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Festival Verdi: al Regio di Parma, la Messa da Requiem diretta da Michele Mariotti

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Michele Mariotti torna al Festival Verdi venerdì 23 e venerdì 30 settembre 2022, ore 20.00, al Teatro Regio di Parma, per dirigere la Messa da Requiem nell’edizione critica a cura di David Rosen, the University of Chicago Press, Chicago e Casa Ricordi, Milano, sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e del Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani. Solisti il soprano Marina Rebeka (al debutto nella Messa da Requiem e per la prima volta al Teatro Regio di Parma e al Festival Verdi), il mezzosoprano Varduhi Abrahamyan (per la prima volta al Teatro Regio di Parma e al Festival Verdi), il tenore Stefan Pop, il basso Riccardo Zanellato.

Composizione sontuosa, monumentale, composta nel periodo di raccoglimento e di allontanamento dal genere operistico che seguì il successo di Aida, la Messa da Requiem nasce da un’occasione precisa: la scomparsa di Alessandro Manzoni, a cui l’opera è dedicata. “La Messa da Requiem fu per Verdi il riscatto del fallito progetto della Messa per Rossini a più mani da lui proposta meno di cinque anni prima – spiega Giuseppe Martini. “I tempi erano maturi oltretutto perché Verdi potesse riaffacciarsi da compositore del Risorgimento a compositore della nuova Italia, fresco il successo di Aida, a cui mancava solo l’investitura di una grande opera sacra”. E, infatti, subito dopo il suo debutto, che ebbe luogo il 22 maggio 1874, a un anno esatto dalla morte di Manzoni, la Messa divenne uno dei grandi biglietti da visita di Verdi in Europa, diretta dallo stesso compositore a Parigi, Londra, Vienna e Colonia.

“Ho diretto il mio primo Requiem di Verdi nel 2013, a Bologna – racconta Michele Mariotti. “Poi l’ho affrontato a Dublino, a Tenerife e con l’Orchestra Rai. In dieci anni succedono tante cose […]. A cambiare è la nostra sensibilità, il modo di porsi le domande. E di conseguenza cambiano le risposte, sempre provvisorie. Ora ci troviamo in tempo di guerra. E stavolta, studiando di nuovo la partitura, ho avuto una scossa diversa rispetto al passato. Ho iniziato a considerare il Requiem come un racconto in flash back, come una rievocazione a ritroso delle umane debolezze”.

A metà tra melodramma sacro e musica sacra propriamente detta, la Messa da Requiem riflette la spiritualità del compositore e quella dialettica tra sacro e profano che emerge in tutta la sua opera, ma le cui convinzioni più intime restano un mistero. “Il Dio di Verdi – prosegue Michele Mariotti “è senz’altro un Dio terribile, che si offende quando l’uomo pretende di avere da lui delle risposte certe. Ma è anche un Dio che risponde con il Bello, di fronte al quale l’uomo accetta la sua situazione di impotenza. E nel fare questo accetta anche il dolore e il male come parti integranti della vita”. Dovremmo uscire dall’ascolto della Messa da Requiem “come Giobbe, che capisce la sua condizione umana, accetta questo rapporto dialettico ma schiacciante con Dio, lo accetta e allo stesso tempo vi si ribella. Ed è proprio ciò che ci invita a fare Verdi”.

La recita di venerdì 23 settembre sarà trasmessa su Rai Radio3 alle ore 20.00.

Ulteriori informazioni: www.teatroregioparma.it/en/festival-verdi-2022

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