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Su Rai5, la Turandot dall’Opera di Roma allestita dal discusso Ai Weiwei. Dirige Lyniv

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Segna il debutto all’opera di Ai Weiwei, uno dei più celebri e controversi artisti del panorama contemporaneo, la Turandot di Giacomo Puccini in scena al Teatro dell’Opera di Roma, che Rai Cultura propone in prima TV su Rai5 giovedì 24 marzo alle ore 21.15. Lo spettacolo, diretto dall’ucraina Oksana Lyniv, è registrato il giorno della prima rappresentazione e trasmesso in differita, nella serata di Rai5 tradizionalmente dedicata all’opera.

Figlio del poeta Ai Qing arrestato in Cina perché ritenuto rivoluzionario, Ai Weiwei stesso è stato arrestato dal governo cinese nel 2011. Attualmente vive in una sorta di esilio a Berlino, è attivista per i diritti umani, espone le sue opere nei principali centri d’arte contemporanea del mondo e ha recentemente pubblicato un libro di memorie intitolato “1000 anni di gioie e di dolori”. Weiwei è uno dei più controversi e provocatori artisti odierni e con le sue mostre e le sue installazioni divide puntualmente la critica d’arte. Nel marzo 2020, a inizio pandemia, ha fatto discutere un suo post di cattivo gusto su Instagram, in cui scriveva che “Il coronavirus è come la pasta, i cinesi l’hanno inventato ma gli italiani lo diffonderanno in tutto il mondo”, attirandosi l’indignazione di molti esponenti dell’arte e della cultura (qui l’articolo di Connessi all’Opera).

Weiwei ha scelto di mettere in scena Turandot perché negli anni della gioventù lavorò come comparsa proprio nell’opera di Puccini messa in scena al Metropolitan di New York da Franco Zeffirelli. Nelle sue intenzioni questa deve essere la sua prima e unica esperienza operistica. Per la nuova produzione dell’opera in scena al Costanzi di Roma Ai Weiwei cura regia, scene, costumi e video, che mostrano immagini di manifestanti e rifugiati, con il pensiero alle grandi tragedie del mondo di oggi.

Sul podio è impegnata l’ucraina Oksana Lyniv, balzata agli onori delle cronache per essere stata la prima donna a dirigere al Festival wagneriano di Bayreuth, e la prima donna a essere nominata direttrice musicale di una fondazione lirico-sinfonica italiana, il Teatro Comunale di Bologna. Recentemente Lyniv si è fatta portabandiera nel mondo musicale internazionale contro la guerra scoppiata nel suo Paese. Protagonista dello spettacolo è un’altra musicista ucraina: Oksana Dyka, impegnata nel ruolo della Principessa Turandot. Accanto a lei il tenore americano Michael Fabiano come Calaf, Francesca Dotto come Liù, Antonio Di Matteo nei panni di Timur, Alessio Verna, Enrico Iviglia e Pietro Picone rispettivamente come Ping, Pang e Pong, e Rodrigo Ortiz nella parte dell’Imperatore Altoum.
L’opera di Puccini è presentata nella versione originale, quindi incompiuta. La regia televisiva è di Claudia De Toma.

Photo: Fabrizio Sansoni

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