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Rigoletto, l’ultimo spettacolo di Zeffirelli va in scena alla Royal Opera House di Muscat

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L’ultima regia di Franco Zeffirelli. È stato presentato a Roma il Rigoletto di Giuseppe Verdi firmato dal grande regista e uomo di teatro, che sarà messo in scena dal 20 al 22 gennaio 2022 sul palco della Royal Opera House di Muscat, in Oman. Il nuovo allestimento – in coproduzione con Fondazione Arena di Verona e con il Lithuanian National Opera and Ballet Theatre – sarà anche occasione per festeggiare il decimo anniversario del teatro del Sultanato dell’Oman.

“Questo allestimento costituisce uno tra i momenti più importanti e attesi della storia della Royal Opera House di Muscat – ha detto il direttore generale e artistico Umberto Fanni -: esso celebra anche il rapporto fondamentale con l’opera italiana, che si protrae dall’inaugurazione nel 2011, con Turandot di Puccini, affidata anche allora ai complessi dell’Arena di Verona e con la regia del maestro Zeffirelli”. Rigoletto rappresenta il frutto di un pensiero portato avanti dal regista nell’arco di molti anni. Un progetto iniziato, poi interrotto e ripreso poco prima della sua scomparsa, per arrivare a un definitivo compimento grazie alla volontà del Consiglio di amministrazione della Royal Opera House e del suo direttore generale e artistico. Un omaggio a 360 gradi al regista, al quale sarà anche dedicata una mostra allestita sino al marzo prossimo negli spazi del teatro omanita, che si configura come un Performing Art Centre: “L’opera costituisce certo parte fondamentale della nostra programmazione – ha detto Fanni – ma il nostro teatro ospita una programmazione che spazia sui diversi generi musicali, dalla musica araba al jazz, al musical, nonché un importante programma educational dedicato alle nuove generazioni”.

Cecilia Gasdia, sovrintendente della Fondazione Arena di Verona, ha parlato di “una lunga collaborazione e amicizia con l’Oman, Paese che ci ha dato molto e al quale noi vogliamo dare in termini di professionalità e arte”. Saranno quasi 200 gli artisti e i tecnici della Fondazione impegnati nella produzione di Rigoletto, affidata alla mano sapiente di Stefano Trespidi, storico assistente di Zeffirelli, che ha ricordato con commozione il maestro: “Sarà un Rigoletto sontuoso ed elegante, come è nell’estetica zeffirelliana – ha detto – ma anche uno spettacolo in grado di mettere in luce le passioni umane”.

La produzione, con un doppio cast e il coinvolgimento di artisti omaniti nel coro, vedrà protagonista il Rigoletto per antonomasia dei nostri giorni, il baritono Leo Nucci, affiancato dalla Gilda di Giuliana Gianfaldoni, anche lei presente ed emozionantissima, da Dmitry Korchak nel ruolo del Duca, Riccardo Zanellato in quello di Sparafucile e da Yulia Mazurova come Maddalena. L’Orchestra e il Coro della Fondazione Arena di Verona saranno dirette da Jan Latham-Koenig che ha ricordato il suo primo Rigoletto visto in teatro, nel 1964 al Covent Garden di Londra, proprio con la regia di Zeffirelli, con un giovanissimo – e ancora non celebre – Luciano Pavarotti. Il Rigoletto sarà registrato dalla Rai e trasmesso su Rai 5 in prima serata il 28 gennaio 2022. L’ambasciatrice italiana in Oman, Federica Favi, ha sottolineato nel suo intervento gli ottimi rapporti tra i due Paesi, uniti da un’affinità che passa anche per la cultura (diverse le collaborazioni con università italiane per scavi archeologici) e che tocca necessariamente anche il mondo degli affari.

In copertina, bozzetto di Franco Zeffirelli per Rigoletto

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