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Milano, VoceAllOpera apre la stagione allo Spazio Teatro 89 con Dido and Æneas

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VoceAllOpera aprirà la Stagione Lirica 2022 con l’opera barocca Dido and Æneas di Henry  Purcell sabato 12 marzo 2022, ore 20:00 presso lo Spazio Teatro 89 (Via F.lli Zoia 89) di Milano. Questa sarà la prima produzione dopo due anni dall’ultimo spettacolo portato in scena, a seguito di un lungo periodo di inattività imposto dalla pandemia. Per la prima volta la Stagione sarà inaugurata con una Produzione Ospite, realizzata dalla compagnia OperAperta di Milano, un’associazione che dà ai giovanissimi artisti la possibilità di studiare e portare a termine una produzione in un processo di creazione che segue diverse fasi di lavoro.

Gianmaria Aliverta, presidente di VoceAllOpera, ha scelto di inaugurare la stagione con un team artistico emergente per dare spazio a tutti quei giovani a cui la pandemia ha tolto tutto, anche uno spiraglio di futuro lavorativo nell’ambito lirico, osando più di quanto già fatto in questi dieci anni di vita di VoceAllOpera. “Con questa prima “produzione ospite” – spiega Aliverta – vorremmo porci nel panorama sia come scopritori di artisti debuttanti, sia come ente catalizzatore di tutte quelle giovanissime realtà milanesi volenterose ma prive di in palcoscenico dove poter “dar Voce” alla creatività”.

Il cast di questa produzione è formato da giovani promesse vocali, alcune delle quali al loro debutto: Dido sarà impersonata da Ester Covini, Belinda da Clara Schneider, la seconda donna da Francesca Cavagna, Æneas da Marco Pampuro, la Maga da Camila Salazar Zender, la Prima Strega da Eudossia Drei, la Seconda Strega da Alessandra Normano, il Marinaio da Sebastiano Cicciarella. Lighting Designer Silvia Vacca, Maestro Collaboratore Claudio Capretti, Gruppo Vocale Chanson d’Aube diretto dal M° Alberto Odone. Maxine Gloria Rizzotto (direttrice d’orchestra e clavicembalista), Francesca Donati (scenografa e costumista), Iván Ruge (regista).

La regia di Dido and Æneas è affidata a Iván Ruge: “L’ambientazione che ho scelto prende spunto dal possibile primo luogo di rappresentazione dell’opera. Ci troviamo in un generico orfanotrofio all’interno del quale l’innocenza, la violenza, le droghe e il sesso convivono e si pongono come condizioni di possibilità del destino delle sei donne vittime che si trovano al centro di questo spettacolo. La cifra è quella di una presa di posizione politica che cerca di tenere viva la consapevolezza critica nei confronti di un problema che assilla l’esistenza di milioni di donne attraverso il racconto di una storia che, servendosi di elementi simbolici, persegue l’intento di porre lo spettatore-testimone di fronte ad una realtà quotidiana e spietata”.

Dare sempre più spazio ai giovani esecutori, riqualificare le periferie e rendere l’opera un genere fruibile da parte di un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo, saranno il fil-rouge anche delle prossime produzioni, di cui il presidente Aliverta dà alcune anticipazioni: ”Proseguiremo il 22 aprile prossimo con una produzione firmata VoceAllOpera di Barbiere di Siviglia di Rossini che vedrà protagonisti i vincitori del Concorso di canto e di Regia dedicato a Giancarlo Aliverta tenutosi lo scorso 7 novembre 2021”. La Stagione lirica di VoceAllOpera è resa possibile grazie alla sinergia con Spazio Teatro 89 e Fondo Morosini.

Ulteriori informazioni: www.voceallopera.com

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