Sarà Francesco Meli, anziché Paolo Fanale, a vestire i panni di Nemorino nella rappresentazione di domenica 14 novembre de L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti diretto da Michele Gamba al Teatro alla Scala. Con lui Benedetta Torre, che sarà Adina in tutte le successive rappresentazioni (comprese quelle in cui era prevista Aida Garifullina). La parte di Nemorino sarà invece sostenuta da Vittorio Grigolo nella serate del 17, del 21 e 23 novembre.
Francesco Meli è attualmente impegnato nelle prove di Macbeth diretto da Riccardo Chailly, titolo inaugurale della Stagione 2021/2022 e suo quarto 7 dicembre. Dopo il debutto scaligero nei Dialogues des Carmélites di Poulenc nel 2004, Meli torna come Cassio nella ripresa dell’Otello diretto da Muti e come Arbace nell’Idomeneo inaugurale della Stagione 2005/2006, diretto da Daniel Harding. Negli anni seguenti è Don Ottavio nel Don Giovanni (Dudamel 2006), Leicester in Maria Stuarda (Fogliani 2008), Cantante italiano nel Rosenkavalier (Jordan 2011). Con la parte di Cavaradossi nel 2019 presente il suo primo Puccini alla Scala, dove ha già interpretato sette parti verdiane: Otello (Cassio), Giovanna d’Arco (7 dicembre 2015), I due Foscari, Don Carlo, La traviata, Ernani e Il trovatore cui si aggiungono la Messa da Requiem diretta da Riccardo Chailly e il prossimo Macduff in Macbeth. Nella Stagione che si apre tornerà come Enzo ne La Gioconda con la regia dello stesso Livermore.
Nata a Genova nel 1994, Benedetta Torre inizia lo studio del canto a 13 anni, arrivando a perfezionarsi oggi con il soprano Barbara Frittoli. Nel luglio 2015 è allieva della Riccardo Muti Opera Academy come Alice Ford nel Falstaff e, nell’ottobre dello stesso anno, debutta in Simon Boccanegra per l’inaugurazione della stagione del Carlo Felice di Genova, con la direzione di Stefano Ranzani. Nel marzo 2017 debutta nell’Elisir d’amore nei panni di Adina al Teatro Carlo Felice e in agosto partecipa all’Aida al Festival di Salisburgo nel ruolo della Sacerdotessa, sotto la direzione di Riccardo Muti. Ancora con Muti canta il Requiem di Mozart con la Chicago Symphony Orchestra e la Missa Defunctorum di Paisiello nel Duomo di Pavia e al Maggio Musicale. Tra i prossimi impegni Il marito di tre e sposo di nessuna a Firenze e il Trittico pucciniano alla Monnaie di Bruxelles.
Vittorio Grigolo ha debuttato giovanissimo alla Scala sotto la direzione di Riccardo Muti nel novembre del 2000 nel Concerto inaugurale dell’Anno Verdiano. Da allora è tornato regolarmente al Piermarini interpretando Tony in West Side Story, Rinuccio nel Gianni Schicchi diretto da Riccardo Chailly, Rodolfo nella Bohème, il Duca di Mantova nel Rigoletto, Nemorino nell’Elisir d’amore, Edgardo nella Lucia di Lammermoor e Roméo nel Roméo et Juliette. Il 7 dicembre 2020, ha partecipato alla serata “… a riveder le stelle”. Apprezzato sulle principali ribalte internazionali in alcuni dei titoli più amati del repertorio italiano e francese, Vittorio Grigolo ha partecipato anche a manifestazioni di natura diversa, cortometraggi, trasmissioni televisive, contribuendo ad avvicinare il grande pubblico e le nuove generazioni al mondo dell’opera.
Ulteriori informazioni: www.teatroallascala.org