Su Rai5, in prima serata, il “Don Carlo” inaugurale del San Carlo di Napoli
La Fondazione Teatro di San Carlo in accordo con il Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano e il Sindaco Gaetano Manfredi, anche in qualità di presidente della Fondazione, ha comunicato l’annullamento dell’opera inaugurale Don Carlo prevista per il 26 novembre in segno di lutto per la tragedia che ha colpito l’isola di Ischia. Il teatro è rimasto chiuso per lasciare spazio al silenzio e al rispetto per chi ha subito una grave perdita, in segno di vicinanza e conforto.
Si alzerà sabato 26 novembre il sipario sulla Stagione 2022/2023 del Teatro di San Carlo con il Don Carlo di Giuseppe Verdi, firmato per la regia da Claus Guth e diretto da Juraj Valčuha, alla guida di Orchestra e Coro del Lirico di Napoli. Lo spettacolo sarà trasmesso in diretta-differita su Rai5 alle ore 21.15 dello stesso giorno.
Il nuovo allestimento del titolo verdiano, nella rara versione in cinque atti, avrà le scene di Etienne Pluss e i costumi di Petra Reinhardt. Le luci sono di Olaf Freese mentre il video è di Roland Horvath con la drammaturgia di Yvonne Gebauer.
Nel cast, Michele Pertusi sarà Filippo II, Matthew Polenzani, che per la prima volta interpreta la versione italiana del titolo verdiano, sarà impegnato nel ruolo del protagonista Don Carlo, nei panni di Rodrigo ci saranno Ludovic Tézier (26, 29 novembre e 1, 3 dicembre) e Ernesto Petti (6 dicembre). Ailyn Perez debutta nel ruolo di Elisabetta di Valois ed Elīna Garanča, sarà impegnata nel ruolo della Principessa Eboli. Alexander Tsymbalyuk sarà Il Grande Inquisitore. Maestro del Coro José Luis Basso.
Dramma lirico su libretto originale in francese di François-Joseph Méry e Camille Du Locle, ispirato alla tragedia in cinque atti Don Carlos, Infant von Spanien di Friedrich Schiller, l’originale francese dal titolo Don Carlos fu rappresentato a Parigi lʼ11 marzo 1867, ed è la partitura più lunga e complessa di Verdi. Gli studiosi hanno individuato addirittura sette versioni di cui cinque principali: 1) Quella usata durante le prove iniziate nel 1866, ancora senza balletto, e contenente otto brani tagliati in vista della prima rappresentazione e, successivamente, della seconda; 2) Don Carlos in cinque atti con balletto, eseguito allʼOpéra lʼ11 marzo 1867; 3) Don Carlo elaborato per il San Carlo di Napoli nel 1872, con traduzione italiana di Achille De Lauzières e Angelo Zanardini, identico alla seconda rappresentazione parigina con sostanziali modifiche del duetto Filippo-Posa nel secondo atto, e di quello finale di Carlo ed Elisabetta; 4) Versione in quattro atti, con il taglio integrale del primo atto e del balletto e poderosi rifacimenti, rappresentata alla Scala il 10 gennaio 1884. È la versione più comunemente eseguita oggi; 5) Don Carlo rappresentato a Modena il 29 dicembre 1886, senza balletto ma con il reintegro del primo atto e con tutte le modifiche dellʼ1884. È quest’ultima la versione che ascoltiamo in questa edizione napoletana.
“Nella mia idea di Don Carlo – afferma il regista Claus Guth, al suo debutto al Lirico di Napoli – ho focalizzato la mia attenzione sul personaggio principale, seguendo la sua prospettiva. Don Carlo è un personaggio fragile, incapace di far fronte a ciò che la società esige da lui. È un sognatore, più vicino al mondo della fantasia che alla realtà. È e rimane intrappolato nello stesso spazio e questa prigionia descrive la sua condizione nel mondo. Non riesce a trovare una collocazione nel cosmo in cui è nato, sembra essere al posto sbagliato: il padre lo rifiuta e la donna che ama diventa sua madre dopo aver sposato Filippo II. Anche Rodrigo, l’unico amico che sembra avere, lo strumentalizza per i suoi scopi. Tutto questo crea in lui una visione oscura del mondo, simile a una prigione. Con lo svolgersi dei cinque atti, sempre più i personaggi si rivelano nella loro stessa disperazione e solitudine”.
Don Carlo di Giuseppe Verdi torna sul palcoscenico del Lirico di Napoli 21 anni dopo la sua ultima rappresentazione.
Completano il cast Giorgi Manoshvili (Un frate), Cassandre Berthon (Tebaldo), Luigi Strazzullo (Il conte di Lerma), Massimo Sirigu (Un araldo reale), Maria Sardaryan ( Una voce dal cielo), Takaki Kurihara (Primo Deputato), Lorenzo Mazzucchelli (Secondo Deputato), Giuseppe Todisco (Terzo Deputato), Ignas Melnikas (Quarto Deputato), Giovanni Impagliazzo (Quinto Deputato), Rocco Cavalluzzi (Sesto Deputato).
Ulteriori informazioni: www.teatrosancarlo.it
Photo Luciano Romano