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Domenica all’opera su Rai5: omaggio a Milva con “I 7 peccati capitali” di Brecht-Weill

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A un anno dalla scomparsa, Rai Cultura rende omaggio a Milva con I sette peccati capitali, balletto con canto da Brecht su musiche di Kurt Weill dirette da Ferruccio Scaglia, in onda domenica 24 aprile alle ore 10.00 su Rai 5. Nel cast, oltre ai ballerini guidati da Alfredo Raino, Milva, Taina Beryl, Carlo Gaifa, Ernesto Gavazzi, Gastone Sarti e Leonardo Monreale. Coreografie di Ugo Dell’Ara, regia di Vito Molinari.

Ballet chanté, balletto satirico con canto formato da un prologo, sette parti e un epilogo, Die sieben Todsünden (I sette peccati capitali) fu composto da Kurt Weill negli anni dell’ascesa del nazismo su libretto di Bertolt Brecht; la sua prima mondiale si ebbe a Parigi, al Théâtre des Champs-Elysées, il 23 giugno 1933, con regia e coreografie di George Balanchine e scene di Caspar Neher, compagno di studi e sodale di Brecht. Ultima collaborazione tra Weill e il drammaturgo e poeta nativo di Augusta, entrambi in esilio, basata su di un linguaggio volutamente ironico e amaro, sottintende una critica sociale feroce del capitalismo. Protagoniste sono le due sorelle Anna (o, forse, sarebbe più corretto dire due facce diverse dello stesso personaggio, Anna I, incarnazione della razionalità e dello spirito pratico, e Anna II, il lato maggiormente istintuale e passionale), che intraprendono un viaggio attraverso le grandi città degli States (Memphis, Los Angeles, Philadelphia, Boston, Baltimora, San Francisco) per raccogliere sufficiente denaro per poter così costruire una casa in Louisiana, sul Mississippi. E così, in una vera e propria apocalisse dei valori borghesi, non disdegnando la prostituzione e la questua, si imbattono via via nei sette vizi capitali: accidia, superbia, ira, gola, lussuria, avarizia, invidia. In passato, Die sieben Todsünden è stata interpretata, oltre che da Milva, da cantanti del calibro di Anja Silja, Brigitte Fassbaender, Anne Sofie von Otter, Ute Lemper, solo per menzionare le più note. (Stefano Balbiani)

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