Un premio nel nome di Toti Dal Monte, una delle più grandi cantanti liriche del Novecento, ma anche un itinerario che valorizzi la terra del celebre soprano e le sue eccellenze. È il cuore del progetto Premio Toti Dal Monte ideato dal direttore artistico dell’Associazione Lirica Trevigiana, Giuseppe Aiello, e che intende dare avvio a un appuntamento da ripetersi annualmente in ricordo della grande cantante Antonietta Meneghel (vero nome di Toti Dal Monte). Il premio – alla sua prima edizione – sarà assegnato quest’anno al soprano Marina Rebeka, nell’ambito di una serata di gala in calendario domenica 12 settembre 2021 alle ore 20,30 al Teatro Mario Del Monaco di Treviso. Il concerto, presentato dalla giornalista Melania Petriello, vedrà la presenza della Venice Chamber Orchestra diretta da Speranza Scappucci (per biglietti e informazioni, 347 5736783).
Il premio è stato assegnato da una prestigiosa giuria presieduta dal sindaco di Pieve di Soligo Stefano Soldan e composta da sovrintendenti e direttori artistici di fondazioni lirico sinfoniche, critici musicali e musicisti:
Delegato Regione Veneto
Chiara Casarin, delegato Provincia di Treviso
Lavinia Colonna Preti, assessore alla Cultura e Turismo di Treviso
Alessandro Mormile, musicologo, giornalista e critico musicale
Roberto Mori, giornalista, critico musicale e direttore di Connessi all’Opera
Danilo Boaretto, critico musicale e direttore OperaClick
Susanna Toffaloni, editore e press manager
Fabio Larovere, giornalista e critico musicale
Vincenzo Scalera, maestro accompagnatore
Nicola Pardini, maestro accompagnatore
Umberto Fanni, direttore generale Royal Opera House Muscat
Cecilia Gasdia, sovrintendente della Fondazione Arena
Giuseppe Morassi, regista e direttore di produzione del Teatro Stabile del Veneto
Giuliano Libero Scalisi, musicologo e responsabile dei Gruppi artistici del Teatro San Carlo di Napoli
Alfredo Esposito, responsabile del Programma strategico del Comune di Firenze
Questa la motivazione del premio: “Marina Rebeka, soprano di luminosa carriera internazionale, a partire dal suo debutto al Festival di Salisburgo nel 2009, sotto la direzione di Riccardo Muti, è stata chiamata a esibirsi nei più prestigiosi teatri d’opera e sale da concerto in tutto il mondo. Dotata di una voce preziosa, ricca di armonici nei centri e al contempo svettante in acuto, con una solida coloratura, vanta un repertorio che spazia dal Belcanto a Verdi e Puccini. La squisita sensibilità di interprete, unita a una spiccata comunicativa, ne fanno un soprano di riferimento del panorama operistico contemporaneo”.
“L’intento – spiega il direttore artistico Giuseppe Aiello – è quello di tenere viva la memoria di Toti dal Monte attraverso un premio da consegnare ad un soprano che si sia distinto nel suo repertorio e allo stesso tempo di celebrare il prestigioso riconoscimento delle Colline del Prosecco quale Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO esaltandone la bellezza del territorio e l’eccellenza dei prodotti della terra veneta. La parte enogastronomica è sviluppata illustrando in particolare le ricette e i piatti che Toti dal Monte prediligeva al ristorante “Da Lino” di Solighetto: il grande soprano coltivò sempre la passione per il buon cibo e fu infatti tra i fondatori dell’Accademia Italiana della Cucina nel 1953”.
Il progetto prevede il coinvolgimento di un gruppo di giornalisti che saranno condotti in un educational alla scoperta delle eccellenze culturali ed enogastronomiche del territorio trevigiano, nonché dei luoghi legati alla vita e all’arte del soprano: Villa Foscarini Rossi a Strà, col museo della calzatura; villa Toti Dal Monte a Barbisano di Pieve di Soligo; Valdobbiadene con le sue cantine; l’Abbazia Cistercense di Santa Maria di Follina; il centro storico di Treviso.
Aprire la casa di Toti dal Monte al pubblico significa rendere visitabili gli spazi in cui il celebre soprano si ritirò e per lungo tempo ospitò e accolse star e persone comuni, amici e collaboratori. Villa Toti è ancora perfettamente conservata. Non solo: il parco, la cappella, la torretta hanno storie e segreti da raccontare. Nella biografia “Una voce dal mondo” Toti dal Monte racconta in maniera approfondita il suo buon ritiro di Barbisano. Il progetto prevede una promenade emozionale nei luoghi di Toti dal Monte con partenza dal parco e racconto della vita della cantante. Poi la discesa nella chiesa e nella torretta fisserà alcuni drammatici eventi legati alla Seconda Guerra mondiale. Infine, la visita della casa, a più gruppi con numero ridotto: un viaggio nella Toti più intima. Tra gli affetti, i ricordi, le memorie. La realizzazione di questa parte sarà affidata alla giornalista Melania Petriello.
Toti Dal Monte, pseudonimo di Antonietta Meneghel (Mogliano Veneto, 27 giugno 1893 – Pieve di Soligo, 26 gennaio 1975), prima dell’apparire della Callas, è l’ultimo dei grandi miti post ottocenteschi. Infatti, dai tempi della Melba e della Tetrazzini non si instaurava fra pubblico e cantante quel fluido magico e, come si espresse Eugenio Gara, “quello stato di rapimento e di ebbra esaltazione di cui parlano i diaristi del Romanticismo”. La vocalità della Toti, come veniva universalmente chiamata, che faceva nella sua preziosa originalità i miracoli appunto della Melba e della Tetrazzini senza temere il confronto di nessuno affonda le radici nello studio, ottocentesco, compiuto con Barbara Marchisio e poi anche con Pini Corsi. L’immacolatezza del timbro, l’ingenuità a volte un po’ leziosa, ma spesso incantatrice dell’accento, la lucentezza degli smalti, l’estensione, fino al mi bemolle sopracuto, la sempre facile e nitida agilità ne facevano un classico soprano leggero. L’opera che inizialmente la rese celebre in Italia e all’estero è Rigoletto poi venne la sua Lucia che fece delirare le platee dopo la celebre “scena della pazzia”. Infatti, mai la “scena della pazzia” aveva assunto connotati psicologici così evidenti nella loro, pur sempre favolistica, evidenza. Alla fine, fu anche Violetta ne La traviata e ancora Lodoletta e protagonista in Madama Butterfly, mostrando una versatilità inedita per un soprano della sua tipologia vocale. Oggi che il soprano leggero è rinato a nuova vita, l’esempio della Toti Dal Monte resta un esempio fra i più fulgidi di un lungo e glorioso percorso storico legato a queste voci.
Ulteriori informazioni: giuseppe_aiello@hotmail.com – 347 5736783