E al Teatro Sociale di Como va in scena la Traviata transgender

Venerdì 9 alle ore 20.00 e domenica 11 dicembre alle ore 15.30, va in scena al Teatro Sociale di Como La traviata con la regia del team vincitore del bando di OperaLombardia.

OperaLombardia, infatti, ha indetto nel 2021 un concorso internazionale di regia per under35 dedicato al terzo titolo della trilogia popolare di Giuseppe Verdi. Il bando, rivolto a un team creativo under35 di cittadinanza europea, ha visto la partecipazione di 50 progetti provenienti da tutta Europa, valutati da una Commissione internazionale, composta da Umberto Angelini (Sovrintendente e Direttore artistico, Fondazione Teatro Grande di Brescia), Andrea Cigni (Sovrintendente e Direttore artistico, Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli di Cremona), Barbara Minghetti (Direttrice della programmazione, Teatro Sociale di Como/AsLiCo), Julia Lagahuzère (Co-founder e General Director, Opera for Peace) e Tommaso Lagattolla (Scenografo e costumista). Vincitore è stato il progetto del giovanissimo TEAM DUPHOL’S, composto da Luca Baracchini – regia, Francesca Sgariboldi – scene, Donato Didonna – costumi, Gianni Bertoli – luci.

In questa coproduzione dei Teatri di OperaLombardia e Fondazione Rete Lirica delle Marche dirigerà il cast, il Coro OperaLombardia e l’orchestra de I Pomeriggi Musicali un altrettanto giovane maestro, Enrico Lombardi, che il pubblico del Sociale ha già conosciuto con La Cenerentola di Rossini del progetto “Opera domani”. Il cast vede impegnate Francesca Sassu (9/12) e Cristin Arsenova (11/12) nel ruolo di Violetta, in quello di Alfredo figurano Valerio Borgioni (9/12) e Vincenzo Spinelli (11/12), mentre la parte di Giorgio Germont è sostenuta da Vincenzo Nizzardo. La locandina è completata da Reut Ventorero, Flora Bervoix, Sharon Zhai, Annina, Alfonso Michele Ciulla, il barone Douphol, Lodovico Filippo Ravizza, il marchese d’Obigny, e Nicola Ciancio, il dottor Grenvil.

Il team creativo ha pensato per questa Traviata a una tragedia dell’intimità che ha al centro una protagonista incapace – lei per prima – di accettare se stessa e la sua storia. Nel passato di Violetta c’è una scelta di genere, un atto di auto-determinazione che ha portato con sé anche il senso di colpa per la propria doppia natura, interiorizzazione del giudizio esterno e della sua paura. La vittima arriva a comprendere e, infine, condividere, il pregiudizio che l’accompagna e per una transgender, splendida e persa in un popoloso deserto, non c’è che il sesso e il suo ricco mercato. Alla complessità psicologica della protagonista si contrappone – e inevitabilmente attrae – la superficiale inesperienza di Alfredo, un ragazzo più giovane e dal background ben agiato. Questa coppia stranamente assortita si muove in un mondo di elitari conformati e quasi anonimi, ben più interessati alla maligna bizzarria della vicenda che alla reale sorte dei diretti interessati. La scelta di attualizzare l’opera è data dalle indicazioni dello stesso Verdi, che considerava Traviata un soggetto che si spinge al limite della moralità, affermando la necessità di fare della Traviata “un soggetto dell’epoca” per colui che vi assiste.

Fu proprio per questo motivo che la prima rappresentazione, che avvenne al Teatro La Fenice di Venezia il 6 marzo 1853, fu un flop e finì sotto la lente della censura. Come allora Verdi scelse Violetta prostituta per creare scandalo, in chiave contemporanea Baracchini sceglie Violetta transgender per rinnovare l’attenzione su un tema delicato, su cui si può discutere e confrontarsi.

Open – L’opera accessibile
Il progetto OPEN, nato presso la Fondazione del Teatro Grande di Brescia nel 2017 grazie al coordinamento della Prof.ssa Elena Di Giovanni dell’Università degli Studi di Macerata, ha come obiettivo quello di avvicinare i disabili sensoriali (visivi e uditivi) alle attività di spettacolo e al teatro attraverso l’utilizzo di audiodescrizioni, itinerari multisensoriali e materiali di approfondimento che siano di ausilio per la comprensione delle rappresentazioni. Sulla base dell’importante esperienza maturata a Brescia, a partire da quest’anno alcuni teatri del Circuito Opera Lombardia accoglieranno il progetto OPEN, tra cui il Teatro Sociale di Como in occasione delle rappresentazioni della Traviata. Venerdì 9 dicembre dalle 17.30, infatti, si terrà un percorso multisensoriale alla scoperta dell’opera; a seguire, alle ore 20.00, andrà in scena lo spettacolo con audio descrizione e sovratitoli in italiano.

Il Teatro Sociale continua inoltre la rassegna di incontri di approfondimento dedicati all’opera, in programma alla domenica mattina in Sala Bianca. Domenica 4 dicembre, alle ore 11.00, ad ingresso libero, nell’Aspettando… Traviata il musicologo Fabio Sartorelli dialogherà con il regista Luca Baracchini che racconterà le scelte registiche di questa produzione.

Ulteriori informazioni: www.teatrosocialecomo.it

Photo: Studio B12 Giampaolo Guarne