliari (Orfeo ed Euridice, 2021) e che trova una personale e moderna cifra stilistica, senza tradire l’inevitabile epoca storica del libretto. Le scene sono di Justin Arienti, i costumi di Edoardo Russo (che si avvale come costumista collaboratore di Marco Nateri), le luci di Valerio Tiberi e la coreografia di Luigia Frattaroli.
L’Orchestra e il Coro del Teatro Lirico di Cagliari sono diretti da Donato Renzetti, apprezzata ed ormai abituale presenza nelle stagioni cagliaritane. Il maestro del coro è Giovanni Andreoli.
I due cast d’interpreti che si alternano nelle recite sono composti da: Mikheil Sheshaberidze (21-23-26-28-30) al suo debutto nel ruolo/Konstantin Kipiani (22-27-29) (Andrea Chénier), Devid Cecconi (21-23-26-28-30)/Badral Chuluunbaatar (22-27-29) (Carlo Gérard), Oksana Dyka (21-23-26-28-30)/Irina Churilova (22-27-29) (Maddalena di Coigny), Cristina Melis (La mulatta Bersi), Valentina Coletti (La contessa di Coigny), Antonella Colaianni (Madelon), Petar Naydenov (Roucher), Viktor Shevchenko (Il romanziere Pietro Fléville/Fouquier Tinville), Luciano Roberti (Il sanculotto Mathieu), Mario Bolognesi (Un “Incredibile”), Orlando Polidoro (L’Abate), Alessandro Frabotta (Schmidt/Il maestro di casa), Alessandro Carta (Dumas).
Il 28 marzo 1896, al Teatro alla Scala di Milano, va in scena, con enorme successo, la prima rappresentazione di Andrea Chénier che Umberto Giordano compone su libretto di Luigi Illica che, a sua volta, si rifà al romanzo omonimo del 1850 di François-Joseph Méry. L’argomento dell’opera racconta gli ultimi anni di André Chénier, poeta francese che s’ispira nei suoi versi alla poesia classica e all’Ellenismo e che, durante il periodo del Terrore, viene accusato di “cospirazione e crimini contro lo stato” e condannato alla ghigliottina, nonostante sia da sempre vicino agli ideali rivoluzionari, anche se ne denuncia coraggiosamente gli eccessi nei suoi scritti. L’opera, però, è anche un grande affresco musicale di un periodo storico, quello della Rivoluzione francese, affascinante e denso di spiriti di libertà ed uguaglianza che, Napoleone prima e il Congresso di Vienna dopo, ben presto deludono e spazzano via. La fortuna e il successo di pubblico che, da sempre, accompagnano il capolavoro musicale di Giordano, interessa anche il cinema d’autore: Jonathan Demme nel 1993 utilizza l’aria “La mamma morta”, cantata da Maria Callas, per una delle scene più intense del film Philadelphia. Carattere sanguigno, temperamento esuberante, enfasi lirica, ma anche sottigliezze e raffinatezze musicali fanno di Andrea Chénier un caposaldo del verismo, unanimemente riconosciuto e apprezzato dal pubblico e, seppur solo di recente, dalla critica.
Andrea Chénier viene replicata: sabato 22 aprile alle 19 (turno G); domenica 23 aprile alle 17 (turno D); mercoledì 26 aprile alle 20.30 (turno B); giovedì 27 aprile alle 19 (turno F); venerdì 28 aprile alle 20.30 (turno C); sabato 29 aprile alle 17 (turno I); domenica 30 aprile alle 17 (turno E).
Le due recite per le scuole che prevedono l’esecuzione in forma ridotta dell’opera della durata complessiva di 60 minuti circa, sono: martedì 2 maggio e mercoledì 3 maggio alle 11. Nel ruolo di narratore si esibisce l’attore cagliaritano Simeone Latini.
Ulteriori informazioni: www.teatroliricodicagliari.it