Domenica 3 aprile alle ore 10.00 va in onda su Rai5 la storica produzione Rai della commedia lirica I due timidi di Nino Rota. L’opera è proposta nell’adattamento televisivo trasmesso nel 1957 su libretto di Suso Cecchi d’Amico con la direzione musicale di Ettore Gracis, di cui ricorre il 30° anniversario della scomparsa. Nel cast, Leonardo Monreale, Bruna Rizzoli, Alvinio Misciano, Giuseppina Salvi. La regia tv è di Vito Molinari.
I due timidi è un atto unico esile e gradevole, estraneo a rovelli metalinguistici. L’operina nasce nel 1949 su commissione della Rai come lavoro radiofonico. Composta su libretto di Suso Cecchi d’Amico, partecipa al Prix Italia del 1950 e viene rappresentata per la prima volta in forma scenica a Londra nel 1952. Ambientata nel cortile di un grande caseggiato di periferia, questa “commedia lirica” racconta la vicenda di Raimondo e Mariuccia, due innamorati che non hanno il coraggio di dichiarare un sentimento che entrambi credono non ricambiato. Una storia d’amore destinata a concludersi prima ancora di nascere. Rota conferma in questo lavoro facilità inventiva e leggerezza di tocco nell’ambito di una scrittura tradizionale. Scorrono in rassegna numerosi rimandi: da Verdi a Puccini, a Mascagni, alla canzone nazional-popolare degli anni Quaranta. Non c’è che l’imbarazzo della scelta. Con l’avvertenza che, di tanto in tanto, fanno capolino pure gli spunti del Rota cinematografico. Che resta, piaccia o no, il Rota più autentico e originale. La mano che componeva per La strada, Otto e mezzo, Il Padrino e Amarcord, non era infatti meno nobile e rigorosa di quella dell’operista, dell’autore delle Variazioni e fuga sul nome di Bach, o della Messa breve per coro e organo. (Roberto Mori)