Il ciclo delle Orchestre ospiti, aperto lo scorso 19 novembre da Antonio Pappano con l’Orchestra di Santa Cecilia e Lisa Batiashvili, prosegue sabato 3 dicembre con un altro appuntamento: John Eliot Gardiner torna, alla testa del Monteverdi Choir e degli English Baroque Soloists con cui aveva conquistato la Scala nel 2019 con Semele di Händel in forma di concerto, per eseguire le parti I, II e III del Weihnachtsoratorium BWV 248 di Johann Sebastian Bach. Un’autentica esplosione di gioia in attesa del Natale, aperta dal trionfante coro Jauchzet, frohlocket, auf, preiset die Tage e costellata di arie e cori traboccanti d’invenzione. L’Oratorio di Natale mancava dalla programmazione del Teatro alla Scala dal 22 gennaio 1945, quando fu eseguito dai Complessi della Scala diretti da Rolf Rapp al Teatro Lirico (la sede storica era inagibile a causa degli eventi bellici). Si trattava della prima esecuzione in Italia.
In occasione del ritorno del capolavoro bachiano al Piermarini, il Teatro alla Scala e gli Amici della Scala organizzano per venerdì 2 dicembre alle ore 18 nel Ridotto dei Palchi l’incontro pubblico “La voce di Bach – Aspettando l’Oratorio di Natale” con lo stesso Sir John Eliot Gardiner, che oltre a essere uno dei maggiori interpreti di questo repertorio è autore del volume “Bach: Music in the Castle of Heaven” (2013; trad. it. Einaudi 2015), e il consulente scientifico del Teatro, Raffaele Mellace, autore di una nuova monografia dedicata al complesso della musica vocale bachiana (“La voce di Bach. Passioni, Oratori, Messe, Mottetti, Magnificat”, Carocci 2022), e già Premio C.M. Martini per un precedente volume sulle cantate di Bach.
Il ciclo di concerti di orchestre ospiti italiane e straniere prevede quattro appuntamenti con altrettanti grandi direttori tra novembre 2022 e giugno 2023. Dopo il concerto diretto da Antonio Pappano alla testa dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia lo scorso 19 novembre e il Weihnachtsoratorium si passa al 25 maggio con il programma giustamente mahleriano diretto da Daniele Gatti con la Gustav Mahler Jugendorchester, l’eccellente orchestra giovanile fondata nel 1987 da Claudio Abbado in cui si sono formati molti musicisti che oggi fanno parte delle più blasonate compagini europee: sui leggii l’Adagio dalla Sinfonia n° 10 e la Sinfonia n° 1 “Titan”. Concludono il ciclo il 20 giugno i Wiener Philharmoniker nella replica milanese dei concerti che nei due giorni precedenti segnano il ritorno al Musikverein di Riccardo Chailly. Il programma, interamente dedicato a Richard Strauss, include i poemi sinfonici Don Juan e Ein Heledenleben oltre a pagine dalle opere Guntram e Feuersnot.
Ulteriori informazioni: www.teatroallascala.org